Ciao, per il gioco che ho ideato vorrei creare un prototipo più professionale, devo fornire un file per la stampa su cartoncino ad una tipografia ma per l'impaginazione delle varie tesserine mi serve un programma che mi consenta di impostare le dimensioni del foglio, in questo caso mi serverebbe un 32X45 cm, e mi sarebbe molto utile poter impostare una griglia sul foglio, che nel mio caso dovrebbe formare quadretti 4X4 cm. Sapete consigliarmi un programma grafico free adeguato che possa andare bene in ambiente Windows?
Grazie
Ciao, tutti i programmi di grafica dovrebbero permetterti di fare quello che chiedi. Io uso GIMP (https://www.gimp.org) che credo sia il migliore. Crei un nuovo documento scegliendo le misure in millimetri, poi vai sul menu “Immagine” e scegli “Configura griglia” impostando le misure della griglia. Quindi, per visualizzare la griglia sul foglio, vai nel menu “Visualizza” e scegli “Griglia”. A presto e buon lavoro Francesco
Aggiornamento sulle iscrizioni. Per il SABATO abbiamo già il tutto esaurito. Per la DOMENICA restano 5 posti disponibili. Le iscrizioni terminano mercoledì 12, se siete interessati a partecipare affrettatevi!
Ciao a tutti, volevo complimentarmi per l'organizzazione e ringraziarvi per la bella giornata passata da voi. Alla prossima! Francesco
Ciao a tutti, mi hanno gentilmente segnalato questo: Guida al gioco da tavolo moderno – dalle origini agli anni Ottanta di Roberto Chiavini http://www.odoya.it/index.php?main_page=product_book_info&products_id=997 per quanto a dispetto del titolo sembri più orientato al wargame e al libro-gioco.
Ciao, oltre a shutterstock e analoghi, tra i più completi (ma sempre a pagamento) è https://it.pngtree.com. Qualcosa free c'è su pixabay ma non offre più di tanto come disegno e grafica png, più come foto. Di repository free obiettivamente non ne conosco… non sarebbe male Un sistema sarebbe anche filtrare con Google immagini, ma certo non è il massimo…
Ciao, l'idea di base sarebbe quella di rendere combinabili e scombinabili alcuni pezzi tra loro, secondo alcune regole definite, insieme a quella di un setting iniziale a configurazione strategica variabile (senza alea). Che tu sappia esiste già qualcosa di simile? (Se non chiaro posso entrare più nel merito o postare in futuro il regolamento, appena l'avrò scritto in modo pienamente comprensibile a terzi)
Ciao, così come dici, potrebbe anche essere originale, ma non mi pare tu possa usare proprio gli stessi pezzi… quindi io ti consiglio se puoi di staccarti dal concetto “variante degli scacchi” e farlo il più slegato possibile, anche come gameplay e obiettivi. Più te ne distacchi, meglio è…
Ciao, non ho giochi su Tabletopia e cerco di capire anch'io… In teoria si presume che l'articolo che citi si riferisca alla possibilità da parte di Tabletopia di utilizzare il prototipo digitale che vai a costruire (quello che loro chiamano “workshop contribution”) all'interno della loro piattaforma, quindi p. es. promuoverlo direttamente sul portale o pubblicizzarlo via email, ecc… Ovviamente che il gioco sia tuo o meno, per farlo devi dimostrare di averne il diritto, se sei l'autore tanto meglio. Nelle Faq che trovi sul loro sito, c'è una sezione dedicata ai game designers: https://help.tabletopia.com/knowledge-base/faq-for-game-creators/. Nella sezione “Business & Legal” si fa espressamente richiesta per ottenere i diritti citati per poter ospitare un gioco sulla loro piattaforma. Si specifica anche lì il concetto di “non-esclusivo” e poi di “revocabile”. Quindi si presume che si possano “ritirare” i giochi i cui diritti vengono successivamente “girati” ad altre realtà editoriali… Però Tabletopia si riserva di non avere grane nel caso di accordi e utilizzi o vendite avvenuti durante il periodo di utilizzo della piattaforma, anche perchè giustamente chi ha comprato o scaricato il gioco (per esempio se era in vendita) non si può pretendere che lo restituisca o lo paghi nuovamente… Questo però, dalle faq, si capisce avviene solo quando il gioco è in modalità pubblica (“public mode”). Spero di aver chiarito un po' meglio la questione… Francesco
Ciao a tutti!Insieme a un amico creammo una variante degli scacchi. Secondo voi potrebbe risultare pubblicabile in qualche modo?Suppongo non esista un copyright o diritto di esclusiva sugli scacchi, e se una variante rendesse il gameplay quasi totalmente diverso, soprattutto da un punto di vista strategico? Stavo pensando anche di distribuirla gratuitamente; mi pareva che anni fa esistessero dei concorsi per la creazione di varianti eterodosse scacchistiche, ne sapete qualcosa?
[cut] A quel punto, i pirati rivelano la propria X e ogni tesoro che si trova sotto la X raggiunta viene recuperato. Ognuno dei pirati fa punti in base al proprio obiettivo segreto, e il punteggio maggiore decreta il vincitore. Se sotto la X non c'è niente… beh, è stato bello ma hanno perso tutti (e sono anche un po' scemi, ma non diciamoglielo).
Intrigante mi pare, ma non ho capito bene la questione punteggio finale: se la mia X non viene raggiunta dal tracciato, faccio punti comunque con la carta obiettivo (e non conta che il tesoro non sia quello “giusto”). Ma se così fosse, la casualità di realizzare un certo obiettivo è grande, in quanto non posso sapere (se non minimamente) le carte che un certo tesoro (non il mio) nasconde.
Ciao Marco, è stata una vera sorpresa vedere questo tuo gioco a Ideag domenica. Alcuni giorni fa ti stavo già rispondendo qui, ma poi, per mia distrazione, ho rinviato. Averti conosciuto di persona e scoprire che abbiamo così tanti interessi in comune è stato davvero bello! Per quanto riguarda il tuo gioco astratto, come ti dicevo, rispetto al feedback di quell'editore, potrebbe anche essere un discorso giusto. I giochi astratti non hanno quel mercato che potrebbe avere un gioco tradizionale, a meno che non “spacchi” davvero, mi vengono in mente per esempio Abalone oppure Quoridor. Come ti ho già detto a Parma, il tuo gioco con quella scacchiera e soprattutto con quelle tessere “domino” mi ricorda molto Geniale (di un certo Knizia) il quale forse, dopo esser passato da un astratto puro, tipo il tuo, ha cambiato approccio virando su un gioco diverso, con elementi più “board”, e l'ha reso meno astratto, per quanto possibile… In fondo oggi è sempre più così anche nell'editoria tradizionale. Per esempio pubblicare un e-book su un sito di selfpublishing, dove l'autore mantiene i diritti di proprietà intellettuale, e qualora si avesse successo, e hai tot rece positive ecc… puoi avere possibilità per un discorso commerciale con un editore (una cosa del genere è avvenuta con “50 sfumature di grigio”). Anche se a quel punto l'editore ha un ruolo direi diverso, e certo non si può dire che non sia discutibile prendere un prodotto che comunque si sa già che funziona, per quanto lo si possa sempre migliorare… Nel tuo caso poi, dove hai già un programma così forte e anche un'interfaccia già pronta, non dovrebbe esserti difficile fare un'app o inserirlo in un portale tipo Tabletopia (vedi ad esempio: https://tabletopia.com/games/reversi) e poi chiaramente promuoverlo attraverso social e community. Spero potremo rivederci presto, e fare anche una partita magari! Francesco
@folkwine il fattore dell’uguaglianza di genere è un problema risolvibile solo in un modo con le carte francesi: la disparità delle figure non permette un’alternanza equa fra maschio e femmina, per questo ho deciso di ridisegnare tutte le figure con donne, dividendo J, K, Q in categorie (J=donne che fanno sport; K=donne nella musica; Q=donne studiose) e i semi dividerli per regioni etnico culturali (cuori=donne orientale, mattoni=donne europee ecc). Naturalmente, ho deciso anche di cambiare i nomi delle figure maschili in Jane e Kate, ponendo legittimamente a questo punto Queen sopra le altre. @bubulce per i motivi indicati sopra, ho evitato di inserire carte gender per altre due questioni: per non invadere altri campi delicati e, soprattutto, per la difficoltà di disegno di una figura di questo tipo (dragqueen?) @frankdimat la mia tesi è incentrata su un restyling grafico unito a un’applicazione digitale. Intorno a questi ho costruito una tesi scritta. Parto dalla storia della donna, riprendo i movimenti femministi, per poi arrivare a parlare di una società ancora troppo stereotipata e maschilista, nonostante i grandi passi in avanti fatti nel corso degli anni. Ne è la prova il mondo dei bambini in primis, proprio nei loro approcci, nella loro educazione e nei giochi. Come esempio, prendo le carte da gioco francesi perchè comuni a tutti, grandi e piccoli: ma con queste non voglio e non sarei mai in grado di cambiare l’attuale visione del mondo, voglio soltanto realizzare un tributo alla figura femminile, ritraendola mentre svolge hobby, lavori o sogni, nei vari contesti etnici (es. il K di fiori è una ragazza araba col velo che suona la batteria). Nell’applicazione vorrei inserire il nuovo mazzo e reinventare alcuni giochi, oltre a proporne uno completamente nuovo; mi piacerebbe che fosse incentrato sulle regine e magari si potessero usare tutte le carte, compresi i jolly. Vi chiedo ancora scusa per la mia risposta così posticipata, spero che possiate continuare a aiutarmi. Questa tesi deve rendere visibile alla commissione la mia capacità di usare programmi e creare applicazioni, non è certamente un qualcosa di meramente sociologico. P.s. @frankdimat sono toscana e nella mia realtà, nei circoli ARCI dove si gioca a carte, spesso gli anziani pongono la donna sotto il fante
Ciao, scusa ma ti seguo ancora meno di prima. Lasciamo perdere l'assunto che data la “disparità delle figure” la conseguenza è un mazzo di tutte figure femminili… che ok per te diventa “un tributo alle donne”. Ma cosa vuol dire a questo punto, con un mazzo con sole figure femminili, con il Jack che diventa Jane e il King che diventa Kate, porre “legittimamente la Queen sopra le altre?”. Legittimamente rispetto a cosa? Per via del nome “Queen”? A questo punto cambia il nome alla Queen che diventa… boh, ma che nomi femminili inziano per Q? Non so, potresti anche fare un'altra lettera, tanto a che serve tenere le tre lettere classiche? Ma soprattutto a che serve ripeto invertire il K con la Q in un mazzo con sole figure femminili? A questa stregua preferisco (oddio, “preferisco” è una parola grossa) il mazzo di Queenrules, dove con l'inversione netta tra Q e K si realizza l'attacco al ruolo maschile con un'azione tipicamente femminista (sic). Ad ogni modo, anche prendendo per buono questo tuo mazzo, col quale avresti forse fatto meglio a confrontarti prima sul problema del “che gioco farne?”, ora proprio non saprei. Se hai letto la mia idea nel mio primo post, capirai che a mio avviso solo descrivendo un minimo di “storia” si riesce a creare un background che giustifichi l'azione grafica e la possibilità di invertire i classici rapporti di forza. A questo punto qualsiasi gioco va bene, come avviene per qualsiasi altro mazzo con la grafica personalizzata (come quello dell'estate scorsa dedicato a Tex Willer, per il suo settantennale), e qui a te basterà solo spiegare che la carta più forte e la Q perchè, come tu stessa scrivi, la Queen sta legittimamente sopra le altre (donne)… In bocca al lupo
PS: se dalle tue parti prendono la donna col fante, forse non stanno usando le carte francesi…
Appena ho iniziato il progetto, cercando su internet ho trovato anche questo progetto. Avevo però in mente qualcosa di diverso, il restyling grafico e un nuovo gioco. Queenrules propone soltanto di cambiare l’ordine delle carte, il che mi sembra un po’ limitato
Se vuoi mantenere l'uso delle carte classico, non sarebbe meglio creare un gioco dove J,Q e K abbiano invece tutti lo stesso “valore”? Personalmente svilupperei un gioco con questa idea più che seguire quella proposta da Queenrules.
Questo, e inoltre valuterei di cogliere l'occasione per trasformare il Jack da carta maschile in carta gender neutral, così come va di moda.
Ciao, condivido tutto… a proposito del progetto Queenrules, di cui per carità non voglio approfondire (ridicolo il video dove gli adulti non sanno spiegare il perchè il K prende sulla Q. Tra l'altro, invertendo i due valori, che spiegazione vi sarebbe? Non sarebbe anche peggiore? E perchè allora non chiedersi perchè quando la Q prende a sua volta sul Jack? Perchè anche questo avviene )) Comunque… non ho capito come intenderesti il tuo restyling delle carte. Prima dici che lo hai reinventato “con figure femminili”, poi però dici che se ponessi una figura femminile al posto del Jack “ci sarebbe stata comunque minoranza maschile”… Quindi si deduce che per te è meglio una donna sola al comando che due donne sotto il comando di un uomo… mah Rimanendo sul “problema” Q vs. K, mi chiedo come farei io un restyling di un mazzo di carte francesi se volessi rendere “intuitivo” il fatto che è la donna la carta più forte… Il punto è che un normale mazzo di carte francesi rappresenta pur sempre una sorta di “ambientazione” per poter giocare senza troppi distinguo. La convenzione è che il Re è più forte della Q, la quale è più forte del Fante ecc… Se si usasse lo stesso mazzo e se si volesse giocare ai soliti giochi, ma per qualche ragione femminista o non so cosa vorremmo far prendere il K dalla Q, allora dovremmo chiaramente scriverlo sul regolamento. Così fanno sul sito Queenrules, dove si riscrive la gerarchia tra le carte dei classici giochi. Tu stessa scrivi che è un punto di vista limitato. Ma anche senza restyling grafici ci sono già giochi con le carte dove i valori tra le figure sono almeno uguali, come nel BlackJack o nel Setteemezzo. A questo proposito, mi viene in mente il ruolo (nelle carte napoletane) del re di Denari (la cosiddetta “matta”) nel Setteemezzo. Per fare un gioco dove la forza della Q sia più intuitivo (e non una mera o dubbia inversione), dovresti dargli… un ruolo. Per esempio la Q è “la strega”, oppure “la fata”, oppure ancora “la pazza”. Spiegazione… la strega “inganna” il Re. Quindi vince lei. Amen. Allargando al Jack, ovviamente il Re batte il jack. Quasi quasi creo una circolarità, e faccio che il Jack uccide la strega… Rafforziamo con una piccola filastrocca “La Strega inganna il Re, il re condanna il Cavaliere, il Cavaliere scanna la Strega”. Per un semplice gioco per bambini puoi riciclare il gioco “Straccia camicia” o “Crepa core” (https://it.wikipedia.org/wiki/Straccia_camicia). Distribuisci un equo numero di carte, le carte sono tenute da ciascun giocatore in un suo mazzetto da cui al suo turno giocherà sempre la prima. Quando un giocatore gioca un 1 o un 2 o un 3 diventa temporaneamente padrone di tutte le carte giocate, ma il giocatore successivo deve prima giocare quel numero di carte. Se esce una figura tra quest'ultime diventa lui padrone, e tocca al giocatore successivo giocare le carte aggiuntive. Se escono figure in queste fasi ci si regola come dicevo prima, secondo la circolarità Q –> K –> J –> Q. Nel caso se hai dubbi chiedi pure. Buon lavoro e in bocca al lupo Francesco
Ciao, bel lavoro, complimenti… mi sembra che hai ottenuto il gioco che ti eri prefissato, con una meccanica semplice che richiama elementi tradizionali, ma non banale. Avanti così Francesco
Salve a tutti, scusatemi se ho sbagliato sezione, ho provato a fare una ricerca nel forum ma non ho trovato questa informazione (a parte un post dove però si parlava soprattutto dei gadget per il gioco, più che la confezione). [cut]
Sapete per favore indirizzarmi? E richiedo scusa se la sezione è sbagliata o se non ho beccato il post già aperto (come immagino che sia, in un forum dove si inventano giochi). Grazie.
Ciao, hai provato a cercare aziende che si occupano di packaging alimentare o farmaceutico? Un buon punto di partenza potrebbe essere questo: https://www.infopackaging.it/ In alcuni casi potrebbero studiare confezionamenti personalizzati, per esempio questa: http://www.scatolificiobottacin.com/ E' un'idea, ovviamente i costi e le quantità non saranno mai indifferenti… A presto
– abituato come ero a usare blender per fare le partite di prova mi sembra che sia mooooolto piu' adatto (e vabbe'…), visto che costa solo 9 €credo di averle spese bene per ora.
Ciao, molto bello… Ma dov'è che l'hai trovato a 9 Euro? Su Steam lo vendono a 19.90 Dollari… Un'altra cosa: mi pare che Sketchup di Google salvi in formato .obj Non è più semplice di Blender per queste necessità? Cmq complimenti
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