come puro “esercizio di stile” stavo pensando ad una meccanica per gioco di negoziazione in cui i giocatori votano man mano modifiche alle regole in maniera totalmente libera. Facciamo un esempio.
4 giocatori. Ogni giocatore ha 4 token a disposizione ( uno per giocatore) e i rimanenti x token vengono messi in mezzo al tavolo. Questi x+16 token sono l'unico materiale di gioco. Si determina primo giocatore e Inizia il primo giro. Il primo giocatore può proporre una modifica qualsiasi al gioco, e deve convincere gli altri a sostenerla. Esempio: i giocatori con le scarpe blu prendono 4 token. Passato x tempo si passa alla votazione. Tutti i giocatori mettono quanti token vogliono a favore o contro. Se ci sono più token a favore, la modifica ha effetto. Si passa al secondo giocatore che ripete e via così fino a quando un giocatore non è riuscito a fare in mofo di avere la forza per dichiararsi vincitore con effetto. A ogni giro ogni giocatore recupera i 4 token. Ovviamente ci sarebbe una lista di modifiche bandite, come ad esempio eliminare un giocatore completamente o lasciarlo senza token per sempre etc. È inoltre una meccanica che funziona solo con gente che apprezza discutere, non è proprio per tutti. Sicuramente ha molti problemi da risolvere ma potrebbe essere interessante a livello sperimentale per analizzare le modalità di approccio creativo dei giocatori.
capisco la tua idea di un gioco libero stile Fluxx, ma non mettere alcun paletto (e scrivere una lista di cose che non puoi fare non è mettere un paletto) è fare un non gioco. Banalmente tra ragazzi ci si organizza si prendono un paio di monete e si fa quel che tu hai descritto.
infatti non è visto in ottica commerciale, assolutamente. Come dicevo, è visto puramente in ottica “sperimentale” per, appunto, ” sperimentare ” le tipologie di ragionamento dei giocatori, cosa si inventano per crearsi devi vantaggi sugli altri, etc… con il giusto gruppo di giocatori secondo me potrebbe essere un test molto utile. Chiaro che non lo proporrei a Essen
guarda sono andato a vedere le regole, è un gioco di dadi, non capisco dove ci sia la similarità con il mio, che è un “gioco” di negoziazione. L'unica cosa che si avvicina è il fatto che consigli di creare varianti liberamente, ma è proprio tirata
allora BOL è il gioco con il regolamento peggio spiegato della storia non si capisce assolutamente che si possono modificare le regole…comunque il fatto che ci sia una gara con dei dadi lo rende molto simile a un fluxx & friends, dove c'è già una base di gioco con regole ed obiettivi che vengono modificati man mano. La mia idea sarebbe qualcosa di “estremo”, in cui non c'è ne' materiale di gioco (potenzialmente i giocatori possono tirare fuori 4 monete, o dadi, o tappi di bottiglia, qualsiasi cosa, anzi far “tirar fuori” degli oggetti ai giocatori può dare degli spunti interessanti per la creazione delle regole) ,e in cui il regolamento si modifica man mano tramite votazioni e negoziazioni. Un sistema alla diplomacy, o alla fase politica del gcc di VTES
A: facciamo un gioco? B: Che gioco? A: mettiamo sul tavolo tutto ciò che abbiamo in tasca ed improvvisiamo
E' questa l'essenza del tuo gioco?
tendenzialmente si. ripeto, non è visto (ovviamente) in ottica commerciale ma come esperimento ludico.
– “tiriamo fuori quello che abbiamo in tasca, 4 pezzi a testa (siamo in 4).” – ” ogni pezzo vale un voto, ogni giro completo si recuperano. ogni giocatore a turno chiede una modifica al gioco, e gli altri possono spendere in contemporanea di nascosto se e quanti voti mettere a favore o contro” – il primo che arriva a dichiararsi vincitore senza opposizione, vince.
esempio di limitazioni: non si può eliminare completamente un giocatore, impedirgli di votare, impedirgli di recuperare i voti a giro completato. non si possono fare richieste non attinenti al gioco o che comportino spese realu (codici bancomat, comprami un birra etc…)
esempio di votazioni: chi ha un oggetto rosso guadagna x voti/ io e marco votiamo doppio per questo giro/ tutti tranne me e lucia perdono un voto/ ho vinto.
Se il gioco come dici non deve essere commercializzato, allora tanto vale non mettere regole riguardo cose troppo specifiche, tanto sul momento le spieghi tu.
Ad es. io fossi in te direi nelle regole qualcosa di molto semplice quanto esplicativo del tipo “Le regole decise dal gruppo non devono eliminare alcun giocatore dal gioco ne lederlo fisicamente o psicologicamente in qualsiavoglia modo, bisogna sempre mantenere uno spirito di divertimento che coinvolga l'intero gruppo”. In questo modo ha idetto tutto e niente, ma sufficiente per spiegarlo ai giocatori verbalmente
Se il gioco come dici non deve essere commercializzato, allora tanto vale non mettere regole riguardo cose troppo specifiche, tanto sul momento le spieghi tu.
Ad es. io fossi in te direi nelle regole qualcosa di molto semplice quanto esplicativo del tipo “Le regole decise dal gruppo non devono eliminare alcun giocatore dal gioco ne lederlo fisicamente o psicologicamente in qualsiavoglia modo, bisogna sempre mantenere uno spirito di divertimento che coinvolga l'intero gruppo”. In questo modo ha idetto tutto e niente, ma sufficiente per spiegarlo ai giocatori verbalmente
certo, non è pensato per avere un regolamento scritto, trasmissione orale, e voglia di testare insieme. Un gruppo non adatto a questo tipo di esperienza sicuramente non la apprezza, forse è addirittura più indicato ad “addetti ai lavori” che ne possono cogliere le sfumature utili ed farne buon uso.