A proposito di playtest …. ho una domanda che potrà sembrare banale ai più ma x me alla prima partecipazione ad IdeaG non e’ cosi scontata.
Dunque …. dopo lunghe notti insonne sono riuscito a terminare il mio nuovo prototipo, quello dei “dadi rotolanti” di cui parlavo in un altro post qualche tempo fa ….
Il gioco ha le meccaniche funzionanti (almeno nella mia testa) e qualche breve prova fatta da solo ha fatto vedere che la sua logica sta in piedi. Xo’ … non l’ho mai provato con nessun altro, quindi non so assolutamente se i bilanciamenti delle “risorse” (in realtò non sono risorse ma va beh …) funzionano, se le condizioni di fine gioco sono corrette, ecc …. insomma, non so se efettivamente una partita può svolgersi regolarmente (e piacevolmente) o se dopo un po’ rischia di incriccarsi tutto
A questo punto la domanda … ha senso portarlo domani e farvelo provare o rischio solo di far perdere tempo ai volenterosi che volessero cimentarvisi ? Magari la risposta e’ davvero banale, ma preferisco sentire il vostro consiglio … Indubbiamente x me sarebbe un’ottima occasione per sgrossare il gioco e capire come migliorarlo.
I motivi per provare un gioco non finito sono molteplici, e forse spesso nemmeno ‘autore e’ in grado di dire se e cosa possa funzionare. In certi casi giochi che sembravano finiti e bilanciati poi si rivelano bisognosi di cure, altri casi “disperati” vengono risolti da un autore estraneo alla prima occhiata.
Sicuramente ne trarrai indicazioni, qualunque cosa siano.
Soprattutto se non hai playtester a portata di mano.
In certi casi giochi che sembravano finiti e bilanciati poi si rivelano bisognosi di cure, altri casi “disperati” vengono risolti da un autore estraneo alla prima occhiata.
ok, immaginavo che il tenore delle risposte fosse sul tipo di quelle lette … xo’ son felice di averle viste
Vado a iscrivere anche il secondo gioco ..
A domani !!
Visto che sono cambiati i metodi di ‘registrazione’ all’evento, molti dei giochi che porteremo saranno una sorpresa per molti. Chi vuole però può approfittare di questo thread per fare le proprie dichiarazioni.
Io porterò Lorenzo il Magnifico, di cui si è già parlato altrove (diplomazia rinascimentale per 3-5 principi).
Porterò anche “Power Up!”, un gioco di scontri tra grossi robot (mech), sintomo del mio periodo ‘americano’, con quintali di dadi. E’ in fase di playtest iniziale, ma mi sembra carino.
Porterò anche – se riesco – qualche gioco della mutua, che sfrutta l’innovativa meccanica del ‘blind shot’ (cioè banalmente chiudere gli occhi e tirare una riga). Potrete giocare a golf, fare una partita di calcio, e addirittura combattere con astronavi.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Lost City: da 2 a 4 esploratori che gironzolano per le giungle dello Yucatan a caccia di tesori (gioco di piazzamento tessere)
Keope (titolo molto provvisorio ..): da 2 a 4 giocatori. Una nuova camera segreta e’ stata scoperta nella piramide di Keope. I giocatori si aggirano per la sala a raccattare oggetti che compaiono improvvisamente qua e la, e tentano di risolvere delle combinazioni per accedere ai tesori nascosti. Attende impazientemente di essere messo alla prova …
Volevo portare Space Cadet ma mi sa che non ce la faccio mica, ormai, per domani.
Forse ne porterò qualche smozzico giusto per vedere con qualche missione veloce di prova se gli scontri fra caccia e corazzate modello Star wars rendono. Ma il gioco era sulla carriera e la personalizzazione progressiva delle navi. Quindi non sarà completo.
Ci sarà il “solito” Shadows in the Fog che devo ancora provare con gli ultimi aggiustamenti che danno un senso maggiore di progressione e spingono anche i meno audaci verso le missioni più difficili (e divertenti).
Per chi non ne ha mai sentito parlare SitF è un fantasy basato su una estrema progressiva personalizzazione del proprio eroe con un sistema di microavventure da farsi aggregandosi ad altri giocatori che punta verso dei miniscontri con creature molto differenti fra loro.
Poi quest’anno vorrei riuscire a provare Lalonde.
Gioco di colonizzazione spaziale ultratestato e efficiente ma mai abbastanza. Quest’anno ha un sistema a punti e vorrei vedere quanto accorcia il gioco e quanto è realmente calibrato.
In Lalonde sfrutterete risorse vostre e altrui per civilizzare progressivamente pianeti, asteroidi e giganti gassosi, aiutati da sempre nuove scoperte tecnologiche e dalle vostre carte flotta, frutto dell’utilizzo delle risorse da voi prodotte.
Niente dadi, combattimenti limitati ai vostri vicini di tavolo (e solo se sono così sprovveduti da non prevedere difese efficaci), carte multiuso per non sentirsi legati ad una pesca sfortunata, piacevole ambientazione per i pochi buongustai di fantascienza che hanno letto il ciclo dell’Alba della notte di P. Hamilton.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
(da Flushed Away)
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