Salve a tutti, complimenti per il sito e il forum, ho appena fatto una full immersion di qualche ora e sono felice di aver trovato un gruppo di persone e materiale così stimolante.
Sono un appassionato di giochi da tavolo (ma va?), anche wargames (ma odio quelli complicati come ASL) ed è un po’ di tempo che sto progettando un wargame per 1-2 persone di ambientazione spaziale con movimento vettoriale e un sistema di “randomizzazione” (per gli attacchi) particolare: un’elaborazione di quello usato in un vecchio print and play (LNL – Laplace Newton Lagrange) chiamato EAR (a dire il vero LNL fu il primo ed è ancora l’unico che lo usa).
Sostanzialmente a differenza dei comuni dadi si usano semplici oggetti che permettano due sole tipologie di eventi (esempio moneta testa/croce ma anche un d6 pari/dispari) e la probabilità viene gestita dal numero di oggetti che vanno lanciati e dal numero di eventi positivi necessari. Le statistiche sono molto più “plasmabili” e “controllabili” dal progettista: nel mio caso per esempio il sistema mi permette di simulare più precisamente, a differenza della semplice somma di uno o più d6, la diminuzione delle probabilità di colpire all’aumentare della distanza. Inoltre i cubi stessi sono parte integrante della meccanica essendo le risorse preassegnate ai sistema d’arma, motore e scudi di ogni nave a ogni turno.
Dal calderone di tutto quello che ho letto e giocato, l’idea di aggiungere tutto quello che ci manca: credo che non c’è allievo che non conosca tutto quello che hanno scoperto i suoi maestri e che non sia chiamato a superare. Come si dice: “sulle spalle dei giganti”.
Il divertimento e la soddisfazione per me vengono dal “farlo”, rispolverando nozioni di calcolo delle probabilità, addormentandomi con blocco e matita mentre faccio e disfaccio mondi e regole, immaginandolo giocato con delle bellissime miniature o con la rozza e semplice rappresentazione su carta delle mie scarsissime abilità di grafico vettoriale, o ancora progettando al CNC con mio suocero la “torre mischia cubi”, etc…
Appena sarà pronta la prima versione giocabile vorrei proporla qui per il playtest.
Per design il gioco dovrà essere semplice e profondo, elegante, cerebrale, tattico, strategico e psicologico, godibile anche il solitario, print and play ma anche per miniature se uno ne possiede.
Insomma il mio gioco ideale, un’utopia!Ma perchè porsi limiti? 😆
Ciao a tutti e a presto,
Tiziano.
[EDIT] tentativo di adeguamento di frasi sconnesse alla lingua italiana.
Fico.
Un altro pò di acqua fresca e sano ottimismo ci voleva qui ad IDG.
Le risorse gettabili già di per se mi intrippano un casino e aprono molte possibilità. Magari possono creare problemi di pubblicazione ma mi piace il tuo di spirito: “facciamo qualcosa che ci piace!”
La randomizzazione e il fatto di poterlo giocare da solo poi è un’altra cosa di cui, a pare mio, si sente la mancanza pescando solo dal mercato convenzionale. Nel mio sto facendo praticamente la stessa cosa col mio fantasy (anche se in modo diverso, mi pare, dal tuo).
Felice di averti con noi, Vanadio
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
[…]Le risorse gettabili già di per se mi intrippano un casino e aprono molte possibilità. Magari possono creare problemi di pubblicazione […]
Che intendi? Costi di produzione? Io uso i cubi da otto e 10 millimetri di spielmaterial.de.
La randomizzazione e il fatto di poterlo giocare da solo poi è un’altra cosa di cui, a pare mio, si sente la mancanza pescando solo dal mercato convenzionale.
Parlo per esperienza personale di “quasi wargamer” in solitaria: ho praticamente tutti i print and play (quelli gratis e anche quelli pagati fino a 10 dollari) che hanno regole per il solitario e sono pochissimi! Con ambientazione spaziale e movimenti vettoriale non c’è proprio nulla!
la cosa sembra interessante. Io vorrei chiederti se conosci un gioco di Zer00ne (credo si scriva così) che pubblica con Arima. Il fatto dei dadi associati ad ogni parte della nave là è fortemente presente ed è un print and play. Nel caso tu non lo conosca magari prova a informarti per sapere quanto è già presente là che vorresti usare anche tu.
Il tuo modo di usare i dadi è venuto spesso in mente anche a me ma non lo ho ancora sfruttato per il fatto che tendo a non usare mai il dado… ma se dovessi usarlo, quello sarebbe un modo davvero degno ! e hai ragione, una delle cose più belle è mettersi con carta e penna (e calcolatrice) a studiare le probabilità che 5 d6 ognuno con facce 2,2,4,7,9,12 lanciati diano una somma di 47 !
Wentu wrote:
una delle cose più belle è mettersi con carta e penna (e calcolatrice) a studiare le probabilità che 5 d6 ognuno con facce 2,2,4,7,9,12 lanciati diano una somma di 47 !
:blink: ho già mal di testa… al solo pensiero :blink: :blink:
la cosa sembra interessante. Io vorrei chiederti se conosci un gioco di Zer00ne (credo si scriva così) che pubblica con Arima. Il fatto dei dadi associati ad ogni parte della nave là è fortemente presente ed è un print and play. Nel caso tu non lo conosca magari prova a informarti per sapere quanto è già presente là che vorresti usare anche tu.
Ciao, ho cercato sul sito e 0one lo trovo tra i produttori (fa mappe e blueprint per gioichi di ruolo credo). Spulciando sul sito ho trovato però Starfight, che è un print and play a 2 euro che possiedo e che ha una meccanica molto simile in superficie ma sostanzialmente diversa per quanto riguarda poi la “previdibilità” del proprio setup nave (il quantitativo “energetico” iniziale è esso stesso casuale e una volta assegnate le risorse l’esito è affidato al lancio di un d6 che ha 6 eventi equiprobabili). Nel mio sistema il giocatore sceglie lui che tipo di possibilità avere (utilizzando più o meno cubi) e una volta che li lancia gli esiti sono distribuiti su curve di Gauss ben più accentuate di quelle con 1d6 o 2d6. Allego un immagine per far vedere ad esempio la distribuzione statistica degli 11 eventi ottenibili con 2d6 o 10 cubi del sistema EAR. Inoltre non serve usare tabelle per gli esiti perchè è il punteggio stesso di eventi positivi che fai che determina per esempio la forza dell’attacco o l’eventuale resa degli scudi. In questo modo si tratta con semplici somme algebriche.
Il tuo modo di usare i dadi è venuto spesso in mente anche a me ma non lo ho ancora sfruttato per il fatto che tendo a non usare mai il dado… ma se dovessi usarlo, quello sarebbe un modo davvero degno ! e hai ragione, una delle cose più belle è mettersi con carta e penna (e calcolatrice) a studiare le probabilità che 5 d6 ognuno con facce 2,2,4,7,9,12 lanciati diano una somma di 47 !
in bocca al lupo
Wentu
Se non sbaglio servirebbe un diagramma ad albero con 7776 foglie e fra queste identificare quelle che fanno somma 47… :y32b4:
Ciao, ho cercato sul sito e 0one lo trovo tra i produttori (fa mappe e blueprint per gioichi di ruolo credo). Spulciando sul sito ho trovato però Starfight, che è un print and play a 2 euro che possiedo e che ha una meccanica molto simile in superficie ma sostanzialmente diversa per quanto riguarda poi la “previdibilità” del proprio setup nave (il quantitativo “energetico” iniziale è esso stesso casuale e una volta assegnate le risorse l’esito è affidato al lancio di un d6 che ha 6 eventi equiprobabili). Nel mio sistema il giocatore sceglie lui che tipo di possibilità avere (utilizzando più o meno cubi) e una volta che li lancia gli esiti sono distribuiti su curve di Gauss ben più accentuate di quelle con 1d6 o 2d6. Allego un immagine per far vedere ad esempio la distribuzione statistica degli 11 eventi ottenibili con 2d6 o 10 cubi del sistema EAR. Inoltre non serve usare tabelle per gli esiti perchè è il punteggio stesso di eventi positivi che fai che determina per esempio la forza dell’attacco o l’eventuale resa degli scudi. In questo modo si tratta con semplici somme algebriche.
Già amo quest’uomo. Laura mi perdoni.
Assegnazione risorse con ottimo management della fortuna su ambientazione fantascientifica!
E parla più di me! :blink:
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Ah, guarda il sistema Goalsystem (è applicato a skirmish fantasy o di supereroi). Credo sia simile – se ci ho capito qualcosa – al sistema che accenni tu. In breve le abilità e le difficoltà delle azioni cambiano il numero di dadi da tirare ed il numero di eventi favorevoli (nel caso, un punteggio di 4 o superiore su 1d6) da ottenere. Non l’ho ancora provato ma mi sembra molto snello ed efficace.
Anch’io sto lavorando ad uno skirmish tra astronavi, semplice semplice e con una spruzzata di Full Thrust. Tienimi aggiornato sui tuoi sviluppi!
PS – Per caso hai scaricato anche Aeronef? Vorrei tanto leggerlo ma mi ruga spendere la manciata di dollari del download….
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Ah, guarda il sistema Goalsystem (è applicato a skirmish fantasy o di supereroi). Credo sia simile – se ci ho capito qualcosa – al sistema che accenni tu. In breve le abilità e le difficoltà delle azioni cambiano il numero di dadi da tirare ed il numero di eventi favorevoli (nel caso, un punteggio di 4 o superiore su 1d6) da ottenere. Non l’ho ancora provato ma mi sembra molto snello ed efficace.
Anch’io sto lavorando ad uno skirmish tra astronavi, semplice semplice e con una spruzzata di Full Thrust. Tienimi aggiornato sui tuoi sviluppi!
PS – Per caso hai scaricato anche Aeronef? Vorrei tanto leggerlo ma mi ruga spendere la manciata di dollari del download….
Ciao Paolo, Aeronef non l’ho comprato perchè così a occhio non credo possa interessarmi, soprattutto per la dinamica del movimento che scommetto sia a “manovre”.
Full thrust non ha un movimento vettoriale nè una via di mezzo, se non con l’ultima espansione che ha una regola facoltativa per il vettoriale, ma tutto il gioco è fuori budget semplicità (locazione danni, provenienza, zone della nave, etc.) e non ci ho mai giocato. Io sono interessato a fare un giochillo meno complicato, ma magari più complesso, che possa giocare anche con mia moglie.
Mastering chance is the true mastery
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