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5 Agosto 2016 alle 00:43 #39129GrisoFandangoPartecipante
Interessante… hai esempi?
In questo caso il gioco è ambientato ad Atlantide, le scelte dei giocatori influenzano 2 contatori: il contatore dei turni e il contatore della “Rabbia di Zeus”.
Se arriva alla fine il contatore dei turni vince un giocatore.
Se arriva alla fine il contatore “Zeus” perdono tutti (e Atlantide sprofonda).Zeus è considerato PnG?
Se vi torna utile posto il regolamento.
Ma se invece fai il contrario?
La sconfitta di tutti i giocatori deve essere obiettiva e inalterabile, quindi non deve essere in alcun modo accelarata/rallentata dai giocatori in modo dal non creare il ” non posso vincere quindi faccio perdere tutti”. Di conseguenza potresti inserire una condizione di vittoria da ottenere da parte di un giocatore prima che arlantide affondi ( 10/20/30 turni ….)
La condizione di vittoria potrebbe essere raggiungere una certa somma di PV, oppure un certo numero di favori divini etc etc.
Il discorso votazione e rabbis di zeus puoi sempre lasciarlo come interazione dirett senza che vada a influenzare la condizione di sconfitta.P.s. Scusa l ignoranza ma perchè zeus? Atlantide non ha a che fare con poseidond?
Yuri
5 Agosto 2016 alle 08:09 #39133GourdoPartecipantePotrebbe essere… e questo si potrebbe sposare anche con l'inkazzometro di confucio. Grazie!
Penso ad una versione alternativa. Ad ogni modo chi sarà ad IdeaG ad Udine sappia che si pipperà questo obbrobrio di gioco.Per quanto riguarda Zeus vs. Poseidone cito dal Crizia:
“Quando però la parte di divino venne estinguendosi in loro, mescolata più volte con un forte elemento di mortalità e il carattere umano ebbe il sopravvento, allora, ormai incapaci di sostenere adeguatamente il carico del benessere di cui disponevano, si diedero a comportamenti sconvenienti, e a chi era capace di vedere apparivano laidi, perché avevano perduto i più belli tra i beni più preziosi, mentre agli occhi di coloro che non avevano la capacità di discernere la vera vita che porta alla felicità allora soprattutto apparivano bellissimi e beati, pieni di ingiusta bramosia e di potenza.
Tuttavia il dio degli dèi, Zeus, che governa secondo le leggi, poiché poteva vedere simili cose, avendo compreso che questa stirpe giusta stava degenerando verso uno stato miserevole, volendo punirli, affinché, ricondotti alla ragione, divenissero più moderati, convocò tutti gli dèi nella loro più augusta dimora, la quale, al centro dell'intero universo, vede tutte le cose che partecipano del divenire, e dopo averli convocati disse…”Epperò qui il vecchiaccio ha smesso di scrivere e non si sa com'è andata a finire.
I re di Atlantide erano effettivamente figli di Poseidone, ma sembra che sia a Zeus che girano i cinque minuti.
Poi magari è stata colpa di una pentola a pressione dimenticata sui fornelli."La vita umana non dura che un istante, bisognerebbe trascorrerla a fare ciò che piace. In questo mondo, fugace come un sogno, vivere nell'affanno è follia. Ma non rivelerò questo segreto del mestiere ai giovani, visto come vanno le cose oggi nel mondo. Potrebbero fraintendermi."
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