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Brevemente vi illustro la mia idea ancora in fase embrionale.
Vorrei sapere se qualcuno ha giocato, o è a conoscenza di una meccanica simile:Un sistema di gioco in cui su ogni varta vi è la parte di una storia tipo “soggetto”, “predicato”, “luogo” ecc… grazie ad una serie di regole ogni giocatore può aggiungere o sostituire le carte-frase andando a creare delle storie.
Che ne pensate? E’ un’idea gia’ usata in qualche gioco che non conosco? Forse è tremendamente banale?
a-uuuu a-uuuu
Post edited by: icata, at: 2010/05/05 11:24
Post edited by: icata, at: 2010/05/05 11:25
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Ciao
Ne esistono molti.
Il capostipite è “Once Upon a Time”
http://www.boardgamegeek.com/boardgame/1234/once-upon-a-timeKarl
Qui solo Karl!
www.facebook.com/planplay.it
twitter.com/planplay
www.bgplanplay.comCiao,
oltre a quotare quello che ha detto Karl, aggiungo altri due esempi:– uno è il famoso “Si, Oscuro Signore!” dove interpreti un goblin che, al cospetto dell’Oscuro Sire, deve inventarsi una balla convincente per giustificare l’ennesima missione fallita…semplicemente eccezionale, permette di rompere pluriennali amicizie cercando di incolparsi a vicenda e raccontando le panzane più inverosimili pur di non venire puniti dall’Oscuro!;
http://www.boardgamegeek.com/boardgame/18723/aye-dark-overlord
– il capostipite ideale di questo tipo di giochi di carte “narrativi” parte dagli schemi di Propp poi successivamente modificati da Rodari, con una combinazione “persona-azione” davvero interessante (il testo di V.Propp, “Morfologia della fiaba“, Einaudi, è una lettura molto piacevole e ricca di spunti). Qui uno dei tanti siti con le carte:
http://www.rodaricentrostudiorvieto.org/site/10779/default.aspx
Saluti,
ClaudioGrazie a Claudio che ha portato un’ondata di cultura ludica trasversale nel forum
. Tra parentesi, a tutti gli autori di giochi consiglio anche lo stesso libro “Grammatica della Fantasia”, di Gianni Rodari.Comunque l’idea originale se non sbaglio era a livello più basso, cioè di cominciare costruendo frasi, prima ancora che storie. Non riesco a giudicare un gioco così, potrebbe essere qualcosa di semplicemente didattico… Ma se lo vuoi rendere un gioco vero, la prima domanda che mi farei è: quale è lo scopo dei giocatori?
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."Il sistema di gioco che ho provato è su lo stile scala 40, si parte con un numero di carte in mano e si cerca di giocarle tutte, quando non hai più carte hai vinto. Ho testato il gioco ma è pessimo, l’ho cestinato. Alla gente non interessva minimamente le storie che andava a creare costruendo le scale. Pensava solo a vincere, uno di questi giocatori mi ha detto: potresti mettere i numeri ed i segni tipo poker! ho detto tutto.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Io ho fatto un prototipo di un gioco forse simile alla tua idea di partenza….in pratica sulle carte c’erano delle parole o delle piccolissime frasi, su ogni carta c’era un punteggio ed eventualmente una stella (per indicare che la carta può essere giocata come inizio di una nuova frase, o un cerchio viola…per indicare che la carta seguente non può assolutamente avere un altro cwerchio viola. Il giocatore di mano piazza la prima carta, il secondo giocatore deve continuare la frase che dovrà avere un senso compiuto..anche se surreale e così via…se un giocatore non può continuare la frase può iniziarne una nuova (se ha la carta adatta) altrimenti deve pescare 2 carte. Quando una frase viene “chiusa” il giocatore prende i punti pari al totale dei punti sulle carte della frase…condizioni di vittoria ancora non definite…ma potrebbe essere…il primno che arriva ad un punteggio determinato, il prinmo che finisce le carte in mano ecc….
il gioco lo chiamai “Il magico mondo di Bob Bruskin”… perchè le parole nelle carte erano volutamente particolari…ecco un paio di esempi di frasi che vengono fuori durante la partita:
– Credeva di essere morto / perchè era nudo / e aveva visto / il pompiere / sopra / la suora. !!!– Bob Bruskin / si era tolto tutti i vestiti / sotto il sole/ perchè qualche anno prima / la vecchia nonnina / aveva incendiato / la sua macchina. !!
– Babbo natale / credeva di essere / una foca monaca / e cadendo dalle scale / si ricordò di aver lasciato / la macchina/ sotto il sole.
bhe…le frasi hanno un senso anche se sono assurde…ma era proprio la mia idea di base…quello che mi interessava era creare situazioni assurde e comiche
Beh ci puo’ stare, ma penso che sia un vicolo cieco un gioco del genere, alla fine i giocatori si appassionano alle meccaniche piu’ che alle frasi. Infatti la cosa migliore è sempre il buon vecchio “Un Cadavere Delizioso”.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
sì.. ma dovremmol trovare un minimo di regolamento o punteggio per i lcadavere squisiito…esistono???
che io sappia non esistono, ma si potrebbero creare.
Logicamente bisogna basarlo su un sistema di giudizio personale anonimo (un po’ come il gioco del coniglio su cui stai lavorando).Ogni volta che si scrive una delle due frasi le si scrive due volte nel proprio tacquino segreto e nel foglio di tutti.
Si apre il foglio di tutti e si legge la frase, ogni giocatore da un giudizio da 1 a 5 su ogni parte della frase, si fa una media, dopodiche’ si rendono pubblici i propri tacquini.
non so boh
(offtopic ma avete sentito la gravità delle notizie su la legge bavaglio?)
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Io con i miei amici alle medie durante l’ora di Tecnologia facevamo un giochino.
Praticamente si scriveva su un bigliettino in ordine: Chi, con chi, dove , cosa fanno e come. formando così una frase.
Scrivendo nel proprio bigliettino prima il chi e piegandolo in modo tale che non si veda cosa si è scritto e lasciando abbastanza spazio sotto per continuare la frase.
Si passa il bigliettino al giocatore a sinistra (quindi tu ricevi quello del giocatore alla tua destra) e si scrive il con chi …
si continua così fino a quando non si è finito di scrivere le varie cose richieste dalla struttura della frase.
Si aprono i vari papiri e si condividono le cose assurde che si sono scritte collettivamente.
Ovviamente quando ero piccolo eravamo particolarmente volgarotti e si citavano sempre persone conosciute.
Io mi divertivo molto a giocarci, ho ancora dei bigliettini conservati.
Spero che questo giochino ti possa aiutare per sviluppare il tuo gioco.
plunk wrote:
Io con i miei amici alle medie durante l’ora di Tecnologia facevamo un giochino.
il gioco in questione si chiama: un cadavere squisito. si parlava di fare qualcosa del genere per un gioco di carte.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
. Tra parentesi, a tutti gli autori di giochi consiglio anche lo stesso libro “Grammatica della Fantasia”, di Gianni Rodari.
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