Ciao CMT e grazie per le tue considerazione. Più rifletto più vedo il gioco come semi-cooperatico quindi, come dici tu nel gioco “i giocatori possano entrambi perdere (se i bambini si svegliano) ma uno solo può vincere (ottenendo il suo risultato)“.
Mi piace molto l'idea che hai esposto. Mettere in contrasto gli obiettivi dei due genitori è sicuramente funzionale al tutto. All'inizio volevo fare solo un gioco di carte, però man mano che il progetto va avanti a me sembra sempre più necessaria una piccola plancia per lo i vari status e per la casa nella quale agiscono i genitori. Mi era venuta anche l'idea di rendere la forma della casa “random”, fatta cioè da esagoni che compongono la casa in modo sempre diverso così da rendere la situazione di gioco mai ripetitiva. Come ti sembra questa idea?
Grazie mille Chainer e Folwine per aver apprezzato la mia idea: è un grande incoraggiamento per me.
Chainer ha ben riassunto la descrizione tecnica del gioco. “è un cooperativo per due persone contro il gioco stesso, in cui il controllo dello status dei figli è propedeutico alla vittoria“. Come dicevo vorrei (ma ancora non ho capito come fare) lasciare la possibilità ai giocatori di giocare in modo pienamente cooperativo (quindi i giocatori vincono se i bambini non si svegliano) oppure in modo Cooperativo/competitivo (il giocatore vince se i bambini non si svegliano e se batte anche l'avversario).
ALLARGAMENTO A 3-4 GIOCATORI. L'inserimento di altre figure familiari, in modo particolare altri figli (magari più grandi), mi sembra che snaturi un po il senso del gioco considerato come “cosa riusciamo a fare quando i bimbi dormono”. Magari in 3 o 4 potremmo dare a 1 o 2 giocatori la funzione di contrasto rispetto agli obietti di vittoria di papà e mamma in modo che il gioco diventi due contro 1 o contro 2 e non più un cooperativo totale.
Chainer e Folkwine avete poi centrato il problema: non ho scritto il flusso-meccanismo di gioco perché proprio non ce l'ho in mente. Le azioni dei personaggi dovrebbero regolarsi tutto tramite carte senza un piazzamento spaziale nella “casa”. Non immagino un gioco nel quali cubi colorati si spostano ma invece immagino uno scambio continuo di carte con eventi che hanno un valore ad es: destabilizzazione (il rischio di fare rumore) un valore litigio (quanto l'azione intrapresa da un giocatore fa arrabbiare l'altro giocatore). etc.. in questo senso sarebbe bello introdurre oltre allo status dormi/veglia anche lo status “incazzatura” del tipo che se tale status arriva sopra il 7 per compiere ogni azione è necessario tirare un dado contro il valore di autocontrollo di papa e mamma per vedere se parte il litigio etc…
Anche la costruzione dei caratteri di papà e mamma (da fare sulla falsariga di quella dei bebè) potrebbero essere cose che influenzano tutte le reazioni agli eventi.
Quindi, riassumendo, vedo delle meccaniche di lancio del dado e meccaniche di pesca carte. Questo è quanto ho pensato dopo aver letto le vostre due stimolanti risposte. Grazie.
Per voi e per tutti gli amici del forum: cosa pensate del gioco e di questi piccoli sviluppi?
Levin
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