In realtà più che del gioco in se volevo parlare di cosa ho pensato nel costruirlo e nel farlo giocare. Il gioco prevede un duello tra maghi su ambientazione Harry Potter (pensato esclusivamente per utilizzo personale). I materiali comprendono un segnapunti-risorse, casse per la musica e posti per la tifoseria. Nient'altro. Più che un gioco da tavolo sembrava un incontro sportivo. Ecco, il fatto è che volevo unire di più un gruppo di bimbi dove ognuno arriva e si mette a fare quello che vuole. E alla fine io invento giochi perché voglio ottenere qualcosa per migliorare il quotidiano e non tanto per vederli pubblicati (finora nessun contatto con editori). La soddisfazione che ritorna da queste cose è quasi sempre altissima, naturalmente non tutto va sempre bene e capita spesso quando non trovi nessuno disposto a provare e lo devi portare a giocare così. Per me vale comunque la pena provarci, perché così provo ad allargare gli orizzonti e a far scoprire cose che nemmeno si potevano immaginare.
Più nel merito del gioco, volevo stimolare la formazione di amicizie e qui entra in gioco la tifoseria: a giocare sono in due, ma è la tifoseria a dare pepe al gioco aiutando i contendenti tramite un meccanismo basato sul frastuono prodotto. In più c'è una musichetta presa da un videogioco a dare ritmo. Lo classifico come gioco da tavolo perché ha una componente matematica fondamentale e ci sono monete che si muovono sul tabellone, anche se in realtà non so bene cosa è venuto fuori (da qui il titolo).
Risultato: la cosa più divertente che abbia fatto da non so nemmeno quando. Il regolamento totalmente fuori dagli schemi crea forte attrattiva. Partecipare è facilissimo perché i giocatori fanno sostanzialmente quello che vogliono e sta al giudice (che interpreta Albus Silente) a decidere se accettare che la mossa venga usata oppure no, facendo peraltro tutti i calcoli.
Ciò che veramente credo che sia importante però è proprio il fatto di aver creato qualcosa che si avvicina a un sogno irrealizzabile in cui vivere bei momenti e fare nuove amicizie. E io sono fiero di fare le cose così.
Per quel che vale… La mia esperienza personale è che se metti intorno ad un tavolo più di 3 bambini (di età compresa tra i 7 ed i 10 anni) senza regole ciò che ottieni è una situazione incontrollabile…
"Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est." (Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare) Seneca
Per quel che vale… La mia esperienza personale è che se metti intorno ad un tavolo più di 3 bambini (di età compresa tra i 7 ed i 10 anni) senza regole ciò che ottieni è una situazione incontrollabile…
Credo valga spesso anche nel caso di più di 3 adulti
In realtà ha le regole. Sono cinque righe che spiegano le fasi e una tabella che contiene i parametri per il calcolo del costo delle mosse. C'è da dire che è stato pensato per portare ogni aspetto all'estremo (turni: 4, durata: 3 minuti, pedine: 4, giocatori: 2 effettivi ma tanti in totale, ecc.) così da creare spettacolo. Anche il master si gode lo spettacolo, deve solo fare calcoli, scandire le fasi e non si inventa niente.
Autore
Post
Stai visualizzando 5 post - dal 1 a 5 (di 5 totali)
Devi essere connesso per rispondere a questo topic.