Per chi potesse interessare: preciso e ribadisco che io ai miei giochi perdo. Non e’ modestia, ma semplicemente verita’. E capita spesso anche a quelli degli altri. Quando penso ad un gioco “serio” cerco di metterci dentro delle cose che immagino potrebbero piacere ad un giocatore: un turno non troppo lungo, scelte significative (non troppe e non poche), obiettivi immediati e a lunga scadenza, un minimo di interazione, una durata senza cali di tensione, possibilita’ di prevedere, dati da analizzare quando non e’ il proprio turno, ecc.) Ognuno di noi avrebbe qualcosa da aggiungere.
Quindi formo un ambiente di gioco di cui intuisco i lati positivi, ma ne ignoro i limiti e i difetti fino a quando non ci si gioca.
In qualche modo preparo il terreno per una battaglia che non combattero’. O meglio, cambiando paragone, cucino un piatto che difficilmente riusciro’ ad apprezzare. Chi l’ha detto che un grande chef sia anche un buongustaio?
Posso anche conoscere i principi del gioco e avvantaggiarmene in una prima partita, ma difficilmente riuscirei a vincere senza fortuna. Che ci posso fare? Con gli amici di GiocaTorino poi vincere sarebbe praticamente impossibile.
I punteggi su Spielbyweb sono esclusivamente di Tikal, che mi piace molto e conosco bene; lì posso giocare meditando a mio piacere sulla mossa da fare, cosa impossibile da fare ad un tavolo che sia popolato da esseri viventi…
E anche li ultimamente sono stato bastonato da IDGini. Con fanta e altri non ho vinto una manche alla Fiera. Paolo mi ha battuto 10 volte di fila a Genial tornando da Essen, chiedeteglielo Ed e’ un gioco dove c’e’ pure un po’ di fortuna…
Ribadisco che, quando esploro un gioco, penso di piu’ a guardarmi attorno che ad arrivare primo. Ad un altro la gloria, a me il panorama!
Paolo mi ha battuto 10 volte di fila a Genial tornando da Essen, chiedeteglielo Ed e’ un gioco dove c’e’ pure un po’ di fortuna…
Tanto che per un attimo ho dovuto guardare la scatola per assicurarmi che non fosse un gioco tuo. :laugh: Ammettilo, che stai ancora aspettando i viola…
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Uhm… Vediamo…
A Oktagrid di norma si, a In Bocca al Lupo dipende (coi bambini spesso perdo, e NON perchè li lascio vincere: è che s’inventano soluzioni creative che spesso mi spiazzano – e la cosa mi fa assai piacere).
A Oktawars vinco sempre, ma ci gioco meno che posso: è uno strategico in cui conoscere bene le varie opzioni e le loro conseguenze dà un vantaggio enorme (in poche parole: chi gioca da più tempo tende a vincere).
A AiaGaia perdo sempre, e va bene così.
Sui prototipi non mi pronuncio, anche perchè tento sempre di giocare il meno possibile e di farli provare ad altri.
Di norma: se il gioco è “tendente al diceless”, vinco. Se c’è della fortuna di mezzo, prima o poi perdo (sarò fortunato in amore, chissà…).