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Sto sviluppando un gioco da tavolo ambientato nella Grecia antica, dove si rappresenta il governo di una città (polis):
si parte come piccolo insediamento dell'epoca arcaica e ci si sviluppa fino a diventare un ricco snodo commerciale, una potenza militare o un regno dell'arte, dell'età classica.
Ci sono anche delle carte “personaggio illustre” attorno alle quali far girare alcune scelte.Accenno agli ambiti in cui il giocatore si deve cimentare:
– Costruzione edifici (sulla schede città, tipo PuertoRico).
– Produzione di risorse naturali e manufatti.
– Commercio (aprire rotte commerciali).
– Sviluppo artistico, culture e politico (sul “politico” ho ideato una bella meccanica).
– Combattimenti (però non in stile annientamento, ma piuttosto per risolvere dispute territoriali e commerciali).Il gioco sta prendendo la direzione di un epic-civ-game e senza confrontarmi con qualcuno, sentire opinioni e proposte, non so se posso portare a compimento l'opera.
So che è un classico errore voler strafare, mettere troppa carne al fuoco, ma sto cercando di elaborare un gioco che ripercorra l'avventura di questa civiltà, dato che qualcosa del genere non credo esista.
PS: Allego una ricerca dei giochi con ambientazione sulla Grecia antica.
Se non ci sono minotauri, centauri e arpie non mi piace.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
La storia mi piace molto! Un gioco con i minotauri e arpie mi piacerebbe molto di più!
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Ok, terrò conto della critica costruttiva.
Cmq un primo problema che mi si è posto è quello della presenza in gioco di città “neutrali”, dalle quali le città dei giocatori possono ottenere risorse e carte-personaggio…
Di solito i giochi si dividono in 2 categorie:
interazione diretta (il vecchio risiko) e indiretta (il vecchio monopoli).Secondo voi è possibile creare un gioco che parta ad interazione indiretta, come un Puerto Rico, e si sviluppi verso una interazione diretta?
Dato che ho di recente fatto giocare una campagna di narrazione dei Signori del Fato ambientata fra gli eroi dell'antica Grecia, mi sento di darti un suggerimento che magari ti può servire anche “meccanicamente”.
I greci antichi, e molti popoli simili (es. i celti) risolvevano le dispute con battaglie singole, spesso addirittura scontri di pochi campioni: non c'erano molti morti (anche perchè la gente serviva per coltivare la terra e difendersi poi da nemici comuni esteri), e chi vinceva di solito non distruggeva il nemico ma semplicemente prendeva dei vantaggi (tributi, rotte commerciali, etc).
Potresti centrare lo scontro su una cosa del genere. Sarebbe uno scontro che puoi gestire come vuoi (es. un valore di esercito, uno degli eroi che ha la tua città, uno dello strategos…), senza dover mettere pedine strategiche sulla mappa, e che alla fine rafforzerebbe una civiltà ma senza danneggiare troppo un'altra. Non so. É giusto un embrione di idea eh
Gio
Grazie Gio della dritta, sto studiando altri giochi con ambientazione simile per vedere che soluzioni hanno pensato.
Il fatto è che non vorrei ridurre lo scontro a 2 valori contrapposti, soprattutto per un motivo: le battaglie e persino le guerre vennero spesso decise da episodi, risultati ormai scontati venivano ribaltati da una migliore logistica, da un colpo di fortuna, da un'intuizione dello stratega… non voglio fare un wargame, però una qualche strategia bellica dev'esserci.
Aperto ad ogni consiglio.francamente ridurrei il fattore militare ad una meccanica alla 7 wonders. chi ha più punti militari ha dei privilegi, puo' ad esempio scegliere per prima un'azione degli altri,o rallentare il turno dell'avversario.
magari questa meccanica rapportata a zone limitate. I sto usand questa meccanica per un gestionale medioevale.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Premetto che non sono un fan dei wargame (non mi piace nemmeno risiko se lo si può considerare tale) eppure mi sono innamorato di cyclades, gioco ad ambientazione greca che
magari conosci. Lì la meccanica da wargame è ridotta all'osso e tutta la strategia sta nell'asta per ottenere i favori degli dei e le creature mitologiche.
Se intendi fare un gioco di gestione delle civiltà devi valutare quale meccanica deve risultare preponderante sulle altre. Secondo me se ti sono venute in mente due meccaniche innovative, usane una sola per questo gioco e risparmia l'altra per un altro, questo perché se ogni aspetto della gestione della mia civiltà mi richiede uno sforzo strategico sono sicuro che gli appassionati di wargame lo ameranno ma tutti gli altri no, questo perché corri il rischio di incappare nella paralisi da analizzazione che rallenterebbe moltissimo il gioco portando alla noia i giocatori meno stoici.
Per dire so di giochi che durano diversi giorni (Axis&Allies su tutti) ma francamente non mi ci vedo un gruppo di adulti tornare a più riprese in una casa dove un tavolo è stato riservato al gioco…forse in ludoteca, ma allora stiamo parlando di categorie differenti di umani. Sviluppa il tuo gioco di conseguenza partendo dal target che vuoi raggiungerewww.negrotraduzioni.com
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