PREMIO ARCHIMEDE…comincio da qui!

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  • #1384
    luceluce83
    Partecipante

    Gran bella avventura il Premio Archimede per chi come me sta iniziando a muovere i primi passi.

    Esordire all’ Archimede è stata davvero un esperienza “formativa” e credo che la mia scelta di partecipare, pur sapendo di non avere tra le mani né un giocone né un gioco molto playtestato per ragioni di tempo (ho saputo del concorso 6 mesi prima!!!), è stata la scelta migliore. Perché alla fine la prima volta, quel che veramente è importante è rompere il ghiaccio, entrare nell'ambiente, imparare come muoversi, comprendere che la condivisione e il confronto sono necessari se si vuole seriamente “lavorare” nel mondo ludico.

    Questa  è stata anche la prima occasione per conoscere alcuni di voi “idigini”, cosi’ finalmente ho delle facce da associare ai vari nick. Quindi vi posso assicurare che dietro questo sito e il sempre piu’ vivo forum ci sono delle vere persone! L’inventore idigino è inconfonbile e si presenta diversamente dagli altri inventori. Vanta una piu’ profonda cultura ludica, ama la compagnia, sa essere ironico e autoironico, è solito al confronto e alla condivisione, rifugge dai formalismi senza rinunciare alla professionalita’ e si diverte…sempre!

    Durante la lunga mattinata ho avuto la possibilità di conoscere molti altri inventori e testare con loro alcuni dei prototipi in gara. Un opportunità molto utile e divertente che ti mette subito a tuo agio facendoti sentire a casa…perche’ in fondo e’ proprio il gioco a portarci tutti li.

    Il gioco infatti ha la straordinaria capacità di unire e allo stesso tempo di mettere gli uni contro gli altri in competizione. Unisce perchè il gioco non parla nessuna lingua e, pur se in modi diversi, è parte di ogni cultura. La competizione, invece, è il terreno fertile che il gioco crea, è il banco di prova della vita dove ognuno si sperimenta e si confronta; è quella zona Vygotskijana in cui possiamo permetterci di sbagliare senza troppe frustrazioni,meditare “vendette” senza troppi sensi di colpa e desiderare la vittoria senza rischiare traumatiche delusioni, osservando dinamiche e risoluzioni nuove.

    Anche il Premio Archimede procede fino alla fine come un gioco…con l'attesissima nomina della Rosa dei 16 e la tesissima votazione che fino all'ultimo ha regalato attimi di suspense. E alla fine il “gioco” premia i suoi emozionati vincitori che soddisfatti ci rubano applausi. C'è chi viene da Paesi lontani e chi da “tempi lontani” tenta l'impresa e finalmente raccoglie i frutti di tanto lavoro e perseveranza. Ma come in tutti i giochi benfatti, nessuno rimane a mani vuote. Ognuno ritorna a casa portandosi ciò che rosicchiando qua e là, tra una chiacchiera, un gioco e una risata è riuscito a prendersi.

    La possibilita’ di sentirsi commentare e criticare il proprio prototipo da autori come Leo Colovini e Alessandro Zucchini, penso che valga la pena del viaggio e della partecipazione stessa. Insomma, quel che voglio dire è che il risultato in termine di vincite e premi è relativamente importante, specialmente se è la prima volta che si partecipa. Poi c’ è chi ce la fa al primo colpo, buon per lui, ma vi garantisco che solo passare tra i finalisti è una bella vittoria.

    Vedere il proprio prototipo in mezzo a tanti altri, belli e accattivanti, regala grandi emozioni. Ma allo stesso tempo ridimensiona le proprie convinzioni di essere un inventore dalle sovraumane capacità! Confrontarsi con gli altri serve soprattutto a scendere dal piedistallo e imparare a guardare le cose dal basso verso l’alto. In questo modo le “prospettive” sono piu’ realistiche e non si rischia di rimanere vittima di percezioni illusorie!

    Partecipare al Premio Archimede ti da la possibilita’ di entrare nel mondo dei giochi da una porta principale. Anziche’ continuare a guardare dal buco di una serratura, cercando di capire e immaginare come questo mondo possa essere, puoi aprire direttamente questa porta e provare a vedere se poi se ne possono aprire delle altre. Quando poi tutto si conclude, l’importante è tornare a casa con mille stimoli, idee e buoni propositi… perchè infondo la partita è appena iniziata!

    Alessia Luca

    #14504
    Mariov
    Partecipante

    Belle parole, ma secondo me gli incontri gratuiti di IDG sono meglio perché:
    -appunto, sono gratuiti;
    -i giochi sono visionati da più gente, compresi molti autori affermati;
    -sono presenti editori diversi e non solo uno;
    -non ci sono vincoli di agenzia posti sul gioco;
    -non è una gara, e le gare personalmente non mi piacciono molto.

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #14519
    giudigio
    Partecipante

    Che descrizione meravigliosa! Leggendoti mi è sembrato di riprovare le emozioni che hai descritto per una seconda volta…..il premio archimede è un'esperienza indimenticabile anche per uno come me che non è rientrato tra i primi sedici……ora che conosco l'ambiente….non vedo l'ora di ripresentarmi per il 2012!!!!!

    La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)

    #14546
    luccio
    Partecipante

    Anche per me è stata una bellissima esperienza, ero galvanizzato dal fatto di essere arrivato alla fase finale, io col mio gioco, la mia prima impresa da inventore.
    La festa finale è stata bella, divertente e costruttiva, spero sia solo la prima di molte esperienze simili :)

    Non è bello ciò che è bello...
    Ma che bello, che bello che bello!

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