non ricordo dove, forse in un numero di giocarea, ho letto a proposito degli argomenti di cui trattano i giochi. In questo articolo si parlava dei temi “political incorrect”. Si spaziava da cose schifose a temi cruenti presentati sotto una luce irrispettosa a temi scottanti. Non ricordo esattamente come fosse impostato quell’articolo ma cmq vorrei chiedere a chi ha maggiore esperienza qualche consiglio in proposito.
come valutare se un tema è eccessivo per fare un gioco?
come accingersi all’ideazione di un gioco con una tematica pesante?
vi faccio un esempio, ho in mente un gioco dove si controlla un borseggiatore e si deve rapinare la pensione di più vecchietti possibile… abbastanza irrispettoso… e ne ho in mente di sviluppare qualcosa riguardo le brigate rosse… decisamente scottante.
Puoi fare il gioco che vuoi, solo non sperare che to lo pubblichino .
Semplificazione a parte, sicuramente giochi con temi satirici, ‘adulti’, cattivi o controversi hanno certamente meno mercato. Prima di presentarlo, personalmente mi chiederei se il tema aggiunge veramente qualcosa al gioco stesso. Se la risposta è no, lo ‘ri-ambienterei’ (topi di appartamento ad esempio, senza andare lontano). Se la risposta è sì, mi farei un’altra domanda: ma che razza di gioco ho fatto se il suo punto forte è l’idea di derubare vecchiette? :blink:
Per il gioco sulle brigate rosse… non so. Sicuramente l’idea è interessante (a meno che lo affronti in maniera comica), ma la sfida è difficile, perché fa parte di un passato vicino e non ancora masticato e digerito. Anch’io avevo accarezzato l’idea di un card driven sul 1968, ma per ora ho lasciato decisamente perdere. Ma se prosegui, fammi sapere.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Non è questione di essere bigotti, è questione di copie vendute. Non è che non si pubblichino giochi con temi strani per paura del vaticano, è perché – facilmente – vendono meno.
Comunque se ti lamenti dell’italia vai in Germania, dove rischi di essere guardato male se metti una cacca in un gioco (chiedi a Mariov).
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Confermo
(anche se a Norimberga ho visto un gioco con in copertina una vacca che salta tutta allegra dentro una cacca… Forse la tendenza sta cambiando?)
Comunque sul gioco dei borseggiatori secondo me dipende molto da come è realizzato. Ovviamente deve essere umoristico, altrimenti non è proprio il caso. Però non mi sembra una tematica così pericolosa.
Invece il gioco sulle BR lo sconsiglio e personalmente non lo pubblicherei mai. Primo, perché è un tema che mi risulta particolarmente odioso e rivoltante, e secondo perché le BR furono un fenomeno italiano, mentre è buona norma affrontare sempre temi ben noti a livello internazionale, visto che il mercato è all’estero.
Non è un gioco da tavola, ma un gioco di ruolo, eppure “La mia vita col padrone” tratta di temi non propriamente sani, come la sottomissione, il disgusto di sé, la violenza psicofisica… Eppure è stato pubblicato ed ha un buon seguito, sia qui in Italia che all’estero. Alcuni giochi di ruolo Jeepform sono poi molto “duri” in quanto a tematiche…
Secondo me, poi, non credo ci possano essere troppi problemi nel presentare i giochi che dici tu (tranne, forse, quello sulle BR): voglio dire, di violenza fine a se stessa ormai se ne vede a fiocchi dovunque, sia in ambito ludico che non. Se il tuo gioco la tratta in maniera ironica o scanzonata (ma senza far capire che “rapinare una vecchietta è divertente”), penso possa poi essere un valore aggiunto.
Se miri ad un gioco da pubbliare per vendere molte copie, in effetti allora dovresti stare attento a tutto, compresa anche l’ambientazione. Se invece fai il gioco come espressione artistica (a me capita spesso) e poi lo pubblichi come forma d’arte alternativa, allora la puoi fare di tutto.
ripensando a questo topic mi chiedevo se tutto l’argomento terrorismo sia tabù. pandemic avrebbe avuto lo stesso successo se al posto del proliferare di una malattia di fosse stato il proliferare di cellule terroristiche dormienti che si attivano in determinate condizioni? sempre parlando di un cooperativo…
mi frulla ancora per la testa il gioco in cui le BR minacciano ancora il paese e sta ai giocatori fermarle
Probabilmente come argomento terrebbe se venisse sciacquato dai riferimenti politici e geografici. Se si parlasse genericamente di governi e terroristi, ma non di Bush contro Al Qaida, o di Moro e le Brigate Rosse, forse sarebbe meglio.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Guardatevi la descrizione di One more barrel della giochix… è quanto di più politicamente scorretto ci sia sul mercato (credo).
In soldoni i giocatori sono nazioni occidentali che invadono l’Iraq per la conquista del petrolio, devono stare attenti a controllare i media in modo da tenere buoni i pacifisti e non perdere troppi soldati se no i pacifisti s’inca..ano di brutto… per quanto riguarda la grafica ci sono le caricature di Silvio, Bush, Saddam etc. ma cmq basta leggere le poche righe di introduzione (al fulmicotone) sul retro della scatola per capire che la scorrettezza è ricercata…
Cambio di tendenze? Al mio gruppo è piaciuto moltissimo (anche come idea)
Ecco l’intro del gioco: Invent a reason to invade a nation rich with petroleum, make everyone believe that your actions are legitimate and done in the name of freedom and justice, make sure the media plays along by giving false information for a long time: this is the formula for becoming rich beyond your wildest dreams. Luckily, this is only a game and would never happen in real life!
Giusto per restare in temi attuali…ho appena visto il film “Agorà” (che consiglio); penso che nella nostra Italia il tema “religione” possa essere assai scottante, naturalmente è una tematica che si può affrontare a diversi livelli e con il dovuto rispetto. Un discreto boardgame a riguardo è “Credo”:
dove una religione delle origini deve affermarsi sulle altre. Un gioco di ruolo (svedese) che tratta queste tematiche, andando ben oltre (idee gnostiche e riti occulti), è “Kult”, di cui c’è anche una versione CCG:
Ho letto anche io la discussione sulla Tana, devo dire che il tema è ovviamente interessante, ma “accanirsi” in questa maniera, secondo il mio modestissimo parere, è ridicolo. A me viene in mente “leaping lemmings” della GMT, giochino carino, affrontato con humor. Per chi non lo conoscesse: l'obiettivo è di spingere i propri Lemmings verso il suicidio da una rupe, più prendi la rincorsa più fai punti. Capisco che possa disturbare….ma mi sembra eccessivo nel caso di Pamplona ad esortare di non comprare un gioco dove, secondo l'autore, si ammazzino i tori (cosa non mi sembra che sia presente nel gioco). Detto questo, vi anticipo che quella discussione mi ha fatto venir voglia di fare un gioco humoristico sulla corrida, con il tema “La rivincita del Toro”.
Capisco che possa disturbare….ma mi sembra eccessivo nel caso di Pamplona ad esortare di non comprare un gioco dove, secondo l'autore, si ammazzino i tori (cosa non mi sembra che sia presente nel gioco).
A me sembra più che altro che si ammazzino i cristiani, anche se in modo forse un po' cartoonesco. Ma se anche fosse, magari i tori si ammazzassero nei giochi da tavolo e non nelle corride! E poi secondo questa logica eliminiamo Risiko (guerra pura), gli scacchi (si ammazzano soldati, animali e perfino passanti innocenti, per non parlare dei danni all'edilizia), la dama (che incita al cannibalismo acrobatico), Magic, e volendo fare i moralisti anche Monopoly… mi sa che ne possiamo elencare ancora molti.
Cérto
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