Parlando della votazione, io immaginavo un foglietto con una riga per ogni turno di speaker degli avversari, e una colonna per ogni caratteristica che deve essere valutata con i 3 simboli prestampati che i giocatori possono segnare con una matita (ok, così così oppure scarso).
Alla fine del gioco si confrontano agevolmente (spero) i voti assegnati ad ogni turno da tutti i giocatori.
In questo modo non ci sono ritorsioni (all’interno della stessa partita), non si ha un riscontro diretto tra le espressioni e i comportamenti degli altri votanti ed i voti. Questo optrebbe bastare?
Riporto l’attenzione alla sostanza del post mcuccia wrote:
Tornando a Radio show: potrei aggiungere appelli al buon gioco e divieti per evitare i comportamenti che avete descritto, ma servirebbero? Ragionando in generale: questo vuol dire che la meccanica di votazione è inapplicabile? oppure non funziona se applicata in questo modo? conoscete altri giochi che la applicano senza questi problemi? Sapete spiegarmi perché quei giochi non hanno lo stesso problema?
Io pensavo che bisognasse scrivere il nome perchè dopo un giro di speckeraggio devi sapere a chi avevi dato il voto.
La telefonata da casa a me divertiva come idea … non la pensavo come un “espansione” ma come un elemento in più per stimolare lo speaker nella discussione, per fargli domande e cercare di comprometterlo durante la sua partita.
Ad esempio lo speaker inizia parlando delle gondole da mettere sopra il televisore.
E quando sente che l’argomento sta per esaurirsi chiede la telefonata da casa e un giocatore spettatore può provare con una domanda a riavviare la discussione.
Se il speaker esaurisce di nuovo l’argomento parte il disco …
Ma ovviamente il capo sei tu, io butto li solo un idea.
Tornando a Radio show: potrei aggiungere appelli al buon gioco e divieti per evitare i comportamenti che avete descritto, ma servirebbero? Ragionando in generale: questo vuol dire che la meccanica di votazione è inapplicabile? oppure non funziona se applicata in questo modo? conoscete altri giochi che la applicano senza questi problemi? Sapete spiegarmi perché quei giochi non hanno lo stesso problema?
Ripeto: il mio era solo un avvertimento “a naso”, se credi che non sia un problema vai avanti col la produzione del prototipo e fai il playtest, solo così avrai più certezze.
Radio show: il gioco
Numero giocatori: minimo 4
durata: da 30 minuti
> Manca l’elenco dei componenti.
I giocatori devono condurre una trasmissione radiofonica, a turno saranno gli speaker della trasmissione “Radio show: il gioco”.
Tutti i giocatori pescano 5 carte argomento.
Da un mazzo di carte “tema” viene estratto il tema della trasmissione, deve essere posto sul tavolo, ben visibile a tutti.
> Carte tema e carte argomento non si capisce cosa sono. Sono la stessa cosa? Sono diverse? Cosa indicano? Queste cose andrebbero messe prima in modo da far comprendere subito di cosa si rtatta, e non al fondo delle regole.
Definite a caso chi deve essere il primo speaker.
Il primo speaker introduce brevemente la trasmissione e il tema che sarà trattato, al termine della presentazione gioca una carta argomento ad un avversario che non ha già 5 carte davanti a se e fa partire la clessidra.
> Ma all’inizio non hanno tutti 5 carte?
Il giocatore che ha ricevuto la carta deve parlare, per il tempo della clessidra, dell’argomento indicato dalla carta argomento pur restando nel tema deciso dalla carta tema.
Gli altri giocatori non possono parlare, intervenire, interrompere o disturbare. Siamo in onda! Dovranno invece stare attenti alla performance dello speaker perché alla fine del tempo della clessidra dovranno segnare sul loro taccuino personale i loro giudizi, durante la votazione lo speaker giocherà una delle carte dalla sua mano su un altro giocatore che diventerà il nuovo speaker.
> Quindi gli dara’ un’altra CA, portandolo a sei?
Se lo speaker di turno non riesce a parlare, si blocca oppure ha delle evidenti difficoltà i giocatori possono giocare un disco, se la metà+1 dei giocatori ha giocato il disco allora lo speaker viene interrotto e la cosa viene segnata sul taccuino.
> E dove lo prendono, il disco?
Se un giocatore ha già 5 carte davanti a se non può più diventare speaker.
> Quindi nessuno, se tutti hanno 5 carte dalla partenza e nessuno le ha giocate.
Le votazioni
i giocatori hanno davanti a loro un taccuino in cui devono segnare il nome dello speaker e i voti che gli assegnano per ogni volta che prende la parola. Dovranno valutare le seguenti categorie:
– originalità dell’argomento, valutando con ok, così così oppure scarso
– capacità oratoria, valutando con ok, così così oppure scarso
> Ma l’argomento e’ casuale, con che criterio lo valutano?
Fine della partita
Quando tutti i giocatori sono stati speaker per 5 volte e quindi nessun giocatore ha carte in mano allora la partita è finita.
> Potrebbe essere impossibile essere speaker x 5 volte.
Chi vince?
Per ogni speaker e per ogni categoria si determina quale opzione ha ricevuto più voti, tutti i giocatori che hanno votato come la maggioranza prendono un punto.
Ogni giocatore somma tutti i punti ottenuti, a questi dovrà sottrarre il numero di volte che è stato interrotto.
Il valore ottenuto è il punteggio, vince chi ha fatto più punti.
> Mi sembra un bel casino conteggiare tutti i punti per tutte le manches per tutti i partecipanti (che nei PG sono di solito parecchi).
Ecco alcuni dettagli “implementativi”
Sono orientato verso 1 minuto e mezzo di clessidra.
Le carte del mazzo “temi” contengono un testo, ad esempio “economia” oppure “teatro” o “sport” o “horror” o …
Le carte del mazzo “argomenti” contengono un’immagine, ad esempio: una freccia oppure una bilancia oppure delle labbra, un cuore oppure un libro o una nota o una nuvola etc etc
> E’ un genere gia’ ampiamente sfruttato, a partire dal classico Vocabolario, passando per BlaBlaBla, deviando per Sì OScuro Signore e finendo per il poetico Dixit. Io ci vedo un grosso limite nel fatto che se i giocatori non sono brillanti il gioco cade subito sotto un’ imbarazzante orda di dischi e di silenzio.
Inoltre il regolamento e’ strutturato descrivendo la partita e non attraverso l’esposizione delle varie fasi. Magari con un partygame funziona addirittura meglio, ma io preferisco regole piu’ lineari (forse in comune con un’altra cosa che mi avevi fatto leggere).
Scusa se sono breve ma tra 3 settimane c’e’ Essen.
> Ma l’argomento e’ casuale, con che criterio lo valutano?
Era quello che facevo notare anch’io: i giocatori non valutano l’argomento ma la “prestazione” dello speaker. Il criterio è quindi soggettivo (mcuccia ha cmq riportato 3 “campi” in cui esprimere il proprio giudizio per ogni speaker)
wallover wrote:
Scusa se sono breve ma tra 3 settimane c’e’ Essen.
“Breve” è l’ultima cosa che avrei pensato! :laugh:
questa è la parte che mi interessa di più, quindi la porto qui in cima wallover wrote:
> E’ un genere gia’ ampiamente sfruttato, a partire dal classico Vocabolario, passando per BlaBlaBla, deviando per Sì OScuro Signore e finendo per il poetico Dixit.
Su questo io obietto sempre che non conta poi così tanto e porto sempre come esempio bananagrams
Io ci vedo un grosso limite nel fatto che se i giocatori non sono brillanti il gioco cade subito sotto un’ imbarazzante orda di dischi e di silenzio.
a volere difendere a tutti i costi il mio gioco, immagino che si possa dire che anche un manuale D&D potrebbe ottenere lo stesso effetto sul gruppo “sbagliato” di giocatori.
Cmq significa sicuramente che si tratta di un gioco (eventualmente lo diventasse) di nicchia molto nicchia!
Inoltre il regolamento e’ strutturato descrivendo la partita e non attraverso l’esposizione delle varie fasi. Magari con un partygame funziona addirittura meglio, ma io preferisco regole piu’ lineari (forse in comune con un’altra cosa che mi avevi fatto leggere).
evidentemente è un mio vizio!
Quello che per me era uno schema di regolamento, in realtà era quello che hai detto tu: la descrizione di una partita.
ora posso continuare con quello che hai scritto in testa alla mail
> Manca l’elenco dei componenti.
> Carte tema e carte argomento non si capisce cosa sono. Sono la stessa cosa? Sono diverse? Cosa indicano? Queste cose andrebbero messe prima in modo da far comprendere subito di cosa si rtatta, e non al fondo delle regole.
> Ma all’inizio non hanno tutti 5 carte?
Non è chiara la distinzione tra carte in mano e carte davanti
I giocatori hanno 5 carte in mano e niente davanti, diventano speaker quando un altro giocatore gioca una carta su di loro, questa carta si mette scoperta davanti al giocatore.
> Quindi gli dara’ un’altra CA, portandolo a sei?
no, quelle a terra aumentano fino a diventare al massimo 5, mentre quelle in mano diminuiscono fino a diventare 0.
> E dove lo prendono, il disco?
ehm … lo hanno già all’inizio della partita
> Ma l’argomento e’ casuale, con che criterio lo valutano?
Intendevo originalità della performance. Il giocatore vedendo l’immagine della CA decide di cosa parlare, gli altri giocatori devono decidere se ha imbastito un pezzo di trasmissione originale (cose di cui altri non hanno parlato ecc) o se non è abbastanza originale.
Ma altri criteri di voto potrebbero essere scovati
> Mi sembra un bel casino conteggiare tutti i punti per tutte le manches per tutti i partecipanti (che nei PG sono di solito parecchi).
5 * numero giocatori * numero categorie
certo, con due categorie e per 5 giocatori sarebbero 50 votazioni, mentre per 10 giocatori sono 100
è davvero troppo
Scusa se sono breve ma tra 3 settimane c’e’ Essen.
Sei stato più che gentile! Grazie ancora
in definitiva non sembra un invito a proseguire lo sviluppo di questo gioco.
– genere sfruttato
– di piccola nicchia
– calcolo punteggi estenuante e praticamente inapplicabile
– votazioni soggette a componenti esterne al gioco stesso
grazie Wall!
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