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5 Settembre 2012 alle 14:07 #2424ConteGoblinPartecipante
Siccome è da tempo il mio sport preferito e dopo che una discussione sul forum della Tana me l'ha fatto tornare a mente, ho iniziato a pensare a un gioco che riprenda (più o meno) gli schemi del tiro con l'arco.
Si gioca in cinque, sei, otto, chi più ne ha più ne metta.
Materiali:
per ogni colore 3 pedine (una freccia lanciata, una freccia “arrivata”, un segnapunti).
4 tabelloni (3 bersagli, 1 segnapunti)
48 carte vento
n carte “colpo fortunato” (dove n è pari al numero dei giocatori)Ciascun tabellone bersaglio rappresenta un paglione a distanza diversa. Uno a 30 metri (grande), uno a 50 (medio), uno a 70 (piccolo). Ogni tabellone è diviso in 625 caselle (25×25), al centro di ognuna delle quali c'è un segno (un +, un pallino, quant'altro). Attorno alla plancia c'è una serie di coordinate, con lo 0 al centro e numeri a crescere a destra e sinistra, fino a 12.
Le carte vento sono: 1 carta “0”, 2 carte “1”, 2 carte “2” e 1 carta “3”, per ciascuna delle otto direzioni possibili.
A ogni turno di un giocatore vengono pescate dal mazzo principale 12 carte vento. Un altro giocatore (quello alla destra di chi è di turno) procede a creare tre mazzetti da 4 carte ciascuno, posando una carta sul mazzo A, una sul mazzo B, una sul mazzo C e poi di ritorno al mazzo A (tutto questo abbastanza velocemente, diciamo una carta al secondo o anche meno) e così via. Quando i tre mazzetti sono completi, il giocatore può decidere quale bersaglio affrontare.
Se decide di tirare su quello più vicino, deve ricordare numeri e direzione del vento di uno dei mazzetti (a sua scelta) e posizionare la pedina freccia lanciata sulla casella che ritiene essere quella giusta per partire. Nel caso scelga un altro paglione dovrà sommare il vento di due mazzetti per quello a 50 metri, o di tutti e tre i mazzetti per quello a 70.Una volta piazzata la freccia scoccata, si guarderanno le carte selezionate sommando i valori di forza del vento e le direzioni, annullando ciò che si annulla, e si valuterà dove colpisce effettivamente la freccia.
Per esempio, se le carte di un singolo mazzetto sono 1destra, 2sinistra, 3alto, 0sinistra, la freccia scoccata dovrebbe essere posizionata sulla casella -1,-3 per colpire il centro esatto. Se il giocatore piazza però la freccia scoccata sulla casella -1,-1, la freccia finirà troppo bassa e non colpirà il centro.
A questo punto viene calcolato il punteggio per la freccia. Sul bersaglio vicino i valori vanno da 1 a 10, su quello medio da 6 a 15, su quello lontano da 11 a 20. La partita dura tre serie di tre frecce.Siccome le caselle sono quadrate e il bersaglio è rotondo, capita che una casella condivida due differenti zone di punteggio. Il segno al centro delle caselle indica dove arriva la freccia e, quindi, quale è l'effettivo valore. Come da regolamento, una freccia che colpisca la linea che divide due zone di punteggio assegnerà il punteggio più alto.
Le carte “colpo fortunato” funzionano da aiuto, ma sono spese e sono utilizzabili al massimo una volta per serie di 3 frecce. La carta va a sostituirne una del mazzo da 12 che formerà i tre mazzetti. Quando il giocatore che crea i mazzetti incontra la carta “colpo fortunato, il mazzetto di cui fa parte non viene ulteriormente aumentato e il giocatore può scegliere se vederne i valori o le direzioni (in base a quello che ricorda con più difficoltà). Gli altri mazzetti arriveranno comunque a 4, come sempre.
In allegato trovate l'immagine del bersaglio medio. Il bersaglio grande occupa tutto lo spazio dell'immagine, per farvi un'idea.
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You must be logged in to view attached files.5 Settembre 2012 alle 14:40 #26703CMTPartecipanteCioè per andare bene uno dovrebbe memorizzare le sequenze di carte di tre mazzi che vede così, en passant? Così di getto ho l'impressione che per lo più si finisca per l'andare di cu… ehm… fortuna ^__^;
Cérto
5 Settembre 2012 alle 15:26 #26705PaoLoPartecipanteLa sfida di simulare una gara di tiro con l'arco è dura. Con franchezza, non so se ne vale la pena. Uno sport ha una freschezza ed un'immediatezza che difficilmente può passare attraverso un gioco da tavolo… in particolare uno sport “poco narrativo” come questo.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."12 Settembre 2012 alle 01:10 #26820nanettoPartecipantePer quel che vale la mia opinione sottoscrivo: la conversione tra il tiro con l'arco e un gioco in scatola è impresa assai ardua fondamentalmente perchè non c'è gioco di squadra (tipo baseball per intenderci ) ; personalmente penso che sarebbe difficile come realizzare un gioco avvincente sul salto con l'asta. Spero di non averti infastidito col mio commento, apprezzo molto il fatto che tu ci abbia macinato su e sia riuscito anche a trovare una strategia coerente per realizzare il concept del gioco. Buon lavoro ed in bocca al lupo comunque!
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