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Onestamente trovo che ciò che sta facendo Joker sia la cosa più divertente e soddisfacente e vorrei fare esattamente lo stesso, ma con una differenza. Troverei il coraggio di mettermi a pensare ad una AI seria solo dopo che qualcuno mi ha accettato il gioco… e prima di farmi accettare il gioco lo proverei solo con delle persone, giusto per vedere se ha delle speranze.
Ma ti giuro Linx che mettere su una AI per un PROPRIO gioco dà un brivido meraviglioso… l’ho provato solo in parte per un mio gioco che per ora ho lasciato perdere ma che prima o poi riprenderò.Joker, per ora complimenti per la tua impresa/avventura… non appena ho un momento provo il tuo gioco e ti so dire qualcosa (e magari ti chiedo consigli e opinioni sulla parte informatica).
Ciao
Wentu
... e adesso vediamo cosa succede.
Allora , ho potuto provare Dominus.
Posso dire che è decisamente carino e il fatto di aver giocato circa una ventina di partite di fila vuol dire che è un gioco che prende abbastanza !
I giochi astratti da due mi piacciono quando hanno regole platealmente semplici ma poi si rivelano profondi negli sviluppi strategici senza ridursi a una manciata di soluzioni tattiche.
Beh, le regole sono davvero semplici !
Per la profondità strategica… non so. Io non sono bravo a giocare questo tipo di giochi (forse non sono bravo con alcun tipo di giochi !) quindi non mi rendo conto bene di quanto dominus possa offrire a una persona abituata ad analizzare le mosse in profondità. Non vorrei che i tipi di situazione che si presentano fossero in un certo modo limitati.
Mi spiego: in questo periodo sto impazzendo per Yinsh, che sicuramente conosci (e se non lo conosci, corri a provarlo a http://www.boardspace.net). Mi piace Yinsh perchè ogni partita mi pare selvaggiamente diversa dalle precedenti. Forse questa sensazione è dovuta al fatto che già la partenza del gioco sembra avvenire dopo aver posto in gioco i 10 anelli, e non al posizionamento del primo, quindi ogni partità pare una novità.
Non riesco a vedere “aperture forzate”.In Dominus non vorrei che dopo un pò ci fossero come delle mosse forzate, dei percorsi tattici preferenziali che vanno sempre intrapresi per assicurarsi una vittoria o una non sconfitta. Non so se sono riuscito a veicolare correttamente il mio pensiero.
Potrebbe essere che la sensazione che ho avuto sia dovuta al fatto che l’AI gioca spesso la sua prima tessera perpendicolarmente attaccata al bordo ad una casella di distanza dall’altro bordo. La grande simmetria della scacchiera fortifica questa impressione . Le mosse di apertura sono circa 30, dico bene ?
Diciamo che la sensazione è più quella che mi dà Zerzt (che pure mi piace molto, eh): molte situazioni tattiche simili; il giocatore si fa un bagaglio di soluzioni per queste situazioni sovente ripetute e poi il gioco si “limita” a questi estremi tatticismi. Il risultato è un gioco davvero simpatico, leggero, decisamente vivace, che fa presa immediata proprio perchè pare semplice e non lo è,… ma forse con una rigiocabilità un po’ limitata (che è poi il rischio di tantissimi astratti a due).
Lo riaffronto fra qualche giorno per vedere che effetto mi fa ritornare a giocarci.
In ogni caso , e sono molto sincero, complimenti vivissimi per quello che hai messo su : un gioco interessante e la sua implementazione con una AI decisamente in gamba (per ora sono arrivato alla patta col Master giocando per secondo… ma sono un avversario da poco) : tutto ciò che vorrei fare ma che non ho ancora avuto il coraggio e la bravura di fare.
Quindi: bravo davvero !
ciao
Wentu
P.S.: mi accorgo ora che avevi già detto che il primo giocatore deve iniziare con una tessera sul bordo… ciò significa che a volte non vedo quello che ho davanti al naso ma che, contemporaneamente, ho affrontato il tuo gioco senza preconcetti !… però questa è davvero una difficioltà che devi risolvere
Post edited by: Wentu, at: 2007/06/09 12:37
Post edited by: Wentu, at: 2007/06/09 12:59
... e adesso vediamo cosa succede.
Wentu,
grazie mille ancora. Rientro da un viaggio ora e vedo che il mio sito è down, ma risolverò.
Il gioco secondo me richiede grande profondità di calcolo, il fatto che hai pattato contro il Master vuol dire che sei davvero bravo, o anche che anche se il gioco fosse teoricamente patto il vantaggio che ha il secondo giocatore (nel senso che è colui che attacca per primo, e il primo deve essere molto accurato nel difendersi) è qualcosa che devo bilanciare. Se mai quello che gli manca è la profondita strategica di un gioco come gli scacchi o il go, è come se giocassi a scacchi senza i pedoni e dovessi difenderti dal matto fin dalle prime mosse.
Sto pensando che si potrebbe impedire al secondo giocatore, solo per la prima mossa, di allineare due suoi simboli nella stessa riga/colonna/diagonale, ma devo provarlo. In generale odio queste “eccezioni” alle regole, mi danno l’idea di un gioco nato male al quale l’autore cerca di mettere una pezza, ma temo sarà necessario. [file]
Secondo me il fatto che si debba iniziare con la tessera sul bordo non è un problema così grave
Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è MarioForse no, ma il gioco sembra favorire il secondo giocatore, almeno tra umani
E sarebbe più vario se si potesse aprire al centroPost edited by: Joker, at: 2007/06/15 00:13
Conosco poco il gioco, avendolo visto di sfuggita sul tuo sito, ma ….se ci fosse una monotessera da mettere all’inizio dove vuoi?
Ovvero una tessera quadrata con un solo simbolo (O o X a seconda di chi inizia). Non so se si sbilancia o se si stravolge il gioco.
Intanto ci ho provato: male che va mi dirai che è una boiata
Ciao,
fantavirPS: nel caso, per rendere strategicamente più vario il gioco, potresti dare un set con tessere di diversa tipologia (set identico per i 2 giocatori): molte OX (tipo 12), alcune quadrate O (4) e alcune quadrate X (4) (XX e OO mi sembrano eccessive e troppo potenti: non più di 1 ad ognuno). Questa modifica sì che stravolge il gioco
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
anche negli scacchi c’è un vantaggio per un colore (io su gameknot ultimamente le vinco tutte col bianco e le perdo quasi tutte col nero), ma funzionano lo stesso
Hai preso in considerazione l’idea di giocare su una scacchiera 10×10 e far allineare 5 simboli?
Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mariofantavir: grazie avevo pensato ad una tessera singola all’inizio, ma l’ho scartata perché so che il vantaggio per il primo giocatore sarebbe enorme.
Pensa questo: con le regole attuali il primo giocatore non ha un vantaggio perché è costretto a mettere giù anche un simbolo dell’avversario, il secondo si trova a giocare con una X ed uno O già sulla scacchiera, è il suo turno e questo è sufficiente a dargli se non la vittoria almeno l'”iniziativa”.
Pensa ora con le tue regole la situazione in cui si trova il primo giocatore dopo le prime due semimosse: sul tavolo ci saranno due simboli del suo tipo e uno solo dell’avversario, e tocca a lui! Chiaro che il gioco è ancora più sbilanciato rispetto alle regole originali.
Non mi piace poi variare il gioco con pezzi speciali, a me la sua semplicità piace.
Mariov: la mia sfida è farlo funzionare con 4 simboli, diventa molto dinamico un po’ come forza 4, con 5 si rallenta…
Grazie per le idee comunque. E se proprio non vi piacerà come lo creerò potrete sempre creare varianti…
joker complimenti
l’idea é semplice e geniale due componenti che fanno di un gioco un buon gioco
ho provato il democontinua a crederci perchè a volte i sogni si avverano
io sono forse l’unico autore qui ad aver pubblicato quest’anno un gioco astratto per due con Ravensburger
ideato nel 91, ha partecipato al premio archimede nel 98, modificato e reso piu’ semplice e dinamico nel 2005 , nel 2007 é negli scaffali
credo che il mio gioco sia stato scelto perché ha una componente “anomala” per un gioco astratto : la fortuna, dosata ma presente.
altro pensiero : non é assolutamente vero che non ti verranno altre idee brillanti come questa ….una volta ho avuto la fortuna di fare una lunga chiaccherata con alex randolph che davanti ad un gioco che avevo ideato ma che purtroppo era molto simile a un gioco che già esisteva (tra l’altro di randolph stesso) e che io non conoscevo mi disse: ” se sei riuscito a ideare questo gioco hai le potenzialità per idearne altri “
aveva ragione lui.a presto e buona fortuna
Luca / mesa
Luca/mesa
Luca,
non so che dire, mi sento di stare monopolizzando un po’ troppo questo sito visto che uno arriva e trova quasi solo il mio thread negli ultimi post, ma non potevo non ringraziarti per l’incoraggiamento.
“Verbindung Gesucht” non lo conoscevo ma sembra davvero bello, complimenti! Mi sono sempre piaciute le proprietà di quei tipi di percorsi, anni fa avevo creato un “puzzle game” in Java con mattonelle simili (www.joker-games.com/Rah.html) (lo dico solo per dimostrare che la mia passione per quel genere di strutture topologiche è sincera, non per rivendicare nulla, forse il primo gioco con quei percorsi è stato Pipe Dream?)
L’idea di metterle su un dado è geniale!
Oggi ho comprato un po’ di materiale per il prototipo, spero che sia pronto prima che Milano si svuoti di gente e di provare a portarlo alla Città del Gioco (in cui ahimé da vero pivello non sono ancora mai stato), se sei di quel giro mi piacerebbe incotrarti
Marco
Ciao
ahimé è quasi un anno che non scrivo più. Avevo presentato un gioco astratto per due giocatori (“Dominus”), giocabile ancora al link http://www.joker-games.com/Dominus.html
I miei piani bellicosi erano: creazione prototipo, presentazione alla CdG di Milano, playtest, presentazione a qualche fiera… poi hanno prevalso impegni personali e professionali… in realtà una sola parola: PIGRIZIA :rolleyes:
Al prototipo c’ero arrivato, ho cambiato leggermente le regole, aggiunto una pedina nera grande una sola casella (ogni giocatore ne ha una sola che può giocare una volta sola, non porta nessun simbolo, pare bilanciare molto il gioco – la versione online non è ancora aggiornata), e mi ero messo a testarla con l’AI del computer, poi la cosa mi ha annoiato tremendamente… troppe cose da cambiare nel codice…
Per una persona che non è un inventore “professionista” come voi serve una “scossa” che lo motivi, qualcosa che lo costringa a proseguire… un po’ come quando l’iscrizione ad un torneo di scacchi mi costringe a ripassare certi noiosissimi finali di torre.
Per questo vorrei capire se qualcuno qui intende acquistare qualche spazio al prossimo Essen (10 mq costano 517 Euro e le prenotazioni scadono il 15 maggio) e lo vuole condividere.
Può sembrare prematuro e troppo ambizioso per un inventore in erba, ma il “cacciare la lira” per qualcosa è sicuramente lo stimolo di cui ho bisogno
Ogni commento è benvenuto!
CIAO
Prenotare uno spazio ad Essen mi pare sinceramente una pazzia. Pensare di poter partire adesso per portare un gioco ad essen è improponibile per una casa editrice, quindi tanto peggio per un autoproduttore con un gioco ancora molto indietro nello sviluppo (a quanto ho capito). Evita di fare le cose in fretta e bruciarti con un gioco mezzo riuscito (e di riempirti il garage di scatole invendute, ne va della tua autostima)
Mi sa che non sono questi gli stimoli di cui hai bisogno. Trovati ogni tanto con qualche altro autore a provare giochi, e guarda se riesci a dare un ‘accelerazione.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."Grazie mille! Avrai capito che ho bisogno di diverse dritte.
Il fatto è che non essendoci mai andato non mi è chiaro come “funziona” Essen. Chi sono gli espositori? E che tipo di contatti ottengono questi?
“Pensare di poter partire adesso per portare un gioco ad essen è improponibile per una casa editrice” mi spieghi perché?
Comunque sbagli sugli “stimoli”, trovarmi con altri autori non cambierebbe nulla.
Joker wrote:
Il fatto è che non essendoci mai andato non mi è chiaro come “funziona” Essen. Chi sono gli espositori? E che tipo di contatti ottengono questi?
Di norma ad Essen espongono case editrici più o meno grandi (o anche autoproduttori), e vendono i loro giochi. E’ una fiera aperta al pubblico, insomma. Cosa intendi con ‘contatti’?
“Pensare di poter partire adesso per portare un gioco ad essen è improponibile per una casa editrice” mi spieghi perché?
Perché la produzione di un gioco è solitamente lunga almeno un anno, e spesso molto di più, per cui partire (cioè iniziare a lavorare) adesso ad un gioco che si intende avere pubblicato per ottobre è una pazzia.
Comunque sbagli sugli “stimoli”, trovarmi con altri autori non cambierebbe nulla.
Sei mai stato a Sant’Omero, Piossasco o Berceto? :huh:
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
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