ciao scusa il ritardo della risposta. Ti ringrazio sei stato molto gentile. Comunque si preferisco muovermi all'estero. Ora guardo il link del preziosissimo BGG. Inoltre hai anche riferimenti per agenzie (che non sia Studiogiochi) possibilmente straniere che riforniscano puzzle per il cartaceo ai quotidiani? Grazie ugualmente
Ti ringrazio ma a me serviva sapere la corrispondenza tra gioco fisico e app. Se faccio una ricerca di tutte le app dei giochi da tavolo posso anche impazzire.
Quindi:
Se qualcuno di voi, possessore di un gioco da tavolo, si fosse scaricato anche l'app e mi comunicasse il nome di questo gioco mi farebbe un piacere se poi mi scrivesse anche quante copie sono state vendute nel reale mi farebbe un grossissimo piacere.
Scusate mi sono accorto solo ora che avevo ricevuto qualche risposta Ringrazio in ritardo ma ringrazio. Le risposte mi arrivano su un account che non controllo molto spesso (ora per esempio devo smazzarmi 1500 mail ). Comunque spero solo che sia facile far causa agli stranieri perchè se non dovesse mantenere fede al contratto son dolori e da quello che ha stabilito di darmi i casi sono 3: 1) Diventa il gioco dell'anno e viviamo felici e contenti per i prossimi 10 anni. 2) La figura dell'avvocato è una figura principe in questo ludoscenario e non sono il tipo che molla l'osso tanto facilmente (e se lo mollo momentaneamente c'è un suo perchè). 3) Il mio produttore sa a priori che far causa in Francia è un casino…..e allora sono dolori…
Ho scelto il male minore comunque sia meno si dipende dagli altri meglio si vive.
Non voglio entrare nel merito delle motivazioni fornite da Sacchi come rifiuto alla pubblicazione del tuo gioco.
Però a questo punto come ti porresti se Sacchi (o un altro editore) declinasse la pubblicazione motivando semplicemente “Il gioco non mi piace”?
Sbaglierebbe atteggiamento. Se il fine ultimo è il fatturato (e non facciamo gli ipocriti venendomi a dire che non è vero perchè è dall'inizio del thread che insistete sul concetto “gioco che tira” “gioco che non tira” gli astratti non “tirano” i giochi di società “tirano”) prima di rispondere dovrebbe guardare i numeri che un gioco ha alle spalle sia che siano tanti o pochi e poi decidere. Comunque il suo parere non conta nulla come il mio o il tuo l'unico parere che conta è quello della massa dei giocatori….ci deve giocare lui o lo deve vendere? Se dicesse “secondo me non va” è un discorso ma “non mi piace” è un altro. Quindi se dicesse i numeri che mi hai presentato sono troppo bassi avrebbe un senso ma “mi piace o non mi piace” lo può dire ad un prototipo ma non ad un gioco edito.
Comunque se dicesse che non gli piace mi troverebbe d'accordo con lui …perchè come ho scritto e stra-scritto Splits non mi piace molto ma la sua variante Spl-eats invece si (non so se sia stata pubblicata tale variante o no ma il nome comunque so che non è stato preso in considerazione benché geniale (variante dove oltre a dividere si mangia)).
Se ci fai caso Mariov è uno dei pochi editori che interviene nel sito esprimendo liberamente il punto di vista “a volte scomodo” di chi sta dall'altro lato della barricata…lo si dovrebbe considerare una risorsa preziosa per le discussioni…qui non credo che stai tenendo conto di questo…
Io considero una risorsa preziosa quando una Ravensburger valuta e giustifica a ragion veduta il motivo del suo rifiuto, quando le motivazioni sono solo delle arrampicate sui vetri (o così è finchè non si interviene raffinando il rifiuto) non le considero delle risorsa….io la penso così….poi vedete voi….
Sinceramente, il solo modo di porti di fronte ad un editore giustifica già ogni rifiuto che potresti ricevere.
Ma sai quelli che si inventano scuse non credo che mi siano molto utili
Non solo. Visto che credi così ciecamente nel tuo gioco, ti consiglio vivamente la strada dell'autoproduzione (cosa che mi sembra tu stia già valutando, giacché parli di business plan).
Ricadiamo nell'errore. Io non credo ciecamente nel mio gioco anzi ho anche scritto che non mi piace neanche più di tanto (più di così) io credo ciecamente ai dati numerici e quando scrivo dati numerici non intendo dati numerici esorbitanti ma solo dati numerici diversi da zero ossia il numero che ogni prototipo è in grado di offrire.
Detto questo, accetto suggerimenti per rinominare in altro modo questo thread, il cui titolo è al momento fuorviante.
Il thread ha preso una direzione non prevista comunque il mio interesse a conoscere i dati degli autori editi rimane sempre vivo…quindi chi volesse… Se proprio vuoi cambiargli titolo chiamalo pure “Rapporto tra autori ed editori italiani e francesi = Accanimento terapeutico”
Infine Mario ha parlato di “problemi distributivi” e sotto questo cappello ci possono stare tantissime possibilità e non deve rendere conto di certo ad ogni inventore che si presenta alla sua porta i particolari di questi problemi.
La Ravensburger al suo no ha dato delle valide giustificazioni che ho condiviso lui ha solo dato l'impressione di nascondersi malamente dietro ad un dito. Se a voi va bene così buon per voi a me no.
Si accetta e si passa ad altro senza recriminare o risollevare l'argomento, lo trovo più dignitoso.
Come imposto la mia vita credo siano affari miei OK ? Comunque hai ragione più vado avanti e più trovo sempre molto umiliante confrontarmi con le aziende italiane….o meglio con la serietà delle aziende italiane (e francesi).
Francesco
p.s. a proposito se quando scrivevi la parola “eccezzioni” l'editor ti sottolineava la parola con una linea seghettata rossa non era perché mancava la parola ma perché era grammaticalmente scorretta
I giochi da tavolo sono una nicchia del mercato dei giochi. I giochi astratti sono una nicchia del mercato dei giochi da tavolo. Ma in più: I giochi astratti da 2-2 giocatori sono una nicchia del mercato dei giochi astratti.
e i puzzle meccanici la nicchia della nicchia della nicchia…chissà quanto se lo sarà sentito dire Rubik… Non è il mio caso ma chissà quanta imprenditori si sono mangiati le mani…nel mio piccolo Rose & Poison hanno dato un calcio ad un ordine di 60'000 copie e quindi a centinaia di migliaia di euro e un ritorno pubblicitario a livello nazionale…per chiudere i battenti dopo poco….
Le case astrattare vedono sempre più di buon occhio giochi astratti per più giocatori.
Falso Splits è un gioco che può essere giocato in più giocatori e questa soluzione (nonostante l'avessi fatta presente) non è neanche stata presa in considerazione.
Gli editori questo lo sanno e ci pensano su un bel po' prima di mettere in cantiere un altro astratto da due.
Sarà ma quando mi elencano i difetti questo aspetto non mi è mai stato evidenziato.
Facciamo finta che non esistano gli Scacchi e che tu un bel giorno nel 2012, con tutto il tuo curriculum di esperienze te li inventi. Mario (o chi per lui) te li pubblicherebbe? NO! E lo sai perché? Perché gli scacchi nel mercato di oggi non farebbero presa per mille motivi 1 – troppe regole 2 – troppi pezzi diversi 3 – astratto 4 – è solo per due giocatori ecc ecc…
Quindi per te per il punto 3 nessun produttore ha mai pubblicato un un astratto? Mi tocco se ci sono…. La Gigamic ha costruito un piccolo impero sugli astratti. La Gigamic ci credeva evidentemente Mario no. Dove è arrivata la Gigamic lo vediamo tutti ora vediamo dove arriverà Mario….
Comunque ti sei dimenticato il punto 5 il più importante
5) Il suo fatturato è in grossissimo calo 5.1) Nelle fiere serie di giochi gli scacchi non li vedi o li vedi solo negli stand di aziende “vecchie” che fanno rappresentanza offrendo qualità del materiale a scapito della qualità di gioco.
Eppure gli Scacchi per me restano il gioco perfetto e li giocano in tanti no? Allora perché nessuno ci investirebbe dei soldi?
Perchè non sono una novità e a parte gli irriducibili nessuno si avvicinerebbe ad uno stand di scacchi.
Ai tornei di scacchi vedresti solo gente che ci sa giocare e non gente che li ha imparati la mattina precedente.
Non per fare l'autoreferenziale ma vedere la fiera di Cannes alle 18.30 completamente vuota (e lo stand di Abalone chiuso da decine di minuti) e vedere il tavolo del mio produttore pieno di gente fa il suo effetto soprattutto se si vedono giocatori di 10 anni o meno che portano gli amici. E non perchè Splits è un gioco stupendo ma solo perchè Splits è un gioco nuovo.
Tu ce li investiresti dei soldi sugli scacchi (o sulla dama) nel 2012 se non fossero ancora stati inventati?
I titoli greci sono più sicuri.
Ma se rispondi di sì, allora ti stai facendo offuscare il giudizio imprenditoriale dalla tua passione per gli astratti (un genere che piacerà a te, e a un sacco di altre persone… ma non siete abbastanza per fare mercato a meno di coalizzarvi tutti all'acquisto di un singolo gioco).
Se mi domandi questo allora non mi conosci sufficientemente bene. Comunque qualcuno sugli astratti ci investe e non credo sia un pazzo.
Un astratto tipo i miei (tipo Oxxo e non Splits) lo puoi giocare sull'autobus/metro/pizzeria/… richiede pochi minuti di apprendimento, pochi per giocare e pochi per migliorare le proprie strategie. Per gli aleatori non so se accadrebbe lo stesso.
Gli astratti (strutturati bene) a differenza degli altri permettono un miglioramento veloce che fanno ingurgitare una partita dopo l'altra.
Se gli aleatori offrono una edonista ed effimera soddisfazione gli astratti offrono una soddisfazione massima poichè dettata dall'intelligenza e dalla piena consapevolezza.
Con un Risiko il predominio è territoriale con un astratto il predominio è mentale.
Questo vale per i giocatori e di conseguenza per i produttori.
Un astratto non si gioca più quando non c'è più niente da scoprire, un aleatorio non si gioca più quando passa di moda.
I rapporti tra editori e distributori sono frutto di vari aspetti contrattuali e non. La sparo ma più per fornirti un'ipotesi plausibile che altro: magari Mario ha un buon rapporto e di fiducia con il suo attuale distributore che non “vuole tradire” per un gioco del quale non è convinto.
Già ma a me è stato scritto che c'erano problemi distributivi e null'altro.
Come dicevo ho sparato la prima che mi veniva in mente ma probabilmente ce ne potrebbero esserne molte altre più veritiere e plausibili e non mi fermerei a considerare come ipotesi vera esclusivamente quella:”non mi vuole dire la verità, è un falso problema”.
Vediamo….
Sul concetto di autore frustrato condivido appieno infatti spero di infilarmi il più velocemente possibile in realtà dove il migliore ha la possibilità di emergere sugli altri ma sono solo i giocatori a deciderlo e non altri per loro.
capisci che tra le righe si legge che ti reputi il migliore? magari non è voluto… ma l'inconscio gioca brutti scherzi ;p
Cercare di infilarsi in ambienti meritocartici è considerarsi il migliore? Comunque non rinnego di certo una mia vena competitiva. Siamo in competizione anche con noi stessi quando si tratta di sviluppare un gioco invece che un altro perchè consideriamo un gioco più meritevole di un altro. Di sicuro sono convinto di quello che faccio sia in positivo che in negativo. Sono il primo a sviluppare un'idea che ritengo meritevole ma sono anche il primo a cestinare un gioco se questi ha meccanismi farraginosi. E sono anche il primo a dire che un astratto non mio è geniale o pessimo. Quando un gioco è migliore del mio lo ammetto ma anche il contrario. Certe forme di ipocrisia non mi appartengono. Comunque quella frase l'avevo scritta in un contesto “imprenditoriale”a proposito del fatto che vorrei dipendere da meno entità possibili e rendermi il più possibile autonomo proprio per evitare diffidenze e frustrazioni nel caso considerassi meritevole un gioco che invece viene ignorato…tutto qua…
Tutti i dati che hai elencato ti abbiamo già fatto notare che non hanno alcuna valenza per indicare la commerciabilità del tuo prodotto.
Allora come ho scritto toglieremo la domanda “giro d'affari annuo?” dai vari business plan (che in genere viene chiesta a chi vuole richiedere finanziamenti europei e che di certo (per ragioni economiche) non viene affidata ad agenzie). Come ho scritto se non ha senso stimare un giro di vendite annue con prodotti simili tra loro figuriamoci con prodotti innovativi che non hanno eguali sul mercato.
Non avevo mai sentito parlare di nessuno dei tuoi giochi (ma premetto che non mi piacciono gli
Non lo metto in dubbio Oxxo (che in Germania si chiamava proprio col nome italiano di “Forma o Colore”) è stato editato per 1/4 d'ora dalla Hiku Spiele GmbH di Bonn e poi rieditato dalla Farotoys (o Faro) più famosa per i giocattoli che per i giochi. In veste di Oxxo è stato distribuito solo in Russia (dove gli amici compagni hanno cambiato titolo ed eliminato il mio nome e cognome) e in Italia in pochissimi negozi (probabilmente gli stessi che vendevano giocattoli Faro), mentre la Germania Oxxo non l'ha neanche vista di striscio.
però ho cercato di documentarmi. A quel punto ho gettato la spugna, ma capirai bene che persino qui in Germania un gioco che si trova forse solo in negozi di scacchi non ha esattamente un bacino utenza “popolare” diciamo (anche se sicuramente il target è quello giusto) e quindi molto probabilmente le stime di vendita che ti danno sono corrette.
Cioè, in effetti mi unisco anche io al coro del “Ma 'sta discussione a che serve”? Ora come ora mi sembra solo il mezzo per permettere ad un autore un po' frustrato e MOLTO pieno di se di lamentarsi, e come tale noto che sta funzionando. Ma per il resto la sua utilità (relativa al motivo per cui l'hai creata) è quantomeno labile, non credi?
Molto pieno di me? Guarda che a me Splits non piace neanche più di tanto. Elencherei anche i difetti ma desidero siano le persone interessate a trovarli coi play test e non servire tutto su un piatto d'argento per giunta non richiesto. Mentre la variante invece mi piace molto di più ma non so neanche se sia stata presa in considerazione o no…pensa te….
Il problema è che quando mi si dice che ci sarebbero problemi di distribuzione se permettete io prendo questa osservazione come una falso problema, dato che il gioco è ben distribuito in almeno due nazioni, e non mi sembra poco. Quindi questo rifiuto sbrigativo a mio avviso nasconde altre motivazioni ben distanti dal reale concetto di distribuzione. Dopo di che (già che ci sono) elenco tutti i dati di fatto che caratterizzano Splits mettendo in condizione le persone di “svuotare il sacco”. Ogni tanto un po' di sana onestà intellettuale fa bene a tutti almeno non si spreca tempo entrambi.
Sul concetto di autore frustrato condivido appieno infatti spero di infilarmi il più velocemente possibile in realtà dove il migliore ha la possibilità di emergere sugli altri ma sono solo i giocatori a deciderlo e non altri per loro.
Se per te è essere pieni di sè se si desidera ricevere le vere motivazioni di un rifiuto allora si sono pieno di me.
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