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28 Gennaio 2008 alle 08:23 #719PaoLoPartecipante
Quando lasciate un gioco in valutazione da un editore:
– che tempi vi date, per ricevere una risposta?
– specificate prima con l’editore questo tempo?
– nello stesso periodo, fate proponete lo stesso gioco ad altri editori?Per quanto mi riguarda, ho lasciato in valutazione dei giochi ad Essen e mi sono dato idealmente il periodo (credo lungo) di SEI mesi per ricevere una risposta, senza specificarlo all’editore. Nello stesso periodo però mi sono sentito libero di proporre il gioco ad editori differenti, specificando comunque sempre che il gioco era in valutazione anche presso altri (non per mettere fretta, ma per correttezza).
La scorsa settimana ho avuto però un interessante scambio di vedute con un editore, che mi ha fatto notare come sarebbe più corretto e professionale lasciare il gioco ad una sola casa editrice alla volta, e specificare subito un periodo più breve (2, max 3 mesi), per ottenere una risposta.
Non essendo Reiner Knizia (che in effetti sembra faccia proprio così), non mi sono mai sentito la forza ‘contrattuale’ per dettare i tempi delle risposte, ma effettivamente credo che possa essere un comportamento più professionale a prescindere dalla nostra effettiva esperienza.
Voi che dite?
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."28 Gennaio 2008 alle 08:44 #8707JesterPartecipantein realtà a mio avviso sono corrette entrambe le soluzioni.
mi spiego meglio: l’aspetto importante è la chiarezza, cioè accordarsi con l’editore per una delle 2 subito.
in questo modo nessuno rimarrà deluso dal comportamento dell’altro…28 Gennaio 2008 alle 09:00 #8708MariovPartecipanteJester wrote:
in realtà a mio avviso sono corrette entrambe le soluzioni.
mi spiego meglio: l’aspetto importante è la chiarezza, cioè accordarsi con l’editore per una delle 2 subito.
in questo modo nessuno rimarrà deluso dal comportamento dell’altro…Concordo. Soprattutto per un autore alle prime armi secondo me è corretto provare a sottoporlo a tutti, senza nessuna condizione temporale.
Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario28 Gennaio 2008 alle 09:58 #8709walloverPartecipanteIn tutta sincerita’ io non mi sono mai fatto il problema di lasciare il gioco a piu’ editori contemporaneamente, se non per particolari casi di stima/amicizia/accordo personale. Anche gli editori sanno che, visti i tempi lunghi del processo, senza contare che nel contempo devono seguire i giochi in produzione e le mille altre cose, siamo costretti a fare così. Per non dire di editori non a tempo pieno che devono fare tutto da soli.
Uno scrupolo che mi pare ancor piu’ inutile quando ci sono editori che, se non vengono interpellati, aspettano ben piu’ di sei mesi per risponderti.
Gli editori piu’ interessati (per gli autori piu’ importanti, o per i giochi davvero buoni) una volta constatato il reale interessamento per il proto si accordano su un’opzione, che gli garantisce il tempo necessario per una valutazione serena ma realmente interessata.
Addirittura ci sono editori che inseriscono nelle clausole del contratto l’obbligo dell’autore a sottoporre a loro, prima che a chiunque altro, tutti i suoi prossimi progetti. (…)Il rovescio della medaglia, per l’autore che vuole una risposta in tempi stretti, e’ che di fronte ad un rifiuto rimane sempre la sensazione che rallentando un po’ i tempi avrebbe forse ottenuto un risultato piu’ positivo.
Walter Obert
28 Gennaio 2008 alle 11:08 #8710tanis70PartecipanteNon penso possa esserci una regola univoca.
Per gli autori alle prime armi secondo me è del tutto inutile, comunque, lasciare prototipi in visione ad editori senza aver fatto loro provare prima il gioco.
Per quelli con già un minimo di reputazione, credo che il buon senso sia la cosa migliore. Io personalmente, preferisco proprio non lasciare mai prototipi agli editori, salvo che non esista un interesse reale e concreto dell’editore stesso (ma questo forse ha a che fare con la mia pigrizia nel realizzare un nuovo prototipo ogni volta…). -
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