Secondo l'introduzione di Wikipedia, “la teoria dei giochi è la scienza matematica che studia e analizza le decisioni individuali di un soggetto in situazioni di conflitto o interazione strategica con altri soggetti rivali (due o più) finalizzate al massimo guadagno di ciascun soggetto, tali per cui le decisioni di uno possono influire sui risultati conseguibili dall'altro/i e viceversa secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative tramite modelli.” Sembrerebbe, quindi, che con i giochi abbia davvero qualcosa a che fare. Secondo voi uno studio (da autodidatti) di questa disciplina potrebbe portare giovamento nella creazione di giochi?
Io ho studiato teorida dei giochi all'università , direi che per fare i “nostri” giochi è da uno a dieci utile quattro e mezzo/ cinque
Ci sono cose che ti insegna che possono essere utili per capire il “bilanciamento” di un gioco ( ad esempio cose tipo i giochi a somma zero ( o equi ) l'equilibrio di nash e altra roba ) e per robe tipo giochi in stile casinò o giochi di guerra .
Secondo me aiuta molto di più una buona conoscenza del calcolo combinatorio e delle probabilità (statistica) che non una della teoria dei giochi.
Resta il fatto che le basi della teoria dei giochi se hai una conoscenza matematica discreta (cioè non ti spaventano le matrici e i calcoli ) non sono così complicate da apprendere e conoscerle di sicuro male non fa.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Io ho studiato teorida dei giochi all'università , direi che per fare i “nostri” giochi è da uno a dieci utile quattro e mezzo/ cinque Ci sono cose che ti insegna che possono essere utili per capire il “bilanciamento” di un gioco ( ad esempio cose tipo i giochi a somma zero ( o equi ) l'equilibrio di nash e altra roba ) e per robe tipo giochi in stile casinò o giochi di guerra .
Tanto mi basta per iniziare a studiarne qualcosa. Ne ero già affascinato di mio, l'avere un pizzico di utilità per questa mia nuova passione è un ottimo incentivo!
Resta il fatto che le basi della teoria dei giochi se hai una conoscenza matematica discreta (cioè non ti spaventano le matrici e i calcoli ) non sono così complicate da apprendere e conoscerle di sicuro male non fa.
Sono laureato in fisica, quindi le mie conoscenze di algebra lineare non vanno oltre l'esamino di Geometria del primo anno… È sufficiente?
siiii vai tranquillo. non credo avrai problemi a capire le basi che ti servono.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
io ho studiato economia,. Avevo pfatto unpensierino a metterla in piano di studi, ma purtroppo avrei dovuto sostenere l'esame nell'altra sede che distava un paio d'ore di macchina. Un po' ho rimpianto di non averlo fatto.
Io ho studiato informatica, in uno degli esami ( modelli e metodi per le decisioni ) c'era una parte di teoria dei giochi. Se cerchi della letteratura in merito, rientra come argomento sia in matematica che in statistica ( prevalentemente ).
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Se cerchi della letteratura in merito, rientra come argomento sia in matematica che in statistica ( prevalentemente ).
Ho trovato un testo semi-tecnico, che forse fa più al caso mio di autodidatta, intitolato Decisori Razionali Interagenti del prof. Fioravante Patrone dell'Università di Genova. Dopo la sessione estiva leggo e vi farò sapere!
Penso sia un buon inizio, se ben ricordo il mio esame che includeva la teoria dei giochi si chiamava ” modelli e metodi per le decisioni ” ( era il 2008 )
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
L'autore, il professore barese Cosimo Cardellicchio, è un grande giocatore di giochi astratti imbattibile a Awele, Twixt e Shogi. Il libro – a dispetto del titolo un po' “da tesi di laurea” – è assolutamente godibile e scritto in un uno stile chiaro e divertente.