Cephas è l'autore dei LEGO Games (ad eccezione di Ramses Pyramid, che è di Knizia). Per 011 non preoccuparti, ci sarà un ciclo non-stop di demo al tavolo Scribabs, anche se non credo di riuscire a esserci costantemente visto che di cose da fare ce ne sono fin troppe… ma c'è comunque l'editore Anzi, non vorrei dire una cavolata ma mi sa che il gioco è già prenotato fino alle 12.00.
Disclaimer: sto ancora aspettando le foto, e di fatto mi sto ancora riprendendo da Play, per cui per adesso niente comunicati ufficiali ma qualche “impressione a caldo”.
Nonostante qualche problema tecnico, qualche slittamento e qualche distorsione spazio-temporale (alcune cose imputabili a noi, altre no, ma fa lo stesso), devo dire che sono decisamente soddisfatto di Play! 2011, sia a livello personale che “ufficiale”. La partecipazione ai seminari-incontri è stata tutto sommato scarsa ma molto “attiva” (insomma, i classici “pochi ma buoni”: se non posso avere una folla partecipe preferisco pochi interessati a una calca annoiata). Gli incontri di “Parola d'Autore” sono stati come sempre molto gettonati, e nonostante il caos (qualcuno non si è presentato, qualche orario è slittato etc) tutti hanno avuto il loro spazio. I tavoli playtest erano quasi sempre pieni, spesso costringendoci a “scambiarci” tavoli con l'area tornei (peraltro affollatissima); molto gradevoli le anteprime, ottimo il supporto da parte di Meeple's TV e Gioconomicon… insomma: la soddisfazione c'è. Personalmente ho visto diverse facce note, cui ho dedicato la metà della metà del tempo che avrei voluto dedicare loro, ho salutato diversi amici e, un po' a saltelli, sono riuscito anche a seguire qualche test di 011.
Grazie a tutti gli intervenuti: a breve qualche foto e qualche “commento ufficiale”, insieme ovviamente a tutti i ringraziamenti “uno per uno” che, anche stavolta, chi ha collaborato con GcA si è ampiamente meritato.
Edit: non è che non ci fossero problemi, anzi, tutto è ampiamente migliorabile o, quantomeno, modificabile per correggere diversi difetti strutturali che quest'anno hanno reso poco godibili, fruibili o indentificabili alcuni eventi.
Anche quest'anno l'appuntamento con giochi con l'autore si è rivelato importante, dunque i migliori complimenti e ringraziamenti agli organizzatori, in particolare alla compagna di Iz che mi ha supportato con l'inglese (ma tutto sommato non sono andato poi così male). Grazie per i vostri sforzi!
Riguardo la scarsa partecipazione ai seminari devo fare una difesa; Play ha veramente un calendario ricco con eventi che si accavallano e devi darti delle priorità, che magari cambiano di appuntamento in appuntamento. Come ha già espresso Iz, sicuramente i presenti ai vari incontri erano più che motivati.
Mi associo pienamente a quanto detto da Khoril…era la mia prima “chiacchierata” con autori ed è andata benissimo!! conosciuto molti dal vivo (iz 6 bruttissimo!! ^__^ skerzo!!) e devo dire che dal vivo è tutta un altra cosa!! grazie ancora alla compagna di IZ, senza lei non avrei potuto far niente con Cephas…io non parlo inglese…(per ora…prossimo evento prometto che sarò preparato e “parlerò” inglese) quindi senza lei ero spacciato!! grazie a Paolo e Fantavir x i consigli e per aver testato “sua maestà x cena vuole”. ultimo grazie (solo per questione cronologica) a Piero Cioni x le dritte x “cade l'albero” (le userò senzaltro!!)
quindi un 10 a chi ha organizzato il tutto….e al prossimo evento!! saremo quelli con le magliette rosse…con forse un fabbro sulla schiena!!! ciiao
Ciao, bene come sempre e un grazie a Giochi con l'Autore. Siccome si può sempre migliorare, giusto alcune osservazioni: – i relatori dei seminari potevano essere dotati di microfono. non so se per scelta o per necessità, ma si poteva dotare di microfono . OK pochi, ma buoni. Però… se anche uno avesse voluto partecipare, avrebbe avuto difficoltà ad ascoltare anche sedendosi in seconda fila. Chi non era a conoscenza dell'evento, sentendo parlare qualcuno al microfono, si sarebbe potuto fermare ad ascoltare se fosse stato interessato. Nel padiglione E c'è stato il workshop organizzato dall'Università di Torino: non c'era la calca, ma potevi sederti tranquillamente in terza fila e qualcuno dei passanti restava ad ascoltare in piedi. Non so se la mancanza del microfono è stata una scelta o una necessità. Per farla breve, mi aspettavo degli incontri come quelli dello scorso anno. – alcuni di IDG non si sono riconosciuti (vedi iannone e khoril, o me e icata che ci siamo incontrati solo perché presentati da paolo). E' sempre così ogni anno e non dipende certo da Giochi con l'Autore. Ci siamo abituati Un badge o una spilla da dare al banco in modo che soprattutto i nuovi si riconoscano? – ci sono state un paio di proposte nate da iniziative personali e fatte in ritardo (il giorno prima di Play), come la cena del Sabato o il tomo dei Cimenti, che hanno avuto poche adesioni (2 partecipanti?). Anche qui, l'organizzazione non c'entra. Parlo agli utenti del sito: non rimaniamoci male, per questo tipo di iniziative bisogna organizzarsi per tempo.
Ma ripeto, è andata bene come sempre!
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Siccome si può sempre migliorare, giusto alcune osservazioni: – i relatori dei seminari potevano essere dotati di microfono. non so se per scelta o per necessità, ma si poteva dotare di microfono . OK pochi, ma buoni. Però… se anche uno avesse voluto partecipare, avrebbe avuto difficoltà ad ascoltare anche sedendosi in seconda fila. Chi non era a conoscenza dell'evento, sentendo parlare qualcuno al microfono, si sarebbe potuto fermare ad ascoltare se fosse stato interessato.
Verissimo, “colpa” nostra. Abbiamo deciso di evitare i microfoni per non essere invasivi nei confronti dei dintorni e dei giocatori dei tornei, ma non è stata una mossa efficace. Quest'anno purtroppo è mancata la presenza di ospiti internazionali “di gran fama” (c'era Howard Cephas, persona squisita e competente, ma che di sicuro non attrae le masse come Knizia e Friese) e una comunicazione puntuale da parte di Play! riguardo agli incontri, e questo ha relegato quella parte di attività in secondo piano rispetto alla BoardGameLeague che, invece, con 9 tornei e 4 finali nazionali faceva decisamente la parte del leone. Insomma, se l'anno scorso GcA era il motore e la BGL era il rimorchio, quest'anno le parti si sono un po' invertite. Col tempo e l'esperienza, siamo sicuri, troveremo il giusto grado d'interazione (possibilmente indiretta e con pochi tiri di dado).
Per i badge… bisognerebbe organizzarsi “a parte”. E' un discorso antipatico ma GcA non ha modi di reperire fondi (è tutto gratis), già sostiene diverse spese (banner, programmi, impianto audio, video, etc etc), e soprattutto impegna diverse persone in maniera del tutto volontaria… e anche fare dei badge porta via tempo e risorse.
E' il motivo per cui sono “gradite” le iniziative tipo il quaderno dei cimenti che, indipendentemente dal grado di successo, sono “pensate&realizzate” direttamente da chi le propone
Moglie
come hai fatto a introdurla al mondo ludico?? essendo anchio sposato…
…facendola giocare? Scherzi a parte, Francesca è socia fondatrice di CDD, mi ha sempre seguito alle fiere dandosi da fare, penso che dopo di me sia la CDDina che conosce meglio il mondo ludico, tanto da fare da “tutor” ai nuovi iscritti. Si occupa principalmente dei rapporti fra CDD e gli autori ospiti dei vari eventi visto che parla 4 lingue ed è paziente e gentile (a differenza di me che sono un bastardo sociopatico). In poche parole non è stato necessario “introdurla al gioco”: si è appassionata da sola sia al gioco in sé che alla divulgazione. (ma questo temo sia un po' OT)
Per i badge… bisognerebbe organizzarsi “a parte”. E' un discorso antipatico ma GcA non ha modi di reperire fondi (è tutto gratis), già sostiene diverse spese (banner, programmi, impianto audio, video, etc etc), e soprattutto impegna diverse persone in maniera del tutto volontaria… e anche fare dei badge porta via tempo e risorse.
E' il motivo per cui sono “gradite” le iniziative tipo il quaderno dei cimenti che, indipendentemente dal grado di successo, sono “pensate&realizzate” direttamente da chi le propone
Certo, intendevo anche io una cosa del genere. A meno che non si reputino fattibili e opportune le spille dello scorso anno.
Riguardo i seminari, non so se il caso valutare l'ipotesi del padiglione E, dove c'erano tavoli e sedie, ma d'altra parte era lontano da GcA e disturbato a tratti dai tamburi dell'esercito napoleonico….
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
You got the point, Fanta. Il ragionamento che abbiamo fatto è questo: Siamo nel padiglione A, dove abbiamo i tavoli playtest; se spostiamo i seminari in un altro padiglione, quanta gente viene? Sommaci che sulla mappa e nei comunicati non erano menzionati i seminari… personalmente ho temuto di perdere anche quei 5-6 spettatori interessati. Sono sicuro al 100% che con gli organizzatori di Play troveremo la formula migliore per risolvere i problemi… quest'anno è andata così, spero almeno che gli intervenuti siano rimasti soddisfatti