Ciao.
Qui mi sembra il posto giusto per stimolare uno scambio di opinioni in proposito.
Trovo molto interessante l’iniziativa di http://www.arima.it sulla pubblicazione di giochi da scaricare e stampare a bassissimo prezzo (o anche gratis).
E’ una vetrina niente male, che ne pensate?
Ho saputo, chiedendo chiarimenti a loro, che accettano di pubblicare giochi sia da editori (ovviamente) che anche da autori indipendenti (dopo aver chiaramente provato la proposta).
E’ una sorta di pubblicazione in conto vendita.
A me alletta non poco l’idea di contribuire con qualcosa di mio…
…ci sto pensando.
Vostri pareri?
Rifo
P.S. Spero non sia considerato spam, in quanto non ho alcun rapporto con Arima!
Sì l’idea di Arima è buona ed anch’io avevo pensato ad un uso come quello che proponi. Bisogna vedere che tipo di prodotti prendono. Un’idea (un’idea e basta, per ora) potrebbe essere anche quella di fare un bel fascicolo pdf dei giochi del cimento e metterli a disposizione (agratis ) anche su Arima. Magari nei prossimi giorni provo a contattarli… Rifo, tu sai se dietro c’è qualcuno di conosciuto? Credo di sì, ma non ricordo chi…
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Parlando con loro, mi dicevano che una delle regole è che almeno una delle proposte giunte da un autore sia a pagamento; sono un sito commerciale, non amatoriale; quello che pubblicano deve essere un gioco “che funziona” e “che si vende”, anche se a prezzi quasi simbolici.
Non è un semplice portale che raccoglie idee, prototipi e simili.
Quindi i giochi del cimento non sarebbero in quest’ottica di interesse per loro.
Inoltre credo che vendere un gioco su un sito del genere abbia anche delle implicazioni fiscali. Ne sapete di più? E’ necessaria la partita iva o usano la ritenuta d’ acconto?
“Se non sei possessore di P.IVA, si risolve con ritenuta d’acconto
(20% esattamente come per l’IVA). In sostanza anziché fatturarmi
mi fai una ricevuta. Ricorda: tu sei l’editore, solo che anziché farlo a
tempo pieno lo fai occasionalmente… (prestazione occasionale).”
E beh!
Più in là vi dico a cosa avevo pensato.
Comunque ho parlato tempo fa con chi di dovere riguardo Arima (Ovvero gestore e webmaster, del resto sono una coppia)
e mi hanno detto che in pratica escludendo il porno e le cose decisamente offensive, ci si può pubblicare di tutto. L’editore (Arima) non si occupa di fare nessun filtro.
E l’ha ribadito + volte.
Quindi ci si può pubblicare quello che si vuole.
La cosa + importante è riuscire a comunicare dalla pagina di copertina cosa diavolo c’è nel vostro gioco.
In effetti, quello che mi hanno detto non fa una piega:
in sostanza, Arima NON è un editore, ma funge da vetrina.
Mi hanno fatto il paragone con una libreria.
Loro offrono la possibilità di mettere sui loro “scaffali” le opere degli autori o editori che vogliono appoggiarsi ad essi.
Se poi un libro è brutto, la colpa è giustamente dell’autore e/o dell’editore, ma non della libreria che lo espone!
Detto questo, è evidente che ogni autore deve fare ciò che crede per “raggiungere” i potenziali clienti.
Il “negoziante” deve solo “esporre” le opere.
Sarebbe bello, la butto li, riuscire a fare qualche cosa in gruppo di vendibile per aiutare a sostenere le spese di IDG.
La cosa è difficilmente fattibile però si potrebbe tentare…
X wallover: L’hai detto e adesso non puoi più tirarti indietro: fuori la versione di “Sex Train” !!!
(oddio, anche adattare al tema il mio Hot-Dog Race non sarebbe tanto difficile…)
Si’, sarebbe interessante un gioco IDG.
Il punto fondamentale, però, è che NON dovrebbe essere disponibile gratis da altre parti (come su IDG stesso).
Nemmeno nelle versioni “beta”.
Altrimenti, chi comprerebbe la versione su Arima, anche se a prezzo simbolico?
Domanda di marketing:
all’autore indipendente che pronone giochi conviene diffonderli gratis, a pagamento oppure un po’ gratis e un po’ a pagamento?
Io voterei la 3° ipotesi. Pareri?
Domanda economica:
Arima vende un gioco a 5 euro. Quando e quanto Arima paga l’autore?
Mi associo all’idea del gioco IDG da fare in comune, ma penso che attualmente sia abbastanza difficile da realizzare….troppe teste da mettere d’accordo. Magari si possono fare dei gruppetti di 3/4 autori e dare vita a più giochi IDG! Secondo me è più fattibile, IMHO.
Ciao,
fantavir
PS per Paolo: rispondi ogni tanto alle email che ti arrivano su paolo at inventoridigiochi punto it? Mi fai sapere in privato per il pranzo e la cena a Tarquinia?
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Domanda di marketing:
all’autore indipendente che pronone giochi conviene diffonderli gratis, a pagamento oppure un po’ gratis e un po’ a pagamento?
Io voterei la 3° ipotesi. Pareri?
Secondo me prezzo basso (tipo 2 euro) con una buona descrizione è meglio di un gioco gratuito.
> X wallover: L’hai detto e adesso non puoi più tirarti indietro: fuori la versione di \”Sex Train\” !!! (oddio, anche adattare al tema il mio Hot-Dog Race non sarebbe tanto difficile…)
X Rifo: potrebbe essere MOOOLTO pericoloso tirarsi indietro in un Sex Train!
Concordo che anche HDR si presta molto bene a versioni sadomaso
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Riguardo ad Arima: se tutti gli autori son d’accordo si potrebbero pubblicare in un unico PDF i giochi del Cimento, diventando così una fonte di finanziamento. Il fascicolo varrebbe il suo prezzo.
Walter Obert
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