Non dimentichiamoci di VerCon, appuntamento classicissimo di fine estate! A Verona, 8-9-10 settembre, ci sarà anche un’area autoprodotti (sempre aperta anche ai prototipi) coordinata da Angelo Porazzi. Chi di voi pensa di andare? A me – anche se è difficile – non dispiacerebbe farci un salto il sabato… chi mi farebbe compagnia?
ciao
Paolo
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Non so che compagnia potrei farti, sicuramente non nel viaggio visto che partiremmo da punti opposti, ma spero di esserci anch’io, proprio sabato (sicuramente non posso ne venerdì ne domenica).
Ci sono stato solo sabato, ma sono riuscito a provare (…e acquistare…) cio’ che volevo.
– Partita ad High Voltage con un mio amico, Matteo e Mario.
Il gioco mi è piaciuto, sarà per il fatto che ho vinto (…che mi abbiano fatto vincere i PostScriptum, mmm…. )
A parte gli scherzi, come ho detto a Mariov, auguro ad HV una calda accoglienza, sono convinto che possa piacere.
Anche la veste grafica, dalla scatola alla componentistica, è sicuramente di buon impatto, attrae.
Per giocarlo bene ci vuole una buona dose di ragionamento e di colpo d’occhio, sono sicuro di non aver ancora trovato diverse mosse per massimizzare il rendimento.
Mi sono acquistato (credo) una delle prime scatole disponibili, ancora fresche di stampa.
L’unico appunto che voglio fare è che dovreste dare una tirata d’orecchie alla Carta Mundi (!!!).
Nella mia scatola, aperta a casa, ho avuto l’amara sorpresa che alcuni cartoncini fustellati non erano correttamente centrati: le tessere quindi risultano “storte” e le linee elettriche non combaciano quando accosto le varie tessere.
Dovendo tenere un pò distanti le varie tessere, non è un grosso problema di gioco, ma esteticamente stona.
– Partita a Feudo, con spiegazione di Papini in persona che finalmente ho conosciuto.
Molto bello ed elegante (il gioco), anche se qui sono arrivato miseramente ultimo.
Non mi dilungo in spiegazioni, mi limito a dire che Feudo e Siena sia per la veste grafica che per le meccaniche sono per me al top dell’autoproduzione italiana.
Ho “costretto” Papini ad uscire dalla Fiera per andare in macchina a prendere una scatola per acquistargliela.
Incredibile che non ne avesse con sè, ne di Siena ne di Feudo (come se fosse lì solo per passione e non per promozione…).
Tra l’altro è rientrato con una sola scatola, quella che mi ha dato…
– Partita a Leonardo da Vinci, con spiegazione delle regole da parte di una ragazza dello stand di GiochiUniti…
…che ci ha sbagliato diverse regole.
Effettivamente la partita non ci aveva convinto particolarmente; avendo presenti tutti gli elogi letti in giro, mi sono detto che dovevo comunque acquistarlo, forse avrei capito in seguito cosa non andava: beh, il regolamento “vero” è assai diverso, quello che abbiamo giocato era una versione all’acqua di rose.
Diverse regole, alcune fulcro del gioco, erano sbagliate.
Anche altri miei amici, che ci avevano giocato in fiera dopo la spiegazione di un’altra persona dello stand, hanno avuto la stessa esperienza.
Suggerisco di “preparare” meglio le persone dedicate a questi ruoli: se non fosse stato per “la fama” che accompagnava il gioco, dubito che l’avrei acquistato dopo quella partita dimostrativa…
– Partita a Terra Nova (questa volta con lettura di regolamento senza “aiuti” esterni…).
Interessante ed elegante gioco, m’è piacituto anche questo.
Forse c’è qualcosa che non ci ha convinto al 100% nella fase finale della partita, quando mancano una o due mosse, perchè ci ha dato la sensazione di una chiusura “strozzata”, senza un “effetto finale” (temo non riesca a spiegare la sensazione).
Comunque, piacevole.
Diciamo che ti sei perso “Levity”.
Quei pochi che lo hanno giocato hanno ancora le mascelle doloranti ed i crampi allo stomaco per le risate. :laugh:
Rob