protezione

Home Forum Pubblicare un gioco protezione

  • Il topic è vuoto.
Stai visualizzando 6 post - dal 1 a 6 (di 6 totali)
  • Autore
    Post
  • #439
    Martian
    Partecipante

    Una domanda estremamente ingenua: all’atto di proporre un gioco ad un editore, come ci si tutela contro appropriazioni truffaldine? E: è un dubbio fondato? Bisogna proteggere il gioco in qualche modo? Si corrono rischi che l’editore si tenga il tutto e ‘addio chiunque tu sia questo me lo becco io’?
    grazie

    #6779
    PaoLo
    Partecipante

    Questione ampiamente dibattuta (guarda nelle risorse in rete, ci sono autori più esperti che dicono la loro, tipo Angiolino).
    Personalmente mi farei dei problemi solo se dovessi sottoporre il mio gioco alla casa editrice “Rubiamo Giochi Spa” (ndr – NON ESISTE). Per una serie di motivi:
    – mandare un gioco o un regolamento di un gioco dicendo che è protetto non è segno di fiducia e normalmente non è bene accolto (c’è chi fa spedire i giochi direttamente dai propri avvocati, sembra…);
    – non c’è un vero modo di proteggere un gioco nella sua interezza: si può proteggere un regolamento come testo scritto forse.. ma credo si troverà sempre un sotterfugio per bypassare questa ‘protezione’.. altro motivo per cui è inutile;
    – ultima nota ‘dolente’: quello che spetta all’autore è una voce normalmente così marginale nelle spese (il 5% o poco più del prezzo ‘al distributore’) che solo gli editori disperati si sognerebbero di rischiare una figuraccia con tutto il mondo rubando il gioco all’autore.

    Ci sono sicuramente altri motivi validi per non farlo, ma per ora ti bastino questi. IDG vive proprio perché ci sono autori che mettono da parte questa ‘paura dell’esproprio intellettuale’ ;).

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #6780
    Martian
    Partecipante

    Grazie, concordo in tutto, le mie erano domande legittime inserite in un ambito in cui non sono ancora esperto, data la mia (seppur poca )esperienza in campo letterario/editoriale volevo confrontare le due cose per rendermi meglio conto di come ‘gira la faccenda’…

    ..tra parentesi ho seguito il consiglio e letto l’articolo di angiolillo (o angiolino non so), per quanto spassosso, a livello concreto non mi è stato di alcun aiuto… ;)

    Post edited by: martian, at: 2006/10/13 11:51

    #6781
    Wentu
    Partecipante

    ciao

    potrebbe essere utile pensarla in questo modo:
    – il primo gioco che farai vedere ad un editore sarà magari bello, con una o due idee molto interessanti, magari pubblicabile.
    – l’editore cosa fa ? te lo frega per guadagnarci pochino oppure…
    – cerca di tenerti buono nel caso tu diventi per lui una gallina dalle uova d’oro ?

    Insomma, forse il furto di giochi avviene per idee davvero grandiose…. ma prima devi ideare il gioco grandioso e successivamente l’editore-sanguisuga deve avere la grande lungimiranza di capire che farà così tanti soldi col tuo gioco da potersi rovinare il nome con tutti gli altri editori.

    Pensa che rispetto al passato è molto più facile spargere fra gli altri inventori di giochi che un editore si è comportato male… pensa al fatto che c’è IDG :)

    ciao … da uno che è cmq terribilmente paranoico !

    Wentu

    ... e adesso vediamo cosa succede.

    #6783
    tanis70
    Partecipante

    PaoLo wrote:

    il 5% o poco più del prezzo ‘al distributore’

    PaoLo, sei davvero un contrattatore eccellente (o comunque migliore del sottoscritto) se riesci ad ottenere almeno il 5% !

    Battute a parte, concordo con tutto quanto già scritto, aggiungendo però una raccomandazione.

    Dato che quando ti pagano, ti pagano comunque una miseria, gli editori non si espongono a figuracce rubando i giochi, salvo quelli talmente grandi che nessuno crederà mai alla vostra parola contro la loro. Ragione per cui aggiungo il mio personale consiglio: se non vi chiamate Knizia, Garfield o Faidutti o (con le dovute proporzioni per rimanere in Italia) Angiolillo, Colovini, Obert, Cioni, Sciarra, Porazzi ecc…, ovvero se non avete già una reputazione consolidata come autori non proponete mai i vostri prototipi alle grandi case editrici. Tanto, non vi ascolteranno, ed anche qualora dovessero farlo esiste effettivamente un minimo rischio che se ne saltino fuori con “interessante, il nostro dipartimento di ricerca interno in effetti è al lavoro già da tempo su un’idea simile a questa”. E voglio vedervi a dimostrare che avete ragione voi in quel caso!

    Perchè nelle grandi aziende del settore, posso assicurarvi che di gente disonesta o comunque priva di scrupoli ne circola… quindi occhio! ;)

    #6785
    mesaverde
    Partecipante

    tanis70 wrote:

    [ salvo quelli talmente grandi che nessuno crederà mai alla vostra parola contro la loro. Ragione per cui aggiungo il mio personale consiglio: se non vi chiamate Knizia, Garfield o
    Faidutti o (con le dovute proporzioni per rimanere in Italia) Angiolillo, Colovini, Obert, Cioni,
    Sciarra, Porazzi ecc…, ovvero se non avete già una reputazione consolidata come autori non proponete mai i vostri prototipi alle grandi case editrici. Tanto, non vi ascolteranno,]

    cosa intendi per grandi case editrici? quelle italiane? quelle tedesche o americane?
    so che non potrai fare nomi, ma sai di episodi realmente accaduti?

    Luca/mesa

Stai visualizzando 6 post - dal 1 a 6 (di 6 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.