Gran bella finale come sempre, quella del premio Archimede. Alla fine a spuntarla è stato Pier Volontè con il gruppo dei Celo Doro, con il loro gioco “Aquileia” (a prima vista – perché non ho avuto modo di provarlo o leggere il regolamento – un bel gestionale di fascia media).
Gli stessi autori vincono anche la prima edizione del Trofeo IDG, che viene assegnato al meglio piazzato degli autori con nessun gioco pubblicato alle spalle.
Da notare anche il secondo e terzo posto assegnati a giochi dello stesso autore, ossia “Builders of Egypt” e “Cacao” dell'australiano (ebbene sì, c'era!) Phil Harding.
Meno nutrita del solito la presenza di attivisti di IDG tra i sedici finalisti, presenti con “Castles” di Marco Pozzi (ottimo sesto posto), “Balance” di Carlo Emanuele Lanzavecchia (che ha sfiorato il premio Carta Mundi per il miglior gioco di carte) e “Irigem” di David Zanotto.
Rimando al comunicato originale sul sito di Studiogiochi per maggiori dettagli.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
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