Ciao a tutti.
Sono un inventore di giochi…o meglio, ci provo! Quindi sarebbe meglio dire che sono un inventore neofita…Beh, sarebbe ancora meglio dire che ho appena cominciato a farlo…Sono a buon punto con l’elaborazione, inisieme con un mio amico (nonchè collega nel lavoro che attualmente svolgo), di un gioco da tavolo sul genere war-game con plancia ad esagoni. Siamo già passati alla fase di “playtest”…non so se la domanda che sto per porre vada bene per questo topic in particolare, comunque la pongo lo stesso: è utile che in questa fase cominci già ha proporre l’idea a qualche casa editrice, tanto per tastare il terreno?
Dipende in che termini vuoi fare questa proposta. Cioè, se tu fossi un autore con una certa fama e/o l’idea fosse particolarmente innovativa e basterebbe quella ad interessare l’editore e/o l’editore a cui vuoi proporlo è un caro amico con cui non hai nulla da perdere e/o il gioco avrebbe senso solo se pubblicato da UNA particolare casa editrice… forse forse forse potrebbe avere senso.
Sennò, e temo che sia il vostro caso, direi che è quantomeno affrettato. Alle case editrici vanno normalmente proposti solo cose rodate e ben funzionanti… anche per non perdere la faccia.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
La nostra notorietà è bassa, sul particolarmente innovativo non lo credo. Particolare, per le indagini che ho svolto finora e per il tema che trattiamo, direi di sì. Sparo la seconda. Visto che, quanto a regole, siamo ad un buon punto -direi definitivo-, e confidando che i playtest avviati diano i riscontri più postivi (nel senso che mi aspetto e spero una buna dose di critiche e di migliorie da apportare), secondo la tua esperienza un test medio quanto puo’ durare? O meglio, il rodaggio medio prima di una qualsiasi forma di divulgazione, quanto puo’ durare? E’ un anno che ci lavoriamo sopra e non mi aspetto di interrompere i lavori prima di un bon cinue mesi. Prevengo una serie di obiezioni: “Perchè mi hai fatto la prima domanda?” Risposta:Io la intendevo più nel senso di testare se l’idea in sè è accattivante. “Perchè mi chiedi quanto dura? Il livello di rifinitura di un gioco è variabile.”
Ti ringrazio per la disponibilità!
A presto.
Io lo farei testare anche a gente che non conosci, al di fuori della città in cui abiti.
Durante l’anno in tutta Italia ci sono convention ludiche e 3 incontri in cui si provano solo prototipi (Piossasco a Gennaio, Berceto ad Aprile e Sant’Omero (TE) domani!).
Ciao
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Sì, il consiglio migliore è di farlo provare a persone che non conosci, preferibilmente esperti del tipo di gioco che stai sviluppando ma non solo.
E ricorda che una dote fondamentale di un buon autore è di saper accettare qualsiasi critica dai tuoi playtesters (fidati, arriveranno) con sorriso sulle labbra e spirito costruttivo.
Il loro lavoro è quello di trovare difetti, problemi, limature necessarie al gioco ed al regolamento. Se un playtester alla prima partita ti dice che va tutto bene… non è un buon playtester.
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