Condivido con voi questa idea di gioco, ideata con discreto successo in occasione di una serata benefica tra amici. Potete rimodellarla a vostro piacimento,
Disclaimer: il punto di partenza era l'idea di fare una specie di “Soliti Ignoti” della mutua, tra amici.
Cosa serve: foglietti di carta, penne, un vaso, una serie di premi, anche simbolici.
Ecco come ho proceduto.
Nella prima parte della serata, ho consegnato ad ogni persona un foglietto, chiedendo di scriverci sopra “un fatto della loro vita anche semplice, non imbarazzante, ma curioso, e soprattutto sconosciuto alle altre persone presenti in sala”, e di infilare il suddetto biglietto in un certo vaso. Alcuni dei presenti facilmente non scriveranno nulla. E' il caso che qualcuno ne scriva due.
Il gioco vero e proprio funziona così.
Estraggo un biglietto, lo leggo a voce alta (a volte tralascio dei dettagli, che possono aggiungere indizi sull'identità dell'autore”. Esempio: “A sette anni ho dato fuoco al campo di grano di mio zio”.
Indico un premio per chi indovina questa identità. Ad esempio, un set di cinque cartoline usate.
Ogni partecipante a questo punto si può prenotare, ad alzata di mano, per provare a dire chi dei presenti secondo lui corrisponde al fatto letto sul biglietto. Alzare la mano e provare ad indovinare costa x (esempio 1 euro). Se uno indovina vince il premio messo in palio. Sennò, tocca ad un altro. Per aiutare si possono aggiungere indizi, o far guardare il biglietto per scoprire qualcosa dalla calligrafia.
Il gioco funziona per gruppi di 20-30 persone. Naturalmente il successo dipende anche dall'oratorio del banditore, ma è comunque divertente scoprire fatti oscuri della vita dei propri amici.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Comunque abbiamo fatto anche la versione “da tavolo”, per piccole compagnie. Ognuno scrive un paio di storie, poi si mescolano e a turno uno ne pesca una, la legge ad alta voce e ognuno scrive su un foglietto la persona a cui creda corrisponda. Dopo che si sono lette tutte le storie, ci si rivela e vince chi ne ha beccate di più.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."