Sono perfettamente daccordo con Walter.
Non c’e’ bisogno di ricordare che Internet e’ utilissima a tutti per la grande audience che puo’ avere (e per la facilita’ con cui oggi si possono fare siti) ma la sua grande audience puo’ rivelarsi anche un difetto.
Nel caso dei giochi, un occhio esperto puo’ capire tutto di un gioco (nel caso di un gioco semplice) da una semplice fotografia. Il gioco di Walter rientra in questa categoria. Un occhiata e si capisce tutto al volo.
Quando si ha a che fare con prototipi questo accade spesso. Per questo molte aziende mantengono uno strettissimo riserbo sui loro progetti.
E’ vero che non stiamo parlando di miliardi (anche se auguro a Walter di avere lo strepitoso successo che si merita) ma un minimo di attenzione occorre prola su questo possibile uso scorretto di internet.
Non so se dobbiamo/possiamo votare o discutere su questo argomento.
Secondo me le foto dei prototipi non dovrebbero essere prese.
Durante le nostre riunioni ci fotografiamo fra di noi, come la foto generale giu’ nel prato, ma i prototipi sono i nostri piccoli segreti e dovrebbero essere custoditi.
Eppoi questo e’ un’altra motivazione per venire al Convivio no?
Ho trovato un minuto al lavoro per scrivere le mie impressioni su cio’ che ho provato a Berceto:
Esaland di Mapa
Il gioco si presenta bene, purtroppo deporre esagoni e metterci sopra un proprio dischetto e’ qualcosa che si e’ gia’ visto in molti giochi. Io consiglierei di rimuovere completamente le carte (spero che Mapa non mi sbrani) e di dire che i costi che si affrontano sono relativi all’acquisto degli esa che potrebbero essere propri o degli avversari. Essenziale e’ mantenere la rapidita’ del turno di ogni giocatore. Bisogna vederlo sul fine-partita.
Lochness di Walter
Dal punto di vista esteriore colpisce tantissimo (e fa bene Walter a chiedere di non mostrarne le foto). Al momento attuale le regole sono solo accennate e si e’ messa in piedi una sorta di workshop con interventi di diverse persone. Graficamente e’ troppo strafigo! S’adda da pubblica’!!!
Sushibar di Karl
Non mi sono cimentato direttamente con le bacchette ma ho assistito a una partita. L’idea e’ galattica! Mi piace un casino. Cosi’ com’e’ mi sembra gia’ buono. Io cercherei di tenerlo semplice in modo che il focus dei giocatori sia sul manovrare le bacchette piu’ che sulle regole (Paletti insegna). Cercherei di non farcirlo troppo di regole. Molto buono!
Lighthouse di Mapa
Il buon Mapa si e’ presentato dicendo che il gioco non funziona. Cosi’ abbiamo giocato inventandoci un set di regole li per li. Il risultato e’ un gioco stranamente allegro e casinista. Con buona pace delle navi a cui si spengono i fari davanti alla prua… Secondo me occorre rivedere la ripartizione dell’energia quando una nave esce (ovvero che ognuno ne riceve indietro la stessa quantita’, cosi’ chi ha speso di piu’ su una nave ha meno energia per giocarsi la successiva) e limare numeri qua e la. Promette parecchio.
Carte con le chiavi di Karl
Il nome del gioco non lo ricordo, comunque quello delle carte-chiavi per aprire le porte e affrontare i mostri. Il background e’ purtroppo strausato da un sacco di gente (me compreso) e il gioco secondo me ha meccanismi che contraddicono la struttura del gioco stesso. Secondo il buon Karl (GRAZIE del passaggio!!!!) dovrebbe scegliere se cercare di fare un gioco light e fun (semplificandolo molto) o fare un gioco pesantuccio e in questo caso cercare di dare ai giocatori vaste scelte.
Popoli degli Acchittocca
Le oliatissime meccaniche del team romano non stupiscono piu’ nessuno, sono dei grandissimi! Io faccio spesso una gran fatica nei loro giochi a comprendere l’efficacia della mossa che sto per fare rispetto al punteggio finale. Comunque non sono arrivato ultimo!! Il gioco mi sembra quasi finito. Io ci aggiungerei qualche sorpresa, qualche carta con effetti diversi dalle altre. Quando ci ho giocato io Stefano ha trovato una strategia schiacciasassi, ma so che hanno gia’ cambiato qualcosa nella partita successiva.
Difesa di Agarthi di Pierluca
Mappa esagonata? Centinaia di segnalini con almeno 3 valori? Questo gioco e’ per me!!!
Ho riflettuto bene su cosa mi e’ iaciuto e cosa non mi e’ piaciuto di questo giocone. Il dado coperto con la distribuzione dei punti non mi piaciuto: si presta a discussioni antipatiche, io cercherei una soluzione differente per gestire la microbattaglia tattica. Il sistema dei punti reclutamento invece e’ molto bello. L’unica cosa su cui Luca deve riflettere e’ che il gioco e’ fortissimissimamente ambientato e questo lo rende di difficile comprensione per chi non conosce l’ambientazione. Il gioco mi e’ piaciuto ma mi ha lasciato l’amaro in bocca il fatto che abbia una mappa enorme di cui se ne usa pochissima e che disponga di centinaia di segnalini di cui se ne usano al massimo 10.
Alla prossima convention mi siedero con Pierluca per giocarlo ancora.
Partigame della strega di ??
Io non amo i partygames. Ma mi sono divertito. In questa caccia alla strega si muore decisamente meno che in Werewolf e il gioco dispone di piu’ appigli per capire chi puo’ essere la strega. Troppo simile a Werewolf, pero’. Decisamente troppo se si sta pensando a una pubblicazione. Comunque mi e’ sembrato migliore.
Incas di MagoBaol – Paolo
Tengo per ultimo il gioco che mi e’ piaciuto di piu’. L’ho proprio apprezzato!
Elegante, abbastanza ambientato, dal giusto ritmo… proprio bello. Credo che rimanga da mettere a posto solo i meccanismi del finale, i cubetti neri dovrebbero avere la loro importanza anche se non esiste un turno successivo. Per il reso mi sembra proprio proprio ok!
Ho fatto provare anche qualcosa di mio (il gioco delle navi e quello delle carte che si girano) e ringrazio tutti quelli che mi hanno dato consigli su come risolverne i difetti. Le navi ormai e’ finito mentre l’altro ha bisogno ancora di qualche ritocco.
C’e’ un premio per il gioco piu’ bello?
In questo caso voto Incas e Sushibar!
Superciao a tutti!!!!
P.S. Rimango dell’idea che dovremmo trasferirci tutti a Berceto e vivere la!
I miei complimentonissimi per non solo le pedine
(me-ra-vi-glio-se) ma anche per la illustrazioni interne.
Purtroppo il gioco e’ assolutamente identico a Mito.
Un gioco da tavoliere (leggi scacchiera) scritto da un
altro bolognese ormai 3 o 4 anni fa e presentato alla Tenki
prima ancora che la Tenki aprisse.
A differenza della tua idea, Mito era pero’ su una mappa
esagonata e tutta l’ambientazione era fantasy.
Ovvero si usavano draghi, pegasi, unicorni…
Alcuni pezzi di Mito fanno esattamente le stesse cose
dei Pecci. Ora a Bologna Mito e’ stato molto giocato nei
club e nelle ludoteche, diciamo che e’ parecchio famoso
fra i giochi-prototipali.
Il tuo gioco e’ decisamente piu’ semplice, ma l’idea
degli animaletti buffi e’ molto piu’ intrigante e i pezzi
realizzati in questo modo, agganciandosi al successo FURIOSO
di ShearPanic alla Essen dell’anno scorso, possono essere
una idea molto brillante.
Produttivamente sara’ una gara dura. Si finisce sicuramente
in Cina. Questo non e’ un male, la Tenki sta gia’ muovendosi
(chiedere a Wallover) per la Cina e quindi anche questo problema
si puo’ risolvere.
Sulla meccanica non so che dire.
Dovrei riuscire a farci una partita.
Riesci a venire a ModCon?
Portandoti dietro il prototipo?
Saremo tutti la.
Se vuoi una discussione privata mailami a
cloquil (at) cloquil (dot) it
o telefonami allo
051-2099802
(di mattina)
Ho appena ricevuto dalla Tenki i files che gli hai mandato.
Devo ammettere che non avevo letto i post su Pecci qui su
inventoridigiochi. Poi mi chiama Pansecchi della Tenki che mi dice
*dai un occhiata a questo gioco, me l’ha inviato un autore*
Apro i file e leggo *Pecci*.
Acc… adesso mi vado a leggere tutto.
Della Tenki che ti posso dire…
Non ne sono *ufficialmente* un dipendente… ma praticamente si.
Il consiglio che ti hanno dato comunque e’ valido.
Al di la dei miei rapporti strettissimi con la Tenki, se qualcuno ha un
idea o un prototipo lo mandi alla Tenki non a me.
Sono loro che decidono, io invento e basta (a partire dalle loro richieste).
Comunque BENVENUTO nel bellissimo mondo
di quel gruppo di anime pie che cercano di far divertire
gli altri!
Anche secondo me l’articolo e’ ESTREMAMENTE interessante.
Alcune delle cose che dice sono indubbiamente vere (e forse e’ vera
anche la nostra “gioventu'”) ma e’ altresi’ indubbio che
i suoi pareri sono basati solo sui giochi che hanno avuto
modo di arrivare in America. Quindi direi che si tratta
di una “analisi corretta” basata su “informazioni incomplete”.
In ogni caso sentire un parere esterno e’ maledettamente interessante.
Credo infatti che quando pensiamo a noi stessi siamo comunque
sempre influenzati dal fatto che ci conosciamo bene. Quindi nelle
nostre informazioni includiamo elementi “spuri” che con un determinato
gioco non hanno in realta’ niente a che fare.
Seguiro’ con attenzione, queste cose mi piacciono un casino.