ciao!
2 parole in relazione all’incontro:
prima di tutto, volevo ringraziare paola, tinuz e kaiser per aver avuto la pazienza di giocare al mio prototipo: sono già al lavoro su alcuni suggerimenti che mi avete dato
Dei giochi provati, tutti belli, ho trovato davvero fantastico “reazione a catena”; e’ uno di quei giochi che ti fanno dire “fosse venuta in mente a me una simile idea!!”
Un rigraziamento a Walter per aver organizzato questa giornata: fare playtest “serio” non e’ mai facile. Sarebbe bello poter replicare giornate simili un po’ più spesso, magari dandogli una cadenza trimestrale ( :laugh: )
ciao e un saluto a tutti quelli che hanno partecipato
marco
Ciao Marco, grazie a te di essere venuto.
Era un po’ un esperimento, ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, e direi che e’ stato raggiunto. Per fortuna faceva bello ma non troppo caldo. Alle 17 eravamo in 25, divisi in 4-5 tavoli. Per una volta, dato il clima meno impegnativo rispetto alla versione invernale, ho potuto giocare anch’io e devo dire di essere stato molto fortunato con le proposte. Ho adottato uno stile un po’ colorito che spero risulti piu’ divertente da leggere, senza apparire arrogante (e se lo sembrera’, sappiate che e’ solo per pura invidia!)
Astratto di Mainini
Andrea, compaesano d’adozione e mio coautore con Bigal, ci ricasca con gli astratti. Così astratto da non avere nemmeno un nome. ma in una versione leggera e inedita, con quelle pedine multiforma che attraendosi e respingendosi creano strani e imprevedibili effetti sul tavoliere. Forse un po’ troppo imprevedibili, al punto da generare un po’ di AP quando, al proprio turno, ci si trova davanti ad una situazione totalmente differente da quella che ci si aspettava.
Da punto di vista tattico (non si puo’ parlare di strategia) il gioco si riduce ad un complesso “buttafuori”, ma dinamico e divertente.
Se si vuol mantenere un profilo easy (consigliato) il gioco appare ancora troppo macchinoso (a volte erano gli osservatori ad accorgersi di pedine ancora da muovere) e dal controllo quasi impossibile.
Se si sceglie la strada dell’astratto “serio”, sinceramente non saprei cosa consigliare.
In ogni caso l’idea di fondo e’ bella e originale e andrebbe sfruttata, e Andrea e’ il miglior autore che conosca in questo campo, assieme a Rotta.
Andy Wallera di mago Charlie
Un talentaccio per i partygame da parte di Carlo, che ci ha propinato questo incrocio tra Pictionary e il “Questo l’ho fatto io” della Settimana Enigmistica. Divertente e dal giusto ritmo, abbiamo semplificato le regole sui punteggi e i dadi che l’appesantivano inutilmente. Il titolo poi e’ tutto un programma…
Le apine di mago Charlie
Anche questo un gioco di colpo d’occhio e destrezza con un twist notevole. Elementi gia’ visti ma ben assemblati, si vede affiorare un po’ di “mestiere”. Giocato con la simpatica prole di Vallerga, mostra i limiti di questo genere di giochi, dove i + piccoli vengono spesso penalizzati.
Supereroi cardgame di Pierluca Zizzi
Con questo gioco di combattimenti tra supereroi e supercriminali Luca ritorna un po’ ai suoi primi amerigame. Il sistema e’ collaudato e sa un po’ di gioco su commissione, ma ci sono le premesse per funzionare bene. Purtroppo per ora sente troppo il runaway leader. Forse un buon metodo potrebbe essere di obbligare i giocatori a scartare gli eroi dopo l’uso nel turno. Essendo di eguale potenza, essi finirebbero per equilibrare le potenzialita’ delle due fazioni e darebbe maggior varieta’ agli scontri. Anche una partenza piu’ morbida darebbe quella senzazione di “crescita” che apporterebbe maggior spessore. Certe combo sono troppo potenti, altre inefficaci e chi le prende per primo acquista vantaggi non colmabili. Da bilanciare nei territori e negli effetti (quindi praticamente in tutto). Va anche detto che da un gioco in questo stile non si pretende l’assoluta imparzialita’ dei german games, e che forse anche i dadi ci starebbero.
Zeus di Tanis
Beh provare questo per ultimo e’ stata pura fortuna. Nessun dubbio ad indicarlo come un gioco dal successo sicuro per l’autore di Kingsburg. Avvincente, complesso e ricco di sottigliezze, e perfino con la possibilita’ di attacchi diretti agli avversari (orrore!
Ogni turno e’ un affascinante dilemma tra quale scelta compiere, sapendo che le proprie scelte influenzeranno quelle degli avversari. A voler cercare difetti, forse solo Bacco (o l’ultimo dio in basso a SX) risulta inutilizzato. Si potrebbe dargli una qualche funzione random oppure il toglierlo non cambierebbe il gioco. Certo in fondo si tratta sempre di raccogliere cubetti per ottenere delle cose, ma c’e’ modo e modo di raccogliere cubetti, e la classe di Zeus e’ olimpica.
Dal canto mio, l’impegno ad organizzare giornate come queste e’ minimo e quindi possiamo tranquillamente pensare di renderle in qualche modo periodiche, spiace che chi arriva da molto lontano faccio il viaggio per un giorno solo. Ciao, WO
Mi aggiungo ai ringraziamenti a Walter per la voglia di organizzare queste occasioni, davvero piacevolissime (anche per le parole troppo buone avute per il mio Olympus – si capisce che si chiama così per essere proposto alla Ystari?).
Mini impressioni al volo sui tre giochi provati:
Andy Wallera di mago Charlie
Al di là del nome, che non so quale editore italiano accetterebbe, il gioco è divertentissimo, anche per il sottoscritto che è negatissimo a disegnare. Da sistemare il meccanismo di punteggio, il resto è inscatolabile già ora da EG, Clementoni, Hasbro ecc…
Reazione a Catena di Mainini
Che dire… a me gli astratti non piacciono. Andrea ha tirato fuori tabellone e pezzi ed ho voluto giocarci subito. Ho visto una partita in corso ad ora di cena e mi è venuta voglia di rigiocarci… l’idea di base è brillante, con i suggerimenti apportati in giornata potrebbe venire su molto bene. Meno pedine e meno caselle, il che lo renderebbe più “controllabile” perchè va bene la reazione a catena, ma si rischia di non “vederle” tutte.
Ultimi giorni di Atlantide di Pierluca Zizzi
adoro i cooperativi e Pierluca è un designer di talento, quindi lo volevo provare a tutti i costi. La meccanica base mi piace molto e gira bene, c’è ancora molto lavoro da fare per rivedere soprattutto la generazione degli eventi casuali, l’obiettivo finale e bilanciare il tutto ma mi sembra davvero promettente, e comunque mi sono divertito, il che per il prototipo di un collaborativo alla sua prima partita mi sembra un eccellente risultato!
Un grazie a tutti i volenterosi playtesters di Olympus, che prima o poi se passerà attraverso i fogli excel di Luca Iennaco potrebbe anche diventare un gioco ben bilanciato!
ps: accolta l’obiezione di Walter, ora il buon Dioniso (Bacco è il nome romano… si vede che è rimasto sulla Strada Romana!) prevede un lancio di dado per risolvere l’effetto (se il gioco l’avesse creato Wallover, prevederebbe anche un giro di bicchieri… )
Eccomi per il mio photoreport…ah, no…quello era un’altro…
ehm..torniamo in argomento….
Ringrazio tutti quelli che sabato hanno avuto la pazienza di provare i miei 2 giochi. Devo dire che Andy Wallera ha avuto un buon riscontro che sinceramente non mi aspettavo. Ho già fatto i cambiamenti suggeriti per il punteggio e adesso fila via che è una meraviglia!
Per l’altro mio prototipo delle api, ci devo ancora lavorare un po’ su, ma dopo il suggerimenti di Walter di mettersi il velcro in stile “rambo” legato in testa, ho capito che questo gioco ha davvero un futuro..grazie walter! da domani questo gioco si chiama “Kamikazz!” (titoli sempre adatti per i bambini)(a pensarci bene tutti i miei giochi hanno una percentuale notevole di volgarità nel titolo…forse è per questo motivo un mio prototipo “69, the 90° degree card game” non trova un editore..)
Adesso passiamo alla parte più piacevole dell’incontro: i giochi che ho provato!
REAZIONE A CATENA di Mainini
in realtà non l’ho giocato, ma ho assistito a 2 partite e devo dire che ne sono rimasto ipnotizzato. Bella l’idea delle reazioni che si susseguono in tempo reale appena piazzata una pedina. Da spettatore è risultato un gioco davvero piacevole da guardare. Ogni mossa crea una reazione inaspettata che il giocatore e lo spettatore guardano affascinati.
Difficilissimo trovare un gioco che ti fa venir voglia di provarlo dopo aver visto 2 mosse giocate.
Bravo, Bravo e Bravo!
LOCHNESS di Obert
una mia vecchia conoscenza. Motore di gioco cambiato che lo rende un po’ più strategico. Ho già detto all’autore cosa ne penso..preferivo il movimento casuale del mostro, lo rendeva molto più giocabile dai bambini (in una partita Adulti-Bambini i primi sono avvantaggiati per la strategia da adottare, come nel mio gioco delle api).
…IMHO.
OLIMPO di Chiarvesio
anche questo gioco lo conoscevo già. Ottimo gestionale, pulito e molto scorrevole. Dopo piccole modifiche modifiche per lo più di bilanciamento devo dire che è già in uno stato avanzato dello sviluppo.
E’ un ottimo gestionale che chiunque può giocare, anche non giocatori: regole semplici, chiare e gioco mai banale.
Di OLIMPO ormai sto seguendo ogni piccola modifica di giorno in giorno.
ATLANTIDE di Zizzi
giocato subito dopo cena, molto avvincente.
E’ stato il primo test per questo gioco cooperativo, ha comunque una lunga strada davanti. Molte cose da sistemare, ma il motore del gioco c’è e si sente.
Come ho già consigliato a Zizzi, cambiare la condizione di vittoria e il setup iniziale (iniziare già con degli edifici come suggerito dal capomuta è un’ottima idea che fa capire meglio il concetto di “decadenza” degli edifici).
Ovviamente sono tipi di giochi molto lunghi da sviluppare, ma zizzi è già su un’ottima strada!
Ok..finito..mi mancherete fino alla prossima IDEAG!
Charlie
PS: un sentitissimo ringraziamento a WALTER per l’ottima organizzazione e per l’ incredibile voglia di fare che ci mette sempre nelle cose!
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