sono franco rossi (valle di susa)- nel periodo di natale ho inviato la mia adesione sul mini sito di IDG . Mi sono accorto oggi (in montagna non sempre ho campo) che non compaio nell'elenco degli autori iscritti. E' possibile risolvere il problema in tempo in quanto domani vorrei effettuare il versamento. grazie! L'iscrizione considerava la mia presenza per la sola domenica e-mail: effeerre-2948@libero.it
khoril, gaio giulio cesare è vissuto tra il 101 e il 44 a.c. Io sono nato a susa, a qualche km dal valico del moncenisio, al confine tra l'italia e la francia. Lo storico greco polibio scrive nelle sua principale opera, “Storie” un resoconto sulla 2^ e 3^ guerra punica in cui il cartaginese annibale scese in italia con i suoi elefanti, pare proprio dal valico del Moncenisio. Qualcun altro accenna al Gran San Bernardo. Altri al valico dell' Autaret (ingresso Valli di Lanzo). Per ragioni campanilistiche io propenderei per il valico del moncenisio, molto più seducente per la storia degli elefanti. Ma c'è tanta leggenda nei testi che cvitano la vicenda. C'è poi da considerare che Annibale visse tra il 247 e il 182 a.c., quindi con gaio giulio cesare avrebbe avuto poco a che fare, o sbaglio? Buona ricerca!
Grazie a tutti. Vorrei solo aggiungere un'ultima constatazione: nel gioco che ho creato non c'è un tempo determinato nel senso che si potrebbe giocare (quasi) all'infinito ma sta al “buon senso” dell'autore stabilire quando si deve finire (allil gioco (infatti ho “stabilito” 8 giri e stop). Tutto ciò me lo fa sentire sentire (il gioco) accettabile ma un po' riduttivo. E non credo di avere alternative più illuminanti.
grazie per i consigli sul termine di un gioco. per la carta telata, tempo addietro, io mi rifornivo presso una legatoria di grugliasco-to che però ha da tempo chiuso i battenti. Erano dei rotoloni di carta telata, di vario colore (blu, rosso, nero), di grana più o meno fine, che mi tagliava a metri. Sapevo anche il nome di quel genere di carta, ma.. ………mi pare terminasse con ” ..il” ciao effeerre
Siamo sicuri che la “convenscion” si svolga SOLTANTO nei 2 giorni indicati? Con tutti i prototipi che ci saranno in circolazione anche solo una settimana di playtest sarebbe stata alquanto riduttiva.!!! A parte gli scherzi, sarebbe sconfortante se ciascun autore non riuscisse a far provare i propri “gioielli”, considerata la quantità di prototipi in circolazione…… Domanda provocatoria: sarebbe opportuno porre un limite al numero dei propri prototipi da far provare?
Avrò soltanto la giornata di sabato per far provare i miei 2 prototipi e dare un'occhiata a quelli degli altri autori (Charlie, se ci sei batti un colpo!). ecco titoli e sintesi dei miei giochi: “2012: LA FINE DEL MONDO”: gioco di carte, caotico, caciarone, da 3/4 a 8/10 giocatori, 20-30'. Prende spunto dalla profezia dei Maya….4 tipologie di carte e un pugno abbattuto sulle carte giuste determinerà la vittoria del giocatore più veloce e… “prepotente”. “VERMINFUGA”: per bambini e famiglie: Ciascun giocatore (fino a 6 giocatori), muovendo i propri vermi su percorsi a scelta attraverso le caselle colorate del tabellone, deve cercare di conquistare, tramite delle carte colorate corrispondenti, i punti mela in cima al tabellone, sperando di evitare gli uccellacci in attesa delle proprie prede. 30-40'.
inizio OT @ magocharlie AHAH! sicuro!!! ma su quel progetto siamo molto in alto mare! cmq vediamo il da farsi!!!!!
Charlie, datti da fare con 'sta storia dei Maya! Sono curioso. Io sto già testando un gioco sull'argomento per presentarlo a ideag di gennaio. Si chiama “2012: la fine del mondo”: è un gioco di un centinaio di carte e più, si può giocare in una dozzina di giocatori, caratteristiche demenziali e confusionarie adatto per serate “caciarone” e per tutte le età. franco rossi-valsusa
sono franco rossi della Valle di Susa. Mi fa piacere che anche tu, come autore di giochi, opti per un materiale che io reputo il migliore di tutti: il legno !
Certo può essere costoso, è necessario impiegare molto più tempo per realizzare un prototipo, ma alla fine rende. Il calore del legno, con le sue venature, la possibilità di dargli il colore più appropriato verniciandolo con le proprie mani…. è’ tutto un’altra cosa.
Un paio d’anni fa ho voluto cimentarmi anch’io con la materia legnosa e ho creato un prototipo (“Habemus papam”” presentato a IDEAG di qualche edizione fa) con tanto di tavoliere pieghevole (cernierine, vitine) e relative pedine. Tutto fatto in maniera “artigianale”. Anche i dadi li creo artigianalmente, dando di lima e carta vetro per smussare gli angoli (poi ci appiccico sopra le facce del dado personalizzate al computer.
Certo la grafica del computer ha un’altra qualità, ma, vuoi mettere ?
Sono d’accordo con Rifo: non facciamone una nicchia. Anche un incontro tra autori può avvicinare maggiormente al mondo ludico i
cosiddetti “barbari”.
Approfitto anch’io per ringraziare l’Organizzazione, le Associazioni (GT, Giochinvalle, Terre selvagge, treemme,…) e i Giocatori che hanno permesso lo svolgimento di questa Con.
….e grazie dei molti consigli per il mio prototipo (la battaglia delle chiuse), soprattutto a Massimo, Miro, i “rubianini” e il trio di Giochinvalle. franco rossi