Mi trovo a dover creare un gioco che possa sopportare fisicamente ogni tipo di difficoltà, in particolar modo vento, incuria e pezzi che si perdono. Il problema è che a disposizione ho solo fogli di carta e qualche strumento di lavoro ed è difficile creare qualcosa di interessante. La mia domanda è: conoscete modi per non far volare via le carte? Pare inoltre che si dovrà far fronte a una cronica mancanza di pedine (verrà portato in gita senza controllare che ci siano tutti i pezzi) per cui mi interessano delle meccaniche che non prevedano variabili da modificare e cose simili.
Per ora ho pensato a delle pedine pop up che reggendosi in piedi da sole non possono volare via, inoltre posso scriverci sul retro.
la prima cosa che mi viene in mente è un gioco che “si tiene in mano”, ossia qualcosa che non si intavola. Se hai per esempio poche carte da mostrare agli altri, e per dire quelle che fanno punto sono girate e rivelate ai giocatori, mentre quelle ancora “non punto” sono coperte e visibli solo a te, basta che dici che l'obiettivo è “girare tutte le carte” e hai già finito. Per tanti giocatori fai turni contemporanei, metti al massimo 7-8 carte per giocatore, e ci sei dentro tranquillo. Poi l'ambientazione e le meccaniche le lascio alla tua fantasia
per farti un esempio, dobble beach è praticamente indistruttibile e se perdi una carta il gioco è perfettamente giocabile… prova a ragionare su cosa lo rende così, penso possa tornarti utile
Ho pensato ad un gioco di contrattazione ambientato ad Atlantide dove i giocatori devono pagarsi a vicenda con delle carte gemme per farsi costruire degli edifici. Vince chi, una volta finiti edifici, ha più punti tra edifici e gemme. Si tengono le carte in mano e anche se ne manca una non cambia nulla. Devo solo decidere se fare gli edifici come le carte gemme oppure pop up (ma forse la prima è meglio per praticità, certo dipende da quante carte in mano si hanno al variare dei giocatori) e devo pensare a degli effetti carini per squali e meduse nascosti tra edifici e gemme.
Mi ricordo che in casa avevamo una scacchiera da viaggio, molto piccola, si apriva e chiudeva con la scacchiera verso l'interno. Le pedine erano calamitate e rimanevano attaccate alla scacchiera di metallo.