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21 Gennaio 2009 alle 18:25 #936scoclolPartecipante
ciao a tutti… volevo chiedere se il seguente metodo di distribuzione per un gioco di carte collezionabili (stile magic o yu-gi-oh) fa rientrare questo gioco nel gruppo dei giochi di carte collezionabili, diventando così bersaglio delle tasse per il copyright della wizards, e se secondo voi è realizzabile facilmente e a un prezzo relativamente basso (in termini di autoproduzione).
proverò a spiegarmi più chiaramente possibile: per distribuire un’espansione di 100 carte si decide un contenuto fisso delle bustine, creando il numero più alto possibile di contenuti diversi (ma prefissati, non casuali) e si inseriscono queste carte nelle bustine, che saranno tutte uguali tra loro nella facciata (quindi il compratore non conoscerà il contenuto della bustina). in questo modo per il compratore sarà molto simile aprire una bustina in cui le carte sono infilate casualmente, col piccolo inconveniente che ha la possibilità di trovare bustine con contenuti esattamente identici tra loro (perciò per ridurre al minimo questo problema ci vorrebbero più contenuti diversi tra loro possibili..)
ripeto, le mie domande sono:
1) in questo modo è considerato comunque gioco di carte collezionabili ai fini del pagamento della tassa per copyright sui tcg della wizards?
2) secondo voi è un grande problema per i giocatori avere la possibilità di sbustare pacchetti = tra loro?
3) è possibile autoprodurre in questo modo il gioco (i cui costi per l’imbustamento casuale, impossibile in italia, vengono annullati) con un costo modico? a grandi linee di che cifre si parla (volendo fare numerosi contenuti prefissati diversi, un numero che oscilla dai 20 ai 50)?spero che qualche esperto possa provare a rispondermi…
grazie in anticipo21 Gennaio 2009 alle 22:02 #10276IzraphaelPartecipanteCioè, la WotC detiene dei diritti di copyright sui CCG, per cui se io faccio un CCG pago soldi alla WotC?!?
Marco Valtriani
Red Glove Edizioni & Distribuzioni
Lead Designer
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Board Game Designers Italia21 Gennaio 2009 alle 22:08 #10277PaoLoPartecipanteAnch’io ho sentito più volte questa storia, ma non ho mai capito se in effeti gli editori di CCG pagano qualche diritto per lo sfruttamento del formato. Tanis può dire qualcosa di più.
Ad ogni modo ho capito poco o niente del tuo modello di vendita, mi spiace… solo che mi sembra un po’ arzigogolato. E ad ogni modo, “autoproduzione” e “collezionabile” nella stessa frase mi fanno un po’ impressione. Comunque, in bocca al lupo!
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."22 Gennaio 2009 alle 16:01 #10282MariovPartecipanteCiao,
non so nulla sulle royalties alla WotC, ma per il discorso di produzione ti posso sicuramente aiutare
Adesso sono proprio di corsa e ti posso dire solo che come dici tu è improponibile, secondo me.
Se vuoi mandami i dettagli del discorso a info@psgiochi.comCiao,
Mario Sacchi – Post Scriptum
http://www.psgiochi.comMario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario -
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