Magnetic Rose non è il solo fumetto che tratta di recupero di “Debris” (rifiuti spaziali). C’è anche l’eccellente serie Planetes ambientata nella sola atmosfera solare.
Si, con rinnovabile intendevo quello. Puoi usare i rifiuti come risorsa finita o con locazioni che ne producono di continuo.
Conosco PlanetEs, ma ho segnalato la serie tv perchè da quel punto di vista è più articolato rispetto al, seppur eccellente, fumetto. L’idea delle zone di produzione a continue è ottima, anche perchè permette che nel gioco appaiono delle zone fisse e che i giocatori lanciano l'”arrembaggio”, come facevano durantela corsa all’oro (Gold Rush). Però inserendo questa possibilità, mi chiedo quale potrebbe esser la controindicazione nell’usare le carte a plancia come piano di gioco…
Se posso dire la mia… Sarebbe il caso di realizzare prima un progetto più articolato (anche con un preventivo di realizzazione) e poi proporlo al ministero o a qualche ente, perchè la possibilità di creare un gioco dalla grafica accattivamente e che informi anche su certe tematiche, senza per forza essere didascalico è una occasione da non perdere.
Linx wrote:Concordo con Stef (e Paolo): bella l’ambientazione (anche non ce la vedo gente che “combatte” per dei rifiuti, per quanto proficui) ma ci vedo meglio un gioco con tabellone.
Beh, considera già ora che si fanno le guerre di Mafia e Camorra per la gestione dei rifiuti. Se “la munnezza è ‘o tesoro” già ora immaginati in una ambientazione spaziale dove l’estrazione mineraria è diventata così costosa che il riciclo delle materie prime è fondamentale per costruire o riparare stazioni spaziali o navi. Diventerebbe un business così profiquo che si ammazzerebbero tra di loro per avere metalli da riciclare e considera che i “protagonisti” del gioco sono dei freelance, dei “padroncini”, che andrebbero a recuperare i rottami nei sistemi periferici, più isolati o più pericolosi. Quando un rottame da riciclare vale così tanto, capirai che sono interessati tutti e recuperarne, anche i pirati spaziali. Alla fin fine è esattamente quello che sta succedendo con il cosidetto “Oro Rosso”, ovvero il rame.
Principalmente ho preso spunto da un film, un fumetto e una serie animata.
Film -> Darkstar di John Carpenter
Fumetto -> “Magnetic Rose” di Katsuhiro Otomo
PlanetEs -> Serie tv sugli spazzini spaziali.
Pensa che già ora abbiamo questo problema con la cintura di rottami spaziali (satelliti e razzi propulsivi) che circondano la Terra in orbita.
Linx wrote:Mi piacerebbe poi capire se intendi i rifiuti come “risorsa a termine” o come “risorsa rinnovabile”
Risorsa a termine: intendi come il petrolio?
Risorsa rinnovabile: Come la luce solare?
Beh, secondo me l’ambientazione va benissimo. Ora devi “solo” metterti a lavorare sulle meccaniche.
Fare un card game può effettivamente essere limitante, valuta tu se è il caso di considerare una plancia. Giochi come Dying Lights ci hanno insegnato che plance di carte non funzionano granchè…
Effettivamente non ne ho giocati molti, quindi magari mi manca quel po’ di esperienza che mi permetterebbe di capire per bene quali sono pro e contro della cosa. Il motivo per cui ho pensato ad una plancia e per permettere ai giocatori stessi di creare la mappa di gioco e che dietro ogni quadrante ci possa essere qualcosa (equipaggiamento per la nave da recuperare, rottami con cui riempire la stiva, un pozzo gravitazionale (che scatena una serie di eventi random) oppure i pirati spaziali). Quali possono essere le controindicazioni? Le uniche mi vengono in mente, proprio per la mia poca esperienza con i giochi a plance, dalle regole di gioco che possono essere anche fin tropo complicate.
E comunque puoi inserire un elemento casuale anche con una bella mappa componibile (magari a esagoni).
(Paolo, hai visto la mia mail?)
Una mappa che si compone alla Zombie? Che altir giochi hanno la mappa esagonale componibile?
A dire il vero ho già in mente alcune regole, ma il motivo per cui l’ho scelto come gioco di carte è sia perchè amico i giochi di carte, ma mi piaceva che il piano di gioco venisse costruito dai giocatori stessi. A dire il vero c’è anche un terzo motivo, se la “mappa spaziale” del gioco viene costruito a random con delle carte (per spiegarlo mi viene in mente il piano di Zombie) si aggiunge una funzione random che secondo me rende il gioco più interessante.
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