concordo sull’importanza di conoscere molti giochi ma faccio un appunto sulla spasmodica ricerca di originalità:
FOTTETEVENE (scusate il francese ) !!!!
un buon gioco non deve essere originale, non deve sfoggiare meccaniche inedite !
un buon gioco deve divertire, deve far desiderare, terminata una partita, di cominciarne una nuova.
oggi tutti sono alla ricerca dell’originalità come se da essa dipendesse il divertimento e non ci si rende conto che questi due parametri sono scollegati e assolutamente indipendenti l’uno dall’altro.
tira il dado, muovi il segnalino e pesca la carta … quanti giochi si basano su questa meccanica? eppure questi giochi vendono e divertono in alcuni casi (vedi monopoli) da decenni. Personalmente ritengo che l’importante sia non copiare spudoratamente ma accettare che le meccaniche valide siano limitate.
pressochè illimitati invece sono (e qui entra la bravura di un Ideatore di Giochi) le possibili varianti e ibridazioni tra queste meccaniche e le loro applicazioni con le moltitudini di ambientazioni.
in fondo se pensiamo alla letteratura le lettere sono solo 21 e le frasi di senso compiuto limitate, così pure gli archetipi letterari o gli argomenti trattabili … aveva ragione chi disse (era Eco?) che dopo la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea tutto quel che c’era da dire era stato detto … eppure ancora oggi si continuano a scrivere libri e, soprattutto, si continua a leggerli.