Mi ha colpito lo sviare del topic da Verona a giochi su Romeo & Giulietta perchè il mio primo gioco che ho ideato è stato proprio un gioco di carte dal titolo “Capuleti & Montecchi”, purtroppo poi non ho avuto modo di poterlo sviluppare e evolvere molto perchè era un gioco da 6 a 12 giocatori e veniva difficile andarlo a testare… ma a quanto pare non è un'ambientazione così originale come pensavo che fosse
benvenuti, ho avuto modo di ascoltare l'intervento fatto da uno-di-voi-non-so-preciso-chi durante la global game jam di catania, mi è piaciuto molto sia la presentazione del vostro gioco (anche se ancora mi manca l'occasione di provarlo) sia la presentazione delle vostre esperienze nel lancio di un gioco nel mondo del mercato. Vi auguro buona fortuna e buon lavoro^^
Evviva ho vinto, posso sboroneggiare anche io che sto vincendo diversi cimenti in brevi periodi XDXDXD Grazie son contento di aver preso parte a questo cimento che è stato molto carino e mi ha allettato parecchio l'idea di creare un gioco che potesse in qualche modo rievocare gli elementi presenti nel film. Son contento che almeno Marquito ha partecipato con me a questo cimento, davvero un peccato che ci siano stati pochi partecipanti speravo ce ne fossero di più.
riguardo il mio gioco; Apprezzo tantissimo gli spunti dati da CMT, considero che il regolamento l'ho sviluppato in poco tempo per via di impegni ho preferito dedicarmici solo due giorni e non andarlo a revisionare attentamente. Purtroppo il gioco ha un deficit nella quantità di materiale troppo vasto che non so come potrebbe essere moderata senza andare a intaccare la funzionalità del gioco, il combattimento si articola in poche funzioni che però avvengono “simultaneamente”, Il regolamento purtroppo richiede una revisione tosta lascio comunque il pdf per dare un occhiata e avere altri giudizi e suggerimenti
Per il prossimo cimento io non so al momento che fare e vedendo che alcuni avevano già qualche idea sottomano, sono disposto, se ancora interessati, a farlo organizzare a quest'altri
benvenuto! non sono un professionista (nel senso che come professione al momento sono studente), ma mi piace molto avere a che fare con giochi da tavolo (e videogiochi) e se mi è possibile sarei ben lieto di poter collaborare con voi. Attenderò le vostre richieste ed intanto vi auguro buona fortuna per la vostra casa!
una domanda o la sai o non la sai, a culo, non c'è abilità. Poi rifletto: “ma se queste trasmissioni vengono trasmesse… vuol dire che qualcuno le guarda… anzi, vuol dire che un sacco di gente le guarda…” e mi deprimo.
[…]
Non si potrebbe fare un gioco in cui i 20 minuti “altamente televisivi” di ragionamento ad alta voce fossero rivolti a capire qual è la scelta tattica migliore, anziché a capire se una domanda la sai o no (perché a quelle domande quasi mai si risponde col ragionamento: o la sai o non la sai. Se dite che è ragionamento quello richiesto lì, allora siamo messi male!)?
Premessa che l'unico che ogni tanto seguo è l'eredità perchè mi piace affrontare la prova della ghigliottina, è un rompicapo divertente al pari delle parole crociate a mio avviso.
Secondo il mio punto di vista può essere pure tutto un bluff nei confronti dello spettatore, ma ciò che a loro conta è quello di avere audience ciò che a noi conta è quello di essere intrattenuti, magari si può credere che stiano molto a riflettere per il timore dell'essere al centro della scena, timidezza o paura di fare papere o semplicemente paura di perdere il bottino accumulato. è vero che ci sono programmi totalmente basati sulla fortuna e probabilmente sono quelli che fanno più audience dato che la gente comune piace l'idea di vincere con metodi facili (di fatti i giochi natalizi che fanno tutti sono le tombole e giochi con meccaniche semplici e basati sulla fortuna).
CVEM è un programma a quiz e quindi non lo reputo a fortuna, è vero che le cose le sai o non le sai ma partecipi non perchè ti basi sulla fortuna ma sulla quantità di conoscenza appresa. Spesso si può arrivare alla risposta pur non conoscendola per altre conoscenze e quindi tramite deduzione. Poi son d'accordo con te che dici sarà finzione ma c'è chi lo guarda perchè gli piace mettersi nei panni da concorrente e provare lui stesso le sfide proposte.
dal parer mio sarebbe interessante avere o creare una sorta di vademecum per questa fase di test, che io trovo ancora ostica del delineare come effettuarla, che dia un procedimento strutturato di cosa prendere in analisi e come ottenere i risultati richiesti.
Concordo con Iz quando dice che non si tratta di giocarlo ma di “leggere il codice”, lo vedo più uno strumento per provare le dinamiche vedere se ci sono i cosidetti deadlock (punti morti), vedere se i metodi o il materiale inserito sia realmente utile allo scopo del gioco o sia un surplus che appesantisce solamente. Ringrazio per il consiglio di schematizzare le scelte degli pseudo-giocatori catalogandoli in strategie di gioco, valutando anche il giocatore imprevedibile (quello che sceglie a caso) e andare a cadere nelle situazioni critiche del gioco.
Se conoscete qualche articolo in riguardo me lo potreste suggerire, riconosco di avere un deficit nello sviluppo di questa fase :S
Condivido tantissimo quello detto da Massimiliano, anche io ho vissuto meravigliosamente questa esperienza della Jam! Ho avuto modo di lavorare su un “cimento” per un gioco da tavolo, e ho avuto modo di lavorare in squadra per produrre un prodotto ludico anche se poi il fine è stato (almeno per me) l'apprendimento di effettuare un lavoro all'interno di un team conosciuto in quell'occasione. Sono stati giorni ricchi di spunti, di esperienze, di collaborazione (alla fine capitava di suggerire aiutare pure membri di altri gruppi e essere aiutati a nostra volta), di avere un ambiente di lavoro divertente perchè bastava scendere al piano inferiore e i cosplay con le musiche i giochi le esibizioni e la cucina giappomessicamericana (boh c'era un pò di tutto ) rallegrava tutta l'aria!
Un'esperienza che rifarei con tanto piacere e entusiasmo, di interesse sopratutto per chi ha creatività ludica da voler mettere 'in gioco'!
dunque inizio ringraziando i 3 concorrenti per la loro partecipazione, avete fatto sì che questo cimento prendesse spunto ho letto con piacere tutti e 3 i regolamenti e posto qui sotto le mie impressioni:
L'archivista (Littlee) Il gioco è ambientato su una libreria da ordinare, come? impilando mattoncini di libri uno su l'altro, la meccanica ricorda la torre di dadi ma vengono aggiunti degli ostacoli al gioco per renderlo moooolto più “hardcore” (l'obbligo di una mano dietro la schiena, l'affidamento al gioco di squadra e l'inserimento di ostacoli fisici nel gioco), il gioco (almeno dal mio punto di vista) si adatta a un target di persone che puntano molto sui riflessi, sull'abilità manuale e sul tenere i nervi saldi sopratutto se hai quasi finito la torre e il tuo compagno più sprovveduto o impacciato la fa crollare . Vedo due aspetti negativi a mio giudizio: Un aspetto che gioca molto contro il mio giudizio è come sottolineato dall'autore la necessità di sedersi distanti dal tavolo di gioco, (cito: “Ogni giocatore deve rimanere ad almeno mezzo metro dal tavolo, per evitare che scrolloni e vibrazioni facciano cadere la propria pila o quell'avversaria.”) secondo me è un aspetto che rende scomodo il giocatore e sono del parere che un giocatore non debba essere messo a affrontare il gioco sopratutto vista la mole di nervi che richiede il gioco in sè L'altro aspetto è che per quel che ho visto manca la possibilità di scelta da parte dei giocatori (requisito 4), in quanto letto che le prove stesse sono scelte per tiro di dado o per un sistema di pesca e gioca.
Affinity (Fantavir) In primis devo rivolgere le congratulazioni per il modo di esprimersi di quest'uomo il gioco si riesce a leggere velocemente e in maniera chiara e comprensibile e gli esempi dati sono più che esaustivi. Il titolo racchiude in sè lo stesso scopo del gioco, di fatto è un party game a quiz, lo definirei l'alter ego del taboo dove le parole (o meglio dire frasi in questo caso) proibite sono invece date dalla capacità di scelta del giocatore nel decidere cosa sia più opportuno per dare l'input alla propria squadra prima delle altre. Caratteristica che mi ha colpito al pari è che il gioco c'è e prende a provarlo solo nel leggerlo, ha l'essenza del gioco di squadra e richiede poco materiale. Purtroppo bisogna tener conto di un aspetto a mio avviso importante, il gioco non prevede un sistema di gestione delle risposte per cui penso che giocandolo si crea la cosidetta caciara che non permette di stabilire in maniera semplice e oggettiva chi ha fatto per prima il punto della manche.
Torre di pizza (CMT) Credo che CMT sia stato in una pizzeria americana prima di partorire questo gioco che dal mio punto di vista ne fa vedere di tutti i colori almeno per quel che riguarda l'ambientazione. Scopo del gioco è sfornare una pizza, ma non certo una margherita o una biancaneve, ma la pizza che accompagneresti volentieri durante il pasto con uno jagermaister Il sistema di gioco prevede delle scelte dettate dal tipo di ingrediente che serve ma anche da come ci si muove nel tabellone di gioco per agevolare la squadra o aggravare sulle altre. L'aspetto che mi è piaciuto di più sono le prove che non si basano su un'unica tipologia ma lasciano lo spazio che serve a ogni categoria di giocatore (dall'abile giocoliere, al signore dei quiz). Il materiale usato è vastissimo dal mio punto di vista e probabilmente ci si perde nel settarlo ma ci sta tutto considerandone l'uso fatto e l'ambientazione arricchisce molto la struttura del gioco dandone un aspetto buffo e divertente.
Dichiaro il vincitore di questo cimento CMT con l'indignazione dei pizzaioli che considerano la “Margherita” come “Signora delle Pizze”
Grazie per l'interesse e per gli accorgimenti da te fatti che mi tornano molto utili! Giusta osservazione per il discorso della riproduzione, in realtà il gioco dovrebbe incentrare il giocatore nel rimpicciolimento dell'area di gioco e la riproduzione potrebbe essere uno strumento per diminuire il distacco tra i due giocatori, devo valutare in un playtest cosa accade in sua assenza.. Il bracconiere resta nella casella in cui viene posizionata e si sposta solamente quando viene richiamato l'evento, toglie sempre un pezzo, ma sarà il giocatore del corrispettivo colore a scegliere quale (quindi quando gli resta solo il proprio colore o se lo sposta con l'evento o rimanendo lì comincerà a togliere i “farfugli” del proprio colore).
L'evento predatore ha la funzione di prendere accorgimenti sul piazzamento nella mappa per cui chi è piazzato nelle aree più protette (centrali) della mappa ha maggiore rischio di essere attaccato, così da non favorire il gioco per una scelta di piazzamento iniziale. in ogni caso su questa parte voglio ancora studiarci sopra (mi urgono play-test)
Vado a migliorare il paragrafo obiettivi! ^^
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