Per aprire una casa editrice ci sono da adempiere varie procedure fiscali tra cui ci sono alcune operazioni fondamentali da compiere:
aprire la Partita Iva e per questo recarsi presso l’Agenzia delle Entrate dove si potrà ritirare anche il codice fiscale; a decorrere dal 2 settembre 2006 non è più ritenuto obbligatorio recarsi in Prefettura e iscriversi al Registro degli Editori e Stampatori; recarsi alla Camera di Commercio e comunicare l’apertura della nuova attività versando una quota di iscrizione.
1. Iscrizione alla Camera di Commercio e acquisizione di codice fiscale e partita IVA
Quando si intende avviare un'attività editoriale i primi passi sono quelli che caratterizzano l’avvio di qualsiasi attività imprenditoriale. È necessario anzitutto iscrivere la propria attività al registro delle imprese presso la Camera di Commercio e prevedere, nell’oggetto della propria attività, così come sarà depositato presso la Camera di Commercio, l’attività editoriale. La nascente impresa dovrà inoltre dotarsi del codice fiscale e della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. È stata implementata una Comunicazione Unica che consente alle imprese con un unico atto di regolare telematicamente la propria posizione presso il Registro delle imprese, l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL.
2. Adempimenti fiscali in materia di IVA
Il commercio dei libri e dei periodici in formato cartaceo -con eventuali allegati- è governato da un particolare regime IVA che prevede l'assolvimento dell’imposta a monte da parte dell’editore sulla base del prezzo di copertina e dall’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al 4%. A partire dal 1° gennaio 2015 anche le pubblicazioni contraddistinte da codice ISBN veicolare attraverso supporti analogici e digitali e attraverso il web l’aliquota Iva applicabile non è più quella ordinaria (ad oggi il 22%) ma è quella ridotta prevista (4%) prevista per i libri di carta.
Mah, è più una domanda da commercialista che da inventore di giochi. Io l'ho aperta 11 anni fa, quindi non so cosa sia cambiato nel frattempo. Ti do quindi una risposta dichiaratamente semplicistica e che potrebbe contenere errori, soprattutto sugli aspetti che ho affrontato nel 2005. Comunque i costi sono: Costituzione società: gratis se ditta individuale, spese notaio intorno ai 1500/2000 se snc o sas, di più se srl. Apertura partita iva: qualche marca da bollo Iscrizione camera di commercio: non ricordo se il primo anno costasse di più, comunque è intorno ai 100 euro all'anno. Le tasse poi dipendono da quanto guadagni, però tieni conto che: -se è la tua unica attività, sono almeno 3600 euro all'anno di INPS. Se hai già una busta paga da dipendente che costituisce il tuo reddito principale, dovrebbe bastare quella. -preparati al fatto che se nel 2016 le cose andassero bene, nel 2017 dovresti pagare non solo le tasse su quanto hai guadagnato, ma anche quelle, di pari entità, su quanto si presume che guadagnerai nel 2017. In pratica, il primo anno in cui guadagni le paghi doppie e ogni anno in cui il guadagno cresce integri pagando la differenza fra quanto già versato più l'anticipo per l'anno successivo. La cosa si ferma quando guadagni meno. In tal caso sei a credito. Ti faccio un esempio: Il tuo reddito 2016 genera 1000 euro di tasse. Nel 2017 devi pagarne 1000 + altri 1000 che si presume guadagnerai nel 2017 (non è esattamente così, ma semplifico per far capire). Il tuo reddito 2017 genera 1300 euro di tasse. Nel 2018 devi pagare i 300 di differenza che non avevi anticipato + altri 1300 per i guadagni presunti 2018. Il tuo reddito 2018 genera ancora 1000 euro di tasse. In tal caso non devi pagare nulla per il 2018 e hai 300 euro di credito sulle tasse 2019 che sono presunte in 1000 euro, quindi ne paghi 700. E via così. All'interno di questi meccanismi ci sono momenti in cui puoi non pagare le tasse presunte se sei sicuro che l'anno prossimo guadagnerai meno dell'anno in corso, però poi se ti sei sbagliato si aggiunge una sanzione.
Come detto, prendi tutto con le pinze e chiedi a un commercialista, però più o meno le cose stanno così. Ciao!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Costituzione società: gratis se ditta individuale, spese notaio intorno ai 1500/2000 se snc o sas, di più se srl.
Dipende molto dal notaio, qui per una Srl ce la siamo cavata con 1500€ Tutto il resto è sostanzialmente esatto, ma ovviamente il problema serio sono i costi di produzione, distribuzione e quant'altro (ma lo sai molto meglio di me).
Beh, lui ha scritto “escludendo i costi di pubblicazione”
Sì, sì, lo so, ma è proprio lì il busillis Ah, e per una Srl ci vuole un capitale sociale di almeno 10000 Euro, anche se non necessariamente da versare subito.
Mah, è più una domanda da commercialista che da inventore di giochi. Io l'ho aperta 11 anni fa, quindi non so cosa sia cambiato nel frattempo. Ti do quindi una risposta dichiaratamente semplicistica e che potrebbe contenere errori, soprattutto sugli aspetti che ho affrontato nel 2005.
Ciao Mario, gentilissimo! Ci siamo visti sfuggevolmente a Piacenza Effettivamente l'argomento è Out of Topic Non voglio fare il misterioso, ma se qualcuno avesse domande, su cosa voglio effettivamente fare dopo aver fatto alcune ricerche, di mettersi in contatto via MP Grazie p.s. la prossima volta ci beviamo una birretta assieme e la offro io
Sì, sì, lo so, ma è proprio lì il busillis Ah, e per una Srl ci vuole un capitale sociale di almeno 10000 Euro, anche se non necessariamente da versare subito.
Ciao CMT i 1000o Euro se trovi uno sponsor e ripeto se potrebbero non essere un problema il discorso invece del materiale, e quindi dell'acquisto dei materiali grezzi per poi assemblare il o i giochi, diventa solo un altro gioco ancora Dipende sempre (imho) con che spirito affronti le cose Io lo faccio per passione quindi mi diverto anche ad andare su internet e cercare il fornitore migliore (qualità/prezzo) L'ho fatto per 4 anni come lavoro, quando vendevo minuteria industriale: forse te l'ho accennato a Roma…
quindi che dire per concludere? direi di chiudere qui il topic se avete domande, scrivetemi in mp grazie Emi
Ciao CMT i 1000o Euro se trovi uno sponsor e ripeto se potrebbero non essere un problema
Be', ma se ti versa il capitale sociale, a quel punto la ditta è sua, altro che sponsor Però comunque quelli sono per la Srl, se parli di ditta individuale non si dovrebbe porre il problema
il discorso invece del materiale, e quindi dell'acquisto dei materiali grezzi per poi assemblare il o i giochi, diventa solo un altro gioco ancora Dipende sempre (imho) con che spirito affronti le cose Io lo faccio per passione quindi mi diverto anche ad andare su internet e cercare il fornitore migliore (qualità/prezzo) L'ho fatto per 4 anni come lavoro, quando vendevo minuteria industriale: forse te l'ho accennato a Roma…
No, non penso ne avessimo parlato. Però il problema non è tanto l'approvvigionamento quanto la produzione, alla fine per fare un gioco da mandare in distribuzione occorre attrezzatura per la stampa professionale (o bisogna rivolgersi a terzi, ovviamente)
Cérto
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