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[PaoLo]

Conosco questa posizione di Spartaco e posso condividere che idealmente sia la scelta migliore. Ma visto che questo tempo ragionevole spesso corrisponde davvero a svariati mesi, e che la maggior parte di noi non ha la reputazione per potere 'forzare' una valutazione in tempi decenti, davvero mi sono convinto che la soluzione sia proporre il gioco a più editori, chiedendo la possibilità di farlo e tenendo aggiornato ognuno sull'eventuale interesse da parte di altri (non per scatenare un'asta al rialzo, ma per non fare perdere tempo in valutazione quando il gioco è già piazzato, o quasi, altrove).

D'altronde, se è vero che per un editore non è il massimo essere considerato “uno dei tanti”, è anche vero che lo stesso discorso vale per gli autori. Non è certamente il nostro l'unico prototipo ad essere valutato.

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."

[fantavir]

Quoto Paolo.
Ho ascoltato l'opinione di Spartaco durante il suo intervento ad IDEAG 2011 ed ero rimasto sorpreso.
Fino ad allora tutti gli autori ed agenti con cui ho parlato mi hanno detto che era normale presentare lo stesso gioco a più editori, e loro erano al corrente della cosa, senza doverlo specificare. So di prototipi proposti e richiesti anche da 7 editori differenti.
Ovviamente, se uno di loro si mostra particolarmente interessato e intenzionato a pubblicare il gioco, e magari l'editore si chiama Kosmos, gli concedi la valutazione in esclusiva.
Ciao

Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)

[Marquito]

proprio su questo Albertarelli ha espresso la sua opinione nel workshop tenuto ad EtnaComics:
Il prototipo deve essere inviato solo ad un editore per volta, indicando un tempo massimo e ragionevole prima che l'autore si senta libero di mandarlo ad altri.

Inoltre Spartaco ha indicato, tra le linee guida, di progettare il prototipo “ricalcando” i materiali che l'editore scelto già usa nei suoi prototipi. Dai singoli componenti alla scatola.

Non sapevo di questa opinione di Albertarelli, ma è quello che molti editori mi hanno detto “se è già in mano ad altri non ci interessa” a grandi linee.

Di principio sono in accordo con Paolo, ma non essendo mai stato pubblicato probabilmente la mia posizione scade molto agli occhi di un editore per cui credo che alla fine sia meglio inviare un prototipo alla volta, o meglio ancora, cercare di fare una buona presentazione da inviare a più editori “papabili” e sperare che ti venga richiesto il prototipo.

Questa è la mia opinione e la mia esperienza non voglio assolutamente essere il saccente di turno, voglio solo condividere ciò che ho provato sulla mia pelle.
Ammetto anche che rileggendo il mio post sembra che sia un navigato autore che sputa sentenze per cui capisco il dissentire, ma l'orario era tardo e dovevo partire per lavorare per cui ho scritto poche cose e le ho pure espresse male evidentemente.

Saluti

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