Ho pensato a quanto sto per dirvi in un flash notturno, quando ci si sta per addormentare e la testa girovaga a caso per mondi suoi.
Nei giochi del pc, quando si vuole comprare qualcosa a “soldi veri” non si usano mai gli € (con rare eccezioni), ma Punti, come Zen, Riot Points e similari, i quali poi effettivamente valgono dei soldi (5€ per 400 Riot Point ad esempio).
Ora nella mia mente folle pensavo. Si potrebbe inserire, all’interno di un gioco da tavolo o di carte o collezionabile, una “economia” data da monete che possono essere comprate a parte? Del tipo Monete Prop, che possono essere messe in palio durante una partita, oppure possono essere utilizzate in un gioco collezionabile per acquistare carte singolarmente, o che ne so, in caso di torneo potrebbero essere il premio di vittoria? Una cosa del tipo sacchetti da 100 monete Prop a 8€. Dite sia completamente senza senso?
Se io penso a magic ad esempio, da ex giocatore “professionista” compravo a soldi veri le carte (sisi so cosa state pensando, ho smesso u.u), e pensavo che in effetti qualcuno aveva pagato quella carta 0€, sbustandola fortunatamente da una bustina casuale, e io invece la pago 20€. E la blizzard cosa ha guadagnato in questa transizione? Nulla. Invece con una “economia interna” l’azienda avrebbe enormi guadagni per le transizioni che normalmente vengono fatte tra i giocatori.
Bo, ripeto è un’idea folle, ma mi piaceva discuterne con voi
Il più delle volte le transazioni di Magic finiscono per essere tra giocatore e venditore (sì, anche tra giocatori, ma sono occasionali, se le consideri in percentuale) e Magic funziona anche perché i venditori hanno questo vantaggio di poter fare compravendita, dunque hanno interesse a che il gioco si diffonda. La Blizzard, al contrario, ci guadagna sulla quantità. Facendo un sistema come quello che proponi, la Blizzard farebbe soldi extra, i venditori verrebbero tagliati fuori (e tra i due preferisco onestamente dare soldi ai secondi, se proprio devo)
guarda su questo punto non sono troppo d'accordo. Ho un amico negoziante che tempo fa faceva compravendite di carte singole dei vari giochi più famosi. Dopo mi pare 2 anni ha smesso e mi ha spiegato che il guadagno che ne riceveva era veramente misero. I prezzi devono essere superiori a quelli che possono essere trovati nel web se si vuol tirare avanti e il mercato è quindi “povero” e chi fa la compravendita non lo fa per guadagno ma per passione. Per farti un esempio pratico:: il venditore non apre 400 bustine sperando di trovare la carta dal grande valore (perché avrebbe poi centinaia di carte inutili). Quello che fa è comprare una carta di 20€ a 18€ (non di meno, altrimenti il giocatore in questione non la venderebbe mai), e rivenderla a 22€ (se vuole guadagnarci qualcosa), il guadagno come vedi è minimo. E conta che questo vale solo per carte di valore. Mentre le “scarse” spesso restano nei raccoglitori a vita.
Poi da qui a dire che il mio metodo è migliore ne passa però conta che magari 10€ di monete lui le potrebbe magari comprare a 4€ come venditore. E un ragazzo che volesse comprare una carta da 20€ in monete dovrebbe comprare 2 sacchetti da 10€, il che farebbe guadagnare 12€ al venditore, molti di più della vendita diretta in €. Questi sono calcoli molto veloci ovviamente però non so, diciamo che stuzzica la fantasia!
Ho un amico negoziante che tempo fa faceva compravendite di carte singole dei vari giochi più famosi. Dopo mi pare 2 anni ha smesso e mi ha spiegato che il guadagno che ne riceveva era veramente misero. I prezzi devono essere superiori a quelli che possono essere trovati nel web se si vuol tirare avanti e il mercato è quindi “povero” e chi fa la compravendita non lo fa per guadagno ma per passione.
uhm… presumo fosse “NON devono essere superiori ecc. ecc.”, ma in genere è proprio sul web che si vende, e a giudicare da quanta gente c'è che vende carte, direi che o il mondo è pieno di appassionati, o qualcosa ci si guadagna.
Poi da qui a dire che il mio metodo è migliore ne passa però conta che magari 10€ di monete lui le potrebbe magari comprare a 4€ come venditore. E un ragazzo che volesse comprare una carta da 20€ in monete dovrebbe comprare 2 sacchetti da 10€, il che farebbe guadagnare 12€ al venditore, molti di più della vendita diretta in €. Questi sono calcoli molto veloci ovviamente però non so, diciamo che stuzzica la fantasia!
Sicuramente è meglio per la Blizzard, che inizia a guadagnare soldi “a gratis” vendendo sostanzialmente il nulla. Il rivenditore spende 4€ per avere 10€ virtuali (che potrebbe non comprarsi mai nessuno). L'utente finale deve spendere 10€ per avere 10€ virtuali con cui comprarsi l'equivalente in carte di 10€… quindi tanto vale che spenda 10€ reali in carte, per lui è semplicemente un passaggio in più che gli complica la vita. Certo, c'è la possibilità che questa pseudomoneta venga ottenuta come premio, ma già adesso ci sono i premi in bustine et similia, che valgono (l'equivalente di) soldi reali e che possono anche valere di più della pseudomoneta, perché puoi trovare nelle bustine una carta di valore. E tra giocatori si continuerebbero a usare scambi o soldi veri, chi cavolo si metterebbe a usare il soldi del monopoli tra privati? ^__^;; E i venditori su eBay?
ok, non posso che darti ragione su questo, anch'io prediligerei i “soldi veri”. D'altronde allora non capisco perché nei giochi virtuali funziona nel virtuale il soldo vero è anzi completamente assente, e le poche eccezioni non hanno praticamente mai successo, forse perché le persone faticano di più a spendere 10€ che 100 Pappoli, anche se agli effetti è la stessa cosa. In pratica la mia domanda è: perché nei giochi virtuali si, e in quelli “materiali” no? Non mi pare che nessuno si lamenti se uno vuole comprarsi il campione di League of Legends con gli RP, e nella stessa maniera non vedo i venditori delle ricariche da X € RP nei negozi lamentarsi. Boh boh..
ok, non posso che darti ragione su questo, anch'io prediligerei i “soldi veri”. D'altronde allora non capisco perché nei giochi virtuali funziona nel virtuale il soldo vero è anzi completamente assente,
Perché nel virtuale usi soldi virtuali, non fa una piega
e le poche eccezioni non hanno praticamente mai successo, forse perché le persone faticano di più a spendere 10€ che 100 Pappoli, anche se agli effetti è la stessa cosa.
In realtà è proprio così, è puramente una questione psicologica, al pari dei prezzi da 9,99 Euro che sempre 10 Euro sono ma ti danno l'impressione di essere di meno. Oltretutto, non c'è MAI qualcosa che costi esattamente quanto un lotto di soldi virtuali. Vale a dire che se vuoi comprarti l'eroe X che costa 150 paperini, dovrai comprarti 250 paperini, perché lotti da 150 non li vendono. Di conseguenza te ne rimarranno 100, che NON bastano per quando vorrai comprarti l'eroe Y che, guardacaso, costa 150 pure lui, quindi sarai costretto a prenderne altri 100. E lo farai, perché altrimenti ti sembrerà un gran peccato avere quei 100 sul conto e non spenderli (ovvio che, così facendo, ti ritroverai ad averne 50 avanzati, e ricomincia il giro). Altrettanto ovviamente ti ritroverai a poterne spendere piccoli lotti di 1-5, che spenderai perché “tanto ce li hai”, ma sostanzialmente poi ti impediranno di ritrovarti mai con una cifra tonda che ti consentirebbe di azzerare tutto al prossimo acquisto. Insomma, lo scopo è sempre far sì che il tutto vada nella backdoor dell'utente, se si capisce che intendo.
Poi non dimenticare che nel virtuale non ci vuole nulla a “regalarti” qualcosa nella valuta di gioco (il costo è letteralmente zero) per invogliarti a comprarne altra.
In pratica la mia domanda è: perché nei giochi virtuali si, e in quelli “materiali” no? Non mi pare che nessuno si lamenti se uno vuole comprarsi il campione di League of Legends con gli RP, e nella stessa maniera non vedo i venditori delle ricariche da X € RP nei negozi lamentarsi. Boh boh..
Per lo stesso motivo per cui non si lamenta un venditore di ricariche telefoniche: quei “soldi finti” che vende non gli torneranno mai indietro, lui li vende e basta, non vende la mercanzia che si può comprare con essi.
Il principio della seconda valuta, serve fondamentalemente ai seguenti scopi :
1- far si che la valuta di gioco non “esca” dal gioco : es. se ti pago in riot points, i riot points non possono essere “riconvertiti” in euro, quindi quella valuta “resta nel gioco” e anche se “gira” non si trasforma mai in denaro se non per l'azienda che produce il gioco.
2 – permettere dei premi che in euro sarebbero poco efficaci : Es. ti regalo 50 punti è molto meglio di dire, ti regalo 2 centesimi di euro.
3 – fa si che possano essere elargiti premi in denaro “cammuffato” , poichè in molte nazioni è proibito elargire premi in denaro, io ti rilascio 10.0000 punti che tu puoi spendere come vuoi ma di fatto non ti do una lira.
Una cosa che avrebbe senso fare in un gioco di carte collezionabili è aggiungere quello che nel poker online viene chiamato “rake-back” . Ad esempio una bustina di magic invece di costare 3,5 euro , ne costra 4, però include una carta che vale 500 magic points. con 4000 magic points puoi avere una bustina gratis. ( in realtà il rivenditore o il giocatore può convertire magic points in altri acquisti gratuiti da un sito).
con i magic points puoi quindi anche scambiare carte usando valuta di gioco, oppure ricevere premi per tornei ed eventi in magic points. ecc.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
ah questa soluzione mi piace molto! In effetti è come fa un negozionante dal quale vado spesso (e come fanno i benzinai ecc ecc) Ti da dei bollini ogni 10€€ di acquisto. e al raggiungimento di tot bollini hai qualcosa tipo: bustina, gioco da tavolo > 20€, ecc! Bella così l'idea potrebbe starci in effetti! In un gioco collezionabile, oltre alla vendita delle bustine ci potrebbe essere una valuta spendibile per premi “gratuiti” e in fase di torneo si potrebbero appunto vincere quei punti. Ci sta!
Una cosa che avrebbe senso fare in un gioco di carte collezionabili è aggiungere quello che nel poker online viene chiamato “rake-back” . Ad esempio una bustina di magic invece di costare 3,5 euro , ne costra 4, però include una carta che vale 500 magic points. con 4000 magic points puoi avere una bustina gratis. ( in realtà il rivenditore o il giocatore può convertire magic points in altri acquisti gratuiti da un sito).
Bello, avrei 9 bustine per 32 Euro anziché 31,50 (anzi, in realtà di 30, se ne prendo 3 assieme pago 10 secchi)
ah questa soluzione mi piace molto! In effetti è come fa un negozionante dal quale vado spesso (e come fanno i benzinai ecc ecc) Ti da dei bollini ogni 10€€ di acquisto. e al raggiungimento di tot bollini hai qualcosa tipo: bustina, gioco da tavolo > 20€, ecc! Bella così l'idea potrebbe starci in effetti!
Quella si chiama fidelizzazione. Serve a fare in modo che tu preferisca un dato negozio (o catena) perché oltre al servizio hai il vantaggio (teorico, o quantomeno effimero, ma sorvoliamo su questo, è un altro discorso) del bollino. Funziona bene se vale per il negozio/catena (che ci guadagna sui concorrenti), meno per un prodotto che puoi comprare indifferentemente ovunque (potrebbe, a livello molto teorico, guadagnarci la Blizzard perché tu preferisci comprare carte di Magic che di Force of Will, per dire, ma in sostanza è improbabile che preferiresti un gioco all'altro per i bollini). Inoltre NON funziona se c'è un ricarico, perché allontana i clienti occasionali: un conto è se io compro e, a prescindere, ho i bollini (poi posso anche buttarli nella spazzatura e la mia vita non è cambiata), un conto è se l'esistenza del bollino fa sì che io paghi di più il prodotto, come nell'esempio di mrpako (ergo o davvero voglio quei bollini o il prodotto non lo compro, o ne compro meno).
Sui premi, resta il fatto che i premi in natura già ci sono nell'ambiente dei tornei, e renderli bollini piuttosto che direttamente prodotti acquistabili coi bollini è un giro inutile (un po' come se al benzinaio potessi usare i tuoi bollini per comprare altri bollini che poi ti servono ad avere il premio).
Scusate la franchezza ma a me questo sembra un delirio totale xD A partire dalla Blizzard che guadagna con le carte di magic… (Forse intendevate la Wizard.. lol) Fino ai “soldi che restano all'interno del gioco” Se i soldi restano effettivamente all'interno del gioco diventa come buttarli in un buco nero. Azzerano il loro valore! Equivarrebbe a buttarli in un tombino!! Con le carte di magic io compro ad un prezzo tot una carta il cui materiale vale 0 ma che ha un valore! e se la rivendo la posso riconvertire in denaro. Con Riot Point e altro è ancora diverso.. in quel caso acquisti un servizio e morta li. Quindi: o la tua valuta è pari al valore del materiale stesso, quindi se sono soldi di cartone li fai pagare il prezzo del cartone..ma così è come vendere semplice materiale di gioco:) oppure penso che il tuo piano di fagocitare soldi reali all'interno di una meccanica di gioco senza possibilità di riscattarli sia al 100% una truffa. Non vedo molte altre interpretazioni possibili..
A partire dalla Blizzard che guadagna con le carte di magic… (Forse intendevate la Wizard.. lol) Fino ai “soldi che restano all'interno del gioco”
Wizard sorry
Io avevo anticipato dall'inizio che la mi idea era derivante da una fase pre-sonno, il delirio era quasi scontato il post nasce solo per stabilire il perché in un gioco Virtuale è possibile comprare a Soldi Reali dei Punti da poter utilizzare per comprare roba, e invece questo non è possibile con i giochi Materiali. Non ho detto di voler chiamare la Wizard per un sistema innovativo che farà guadagnare milioni all'azienda . tornando a noi bè, con i Riot Point in effetti non compri un servizio, ma proprio un “oggetto” che è virtuale. Quello che tu poni come fattore negativo in effetti potrebbe perfettamente entrare nel gioco virtuale se ci pensi. Anche in quello virtuale uno potrebbe dire che è solo una truffa perché non è possibile riscattarli in valuta reale e perché non valgono il valore dell'oggetto stesso (in un gioco virtuale in effetti il valore di qualsiasi oggetto è 0). Però nel virtuale funziona, e nel materiale materiale non esiste.
Inoltre NON funziona se c'è un ricarico, perché allontana i clienti occasionali: un conto è se io compro e, a prescindere, ho i bollini (poi posso anche buttarli nella spazzatura e la mia vita non è cambiata), un conto è se l'esistenza del bollino fa sì che io paghi di più il prodotto, come nell'esempio di mrpako (ergo o davvero voglio quei bollini o il prodotto non lo compro, o ne compro meno).
Sui premi, resta il fatto che i premi in natura già ci sono nell'ambiente dei tornei, e renderli bollini piuttosto che direttamente prodotti acquistabili coi bollini è un giro inutile (un po' come se al benzinaio potessi usare i tuoi bollini per comprare altri bollini che poi ti servono ad avere il premio).
Riguardo al ricarico bè, molti fanno benzina dalla “Esso” anche se non se ne fanno niente dei bollini. E' scontato che prima di fare questi “bollini” un'azienda deve valutare quanti ne devono essere presi per averne guadagno, e valuterà un costo per guadagnarci. Ovviamente il costo dovrebbe rimanere uguale, si ha un guadagno minore ma in cambio si ha una Fidelizzazione, che al lungo termine porta guadagni maggiori.
Invece per i premi dipende. Una volta io vinsi un torneo dove mi diedero delle carte di Magic dal valore di 90€, della quale non me ne facevo una cippa. Ci ho messo 3 mesi per poterle scambiare e vendere con quello che invece serviva a me. Se invece avessi vinto X punticini con la quale avessi potuto prendere da un sito le carte che volevo, bè lo avrei preferito
ps. si confermo che c'è della follia in questo post, ma ogni tanto ci sta ammetiamolo
Scusate la franchezza ma a me questo sembra un delirio totale xD A partire dalla Blizzard che guadagna con le carte di magic… (Forse intendevate la Wizard.. lol)
Ovviamente ^__^;
Fino ai “soldi che restano all'interno del gioco”
lì si parlava degli attuali soldi virtuali usati nei giochi online, che decisamente restano all'interno del gioco, fuori di esso non hanno alcun valore.
Riguardo al ricarico bè, molti fanno benzina dalla “Esso” anche se non se ne fanno niente dei bollini.
Ma la Esso non ti fa pagare di più la benzina perché ti dà i bollini, non c'è ricarico sul bollino.
Invece per i premi dipende. Una volta io vinsi un torneo dove mi diedero delle carte di Magic dal valore di 90€, della quale non me ne facevo una cippa. Ci ho messo 3 mesi per poterle scambiare e vendere con quello che invece serviva a me.
Io ci avrei messo tre secondi: “Daniele, ti servono vero? Ok, quanto ho di credito? Mi prendo queste altre cose” (dove Daniele = “venditore” dove mi servo)
Cérto
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