ciao a tutti!
sto elaborando un gioco e sto cercando di capire se la meccanica di base è già stata ampiamente usata o meno su altri giochi.
Ve la illustro un attimo: ogni giocatore muove delle pedine sul piano di gioco (e fin qui niente di nuovo ) ma queste pedine sono dei dadi che recano un numero su ogni faccia. La pedina si sposta, rotolando, in una delle 4 possibili direzioni (alto, basso, dx, sx) di tante caselle a seconda del numero impresso sulla faccia rivolta verso la direzione desiderata. Quindi di volta in volta i numeri presentati nelle varie direzioni cambiano, generando nuove combinazioni di movimento (o almeno, cosi spero in teoria).
Vista la mia limitata conoscenza dei giochi in commercio, che voi sappiate è già stato usato un meccanismo simile in qualche altro gioco ?
Detta così mi pare una meccanica originale. L’impressione però è che possa venire fuori un gioco molto cervellotico, perché le facce dei dadi non sono visibili contemporaneamente e perché è difficile immaginare subito che faccia ci sarà sulla casella di destinazione. Insomma, mi aspetto un gioco con un sacco di ‘undo’ (“aspetta, no, allora muovo così!”). Comunque prova e facci sapere.
Ciao ciao
Paolo
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Se non fosse per il fatto che non ne ho mai parlato a nessuno giurerei di essere di fronte ad un furto di idee
Per farla breve è l’ identica meccanica che avevo pensato per “Cubotto” un astratto che mi era venuto in mente l’ anno scorso.
L’ ho abbandonato proprio per i motivi scritti sopra da Paolo, testandolo da solo trovavo il downtime esageratamente lungo.
Se vuoi ti posso dare uno spunto su come avevo pensato il tutto…magari riesci a ricavarci qualcosa di bello:
Io avevo provato con 5 dadi di diverso colore più 2 dadi neutri per giocatore (doppio colore Bianco e colore x, dove x sta per il colore del giocatore).
Ogni colore era un azione particolare pre i dadi comuni ( il rosso esplodeva, il blu costruiva tessere, il giallo sparava, il verde produceva dadi ed il nero distruggeva tessere), l’ obbiettivo dei giocatori era quello di scrivere una parola scritta su una carta pescata a caso da un mazzo.
Il tavoliere era una griglia di 25 per 25 caselle dove i giocatori dovevano costruire i propri ponti colorati per poter raggiungere le lettere che saltavano fuori a caso. I dadi in comune potevano essere usati sia per se stessi che contro gli altri.
A grandi linee era così, poi siccome il tempo per fare l’ unica
mossa per turno era lunghissimo per via del fatto che i calcoli
erano tanti….ho lasciato il tutto nel cassetto.
Spero ti serva per il tuo prototipo…facci sapere!
Ciao
Starmaster
ciao,
bello vedere come la stessa idea possa venire ad altri, anche se poi viene sviluppata in maniera diversa … xche’ in effetti il mio gioco va da tutt’altra parte rispetto a quanto pensato da Startmaster (carina però la tua ambientazione .. )
Grazie x i consigli: penso di aver risolto, almeno in parte, i problemi che avevate evidenziato xche’ anch’io mi ero reso conto di queste problematiche e non volevo fare un gioco troppo complicato, tagliando cosi fuori una certa categoria di giocatori: vedremo se le soluzioni da me escogitate funzioneranno o meno in tal senso.
Spero di poterlo playtestare bene anche al prossimo IDG a Piossasco del prox anno .. cosi se volete potrete darmi le vostre opinioni in merito
ciao e ancora grazie, Marco
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