libertà concesse dalle case editrici

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  • #996
    scoclol
    Partecipante

    dopo aver terminato di lavorare al nostro gioco di carte collezionabili (più di tre anni di lavoro!), io e il mio socio ci siamo informati per una possibile autoproduzione, ma i costi troppo elevati ci hanno fatto capire che siamo costretti a rivolgerci ad una casa editrice (e un pò demoralizzati.. :( )

    il nostro quesito è: affidando il nostro gioco ad una casa editrice (piccola, non vogliamo neanche pensare di avere a che fare con le “major”^^), avremo la possibilità di continuare a lavorare al gioco e potere decisionale? se si, quanto? il gioco è nostro, scoprendo che ce lo potrebbero snaturare, facendolo diventare come a noi non piace, allora decideremmo di autoprodurcelo, piuttosto come non collezionabile…

    grazie in anticipo per le risposte!

    p.s. la nostra intenzione era di proporlo alla post scriptum di novara, perciò se mariov potesse darci qualche informazione a proposito, sarebbe di grande aiuto :)

    #10530
    magobaol77
    Partecipante

    Penso che lo spazio dato all’autore vari da casa a casa. Comunque se non vuoi puntare sulle major, credo che difficilmente troverari un editore piccolo disposto a puntare su un collezionabile. I costi di produzione alti oltre ad una indispensabile campagna promozionale di alto livello pongono i collezionabili al di fuori delle possibilità dei piccoli editori. Pubblicare un collezionabile penso sia molto difficile, meglio trasformarlo in un Espandibile…. ma se siete veramente convinti del valore, provateci….

    #10531
    PaoLo
    Partecipante

    E ad ogni modo, sviluppare per tre anni un gioco di carte collazionabile senza idea di quello che è il costo ed il mercato dei collezionabili, non permette di essere delusi successivamente.

    Per il resto confermo quanto detto da Mago. Anch’io consiglio il passaggio ad un formato differente. E comunque pensateci sopra cento volte lo stesso.

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #10532
    Mariov
    Partecipante

    Eccomi :)

    scoclol wrote:

    dopo aver terminato di lavorare al nostro gioco di carte collezionabili (più di tre anni di lavoro!), io e il mio socio ci siamo informati per una possibile autoproduzione, ma i costi troppo elevati ci hanno fatto capire che siamo costretti a rivolgerci ad una casa editrice (e un pò demoralizzati.. :( )

    Beh, innanzitutto concordo con l’intervento di Paolo: in generale (e lo scrivo a beneficio dei vostri possibili emuli) è consigliabile informarsi sulle possibilità pratiche di realizzazione PRIMA di lavorarci per 3 anni :)

    Poi, nella fattispecie, un collezionabile è molto dispendioso anche per una casa editrice.

    Sinceramente, credo che al giorno d’oggi nessun collezionabile nasca più per iniziativa di un autore, ma che sia un progetto di marketing ben definito da parte di un editore, che di norma lavora con licenza (Wizards of Mickey, Yu-gi-oh ecc) e con una massiccia campagna pubblicitaria.

    scoclol wrote:

    il nostro quesito è: affidando il nostro gioco ad una casa editrice (piccola, non vogliamo neanche pensare di avere a che fare con le “major”^^), avremo la possibilità di continuare a lavorare al gioco e potere decisionale? se si, quanto? il gioco è nostro, scoprendo che ce lo potrebbero snaturare, facendolo diventare come a noi non piace, allora decideremmo di autoprodurcelo, piuttosto come non collezionabile…

    Il fatto è che le uniche case editrici in grado di avviare un progetto di questo tipo sono quelle grandi.

    comunque, venendo alle tue domande, l’autore è tutelato da contratto, di norma. Ovvero, deve approvare il progetto.

    Detto questo, prendi in considerazione i seguenti fattori:
    1-l’editore di norma ha più esperienza di mercato rispetto all’autore (soprattutto se esordiente)
    2-l’editore investe denaro, quindi è quello che ha più interesse affinché il gioco venga bene e ben vendibile.
    3-l’editore è più oggettivo nella valutazione, rispetto agli autori. Spesso l’autore è affezionato a una certa regola, o a una componente del gioco per motivi “affettivi”, mentre l’editore è maggiormente in grado di valutarne l’effettiva giocabilità e utilità.

    Come ho avuto modo di dire più volte in passato, l’umiltà è fondamentale per realizzare un buon gioco. I consigli, quando sono giusti, vanno ascoltati sempre. Soprattutto se provengono da qualcuno che ha tutto l’interesse a sfornare un buon prodotto.

    scoclol wrote:

    decideremmo di autoprodurcelo, piuttosto come non collezionabile…

    Come non collezionabile è mooolto più fattibile, sia da sottoporre a un editore, sia per un’autoproduzione!

    scoclol wrote:

    grazie in anticipo per le risposte!

    p.s. la nostra intenzione era di proporlo alla post scriptum di novara, perciò se mariov potesse darci qualche informazione a proposito, sarebbe di grande aiuto :)

    Prego :)
    Manda pure il regolamento e qualche info sul gioco a info@psgiochi.com
    poi potremo valutare insieme se e come pubblicare il gioco. Come forse già sai, noi forniamo un servizio di consulenza all’autoproduzione e potremmo farti un preventivo (ovviamente senza impegno) anche in tal senso.

    Ciao,
    Mario Sacchi – Post Scriptum

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #10533
    scoclol
    Partecipante

    Post edited by: scoclol, at: 2009/04/29 16:20

    #10534
    scoclol
    Partecipante

    Mariov wrote:

    A) Sinceramente, credo che al giorno d’oggi nessun collezionabile nasca più per iniziativa di un autore, ma che sia un progetto di marketing ben definito da parte di un editore, che di norma lavora con licenza (Wizards of Mickey, Yu-gi-oh ecc) e con una massiccia campagna pubblicitaria.

    B) Il fatto è che le uniche case editrici in grado di avviare un progetto di questo tipo sono quelle grandi.

    C) comunque, venendo alle tue domande, l’autore è tutelato da contratto, di norma. Ovvero, deve approvare il progetto.

    D) Detto questo, prendi in considerazione i seguenti fattori:
    1-l’editore di norma ha più esperienza di mercato rispetto all’autore (soprattutto se esordiente)
    2-l’editore investe denaro, quindi è quello che ha più interesse affinché il gioco venga bene e ben vendibile.
    3-l’editore è più oggettivo nella valutazione, rispetto agli autori. Spesso l’autore è affezionato a una certa regola, o a una componente del gioco per motivi “affettivi”, mentre l’editore è maggiormente in grado di valutarne l’effettiva giocabilità e utilità.

    Come ho avuto modo di dire più volte in passato, l’umiltà è fondamentale per realizzare un buon gioco. I consigli, quando sono giusti, vanno ascoltati sempre. Soprattutto se provengono da qualcuno che ha tutto l’interesse a sfornare un buon prodotto.

    E) Come non collezionabile è mooolto più fattibile, sia da sottoporre a un editore, sia per un’autoproduzione!

    F) Prego :)
    Manda pure il regolamento e qualche info sul gioco a info@psgiochi.com
    poi potremo valutare insieme se e come pubblicare il gioco. Come forse già sai, noi forniamo un servizio di consulenza all’autoproduzione e potremmo farti un preventivo (ovviamente senza impegno) anche in tal senso.

    Ciao,
    Mario Sacchi – Post Scriptum

    A) Già, ci siamo accorti che senza un fumetto/cartone animato + pubblicità martellante è difficile fare in modo che un tcg abbia successo. Noi abbiamo una storia dettagliata e che è piacuta parecchio a quelli che l’hanno detta.. Il problema è il pubblicarla eccetera :D

    B) I costi sono altissimi per un tcg (e mi pare che ci sia la necessità di rivolgersi al belgio per le macchine adatte, non così?).. Avevamo ideato un sistema che a dire della tipografia a clla quale ci siamo rivolti era fattibile, ma prevedeva la possibilità che il compratore potesse trovare nella bustina contenuti esattamente uguali a quelli di altre bustine.. una cosa non da sottovalutare nell’ottica dell’impatto che questo provoca a chi apre la bustina :)

    C) Ottimo ^^

    D) Concordo pienamente con te.. Di certo l’editore è piùesperto e può dare consigli utili. La nostra paura era lo stravolgimento di regole fondamentali, ma ripensandoci sono paure infondate, non ci sono regole particolarmente “astruse” o difficilmente applicabili :D

    E) Certo. Cosa consigli tu? Una produzione in scatole che contengono l’espansione intera? L’idea era quella.. Di certo più fattibile e meno dispendiosa.

    F) Lo faremo di certo, proprio in questi giorni stiamo finendo di apportare gli ultimi ritocchi di precisione al regolamento.

    Aggiungo una domanda: la casa editrice si occupa anche della grafica (problema per noi non indifferente) o questa è a carico degli autori? :D

    In un modo o nell’altro questo gioco lo pubblicheremo.. Il lavoro è stato troppo llungo e minuzioso per non farlo.. Abbiamo deciso tutto nei minimi dettagli, compresi i ruling delle carte e le interazioni tra gioco e storia. Abbiamo appunti per le immagini di tutte le carte,
    che ormai – abbiamo carte pronte fino alla quattordicesima espansione – sono più di 1100.. Beh, i dettagli te li manderemo poi.

    grazie mille ancora :)

    #10535
    scoclol
    Partecipante

    PaoLo wrote:

    E ad ogni modo, sviluppare per tre anni un gioco di carte collazionabile senza idea di quello che è il costo ed il mercato dei collezionabili, non permette di essere delusi successivamente.

    Per il resto confermo quanto detto da Mago. Anch’io consiglio il passaggio ad un formato differente. E comunque pensateci sopra cento volte lo stesso.

    inventi giochi col puro fine di venderli? credo e spero di no.. noi l’abbiamo fatto per il gusto di giocarci, innanzitutto, e per il gusto di lavorarci sodo. certo il sogno di vederlo nei negozi c’è, ed è forte, ma non ci abbiamo neanche voluto pensare prima di averlo finito e playtestato più volte.

    per altro formato cosa intendete esattamente? non collezionabile? scatoline con espansione completa?

    #10536
    Izraphael
    Partecipante

    Scusate ma a ‘sto punto sono davvero curioso…
    Non tanto delle meccaniche (stranamente) ma riguardo al tema!

    L’ambientazione com’è?
    Fantasy, fantascienza, far west?…
    Visto il riserbo che mantenete, non vi chiedo di scendere nei dettagli…

    Marco Valtriani
    Red Glove Edizioni & Distribuzioni
    Lead Designer
    --
    Board Game Designers Italia

    #10537
    scoclol
    Partecipante

    Izraphael wrote:

    Scusate ma a ‘sto punto sono davvero curioso…
    Non tanto delle meccaniche (stranamente) ma riguardo al tema!

    L’ambientazione com’è?
    Fantasy, fantascienza, far west?…
    Visto il riserbo che mantenete, non vi chiedo di scendere nei dettagli…

    guarda, l’ambientazione è mista, come spesso accade nei tcg: ci deve essere la possibilità di spaziare tra civiltà e culture differenti e contrastanti. quello che è piuttosto originale e dettagliato è la storia: le varie civiltà che popolano il mondo in questione (per adesso ci siamo concentrati su un solo continente :)) sono variegate e ben congegnate, hanno interazioni tra loro già fissate: abbiamo inventato eventi passati che hanno influito sullo sviluppo delle civiltà, oltre che quelli presenti alla storia.. è difficile spiegare senza scendere nei dettagli, ma farò un esempio: ad un certo punto una civiltà aliena sbarca su questo pianeta; questa civiltà ha una gerarchia complessissima e pratica l’eugenetica: si sposta da pianeta a pianeta sterminandone gli abitanti e “rubando” loro gli aspetti genetici più interessanti: durante la storia delle prime 14 espansioni questi alieni cominceranno a sviluppare mani con pollici opponibili, forme antropomorfe eccetera… ogni civiltà ha origini precise, obiettivi, compie azioni che si intersecano nella storia con quelle dei loro antagonisti ed aiutanti, subisce trasformazoni e cambiamenti nel tempo. gli “eroi” invecchiano e muoiono, e lasciano eredi.. beh, ecco, il pregio della storia è di essere ben congegnata :D

    #10538
    magobaol77
    Partecipante

    Beh, 14 espansiono come inizio direi che siete davvero convinti….neanche Magic aveva espansioni all’inizio! Siete davvero convinti. Un gioco espandibile è un gioco di carte con mazzi fissi. Esce la scatola base con quanto serve per giocare, poi le espansioni ma comprando l’espansione compri TUTTO IL SET delle carte esistenti, senza dover prendere bustine e collezionare. Poi, è possibile prevedere la possibilità di comporre il mazzo con le carte delle espansioni.

    #10539
    Khoril
    Moderatore

    Mi ricordano i miei amati tiranidi.

    #10540
    Mariov
    Partecipante

    scoclol wrote:

    A) Già, ci siamo accorti che senza un fumetto/cartone animato + pubblicità martellante è difficile fare in modo che un tcg abbia successo. Noi abbiamo una storia dettagliata e che è piacuta parecchio a quelli che l’hanno detta.. Il problema è il pubblicarla eccetera :D

    Non è un problema da poco, ahimè :(

    scoclol wrote:

    B) I costi sono altissimi per un tcg (e mi pare che ci sia la necessità di rivolgersi al belgio per le macchine adatte, non così?).. Avevamo ideato un sistema che a dire della tipografia a clla quale ci siamo rivolti era fattibile, ma prevedeva la possibilità che il compratore potesse trovare nella bustina contenuti esattamente uguali a quelli di altre bustine.. una cosa non da sottovalutare nell’ottica dell’impatto che questo provoca a chi apre la bustina :)

    allora non è un collezionabile :)

    scoclol wrote:

    E) Certo. Cosa consigli tu? Una produzione in scatole che contengono l’espansione intera? L’idea era quella.. Di certo più fattibile e meno dispendiosa.

    Finché non vedo il gioco non posso proprio consigliare niente :(
    E devo dire che mi incuriosisce molto!

    scoclol wrote:

    F) Lo faremo di certo, proprio in questi giorni stiamo finendo di apportare gli ultimi ritocchi di precisione al regolamento.

    Ottimo. Resto in attesa.

    scoclol wrote:

    Aggiungo una domanda: la casa editrice si occupa anche della grafica (problema per noi non indifferente) o questa è a carico degli autori? :D

    Ovviamente se un editore pubblica un gioco si occupa anche della grafica.
    Anche nel nostro servizio di autoproduzione è prevista la possibilità di inserire la grafica, con un preventivo a parte.

    scoclol wrote:

    In un modo o nell’altro questo gioco lo pubblicheremo.. Il lavoro è stato troppo llungo e minuzioso per non farlo.. Abbiamo deciso tutto nei minimi dettagli, compresi i ruling delle carte e le interazioni tra gioco e storia. Abbiamo appunti per le immagini di tutte le carte,
    che ormai – abbiamo carte pronte fino alla quattordicesima espansione – sono più di 1100.. Beh, i dettagli te li manderemo poi.
    grazie mille ancora :)

    1100 carte sono davvero tante! Comunque resto in attesa e voglio proprio vederlo :)

    Ciao,
    Mario

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

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