Linx

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  • #24470
    Linx
    Partecipante

    Probabilmente metteremo un cordone di sicurezza attorno al loro tavolo, giusto per avvisare gli ignari  :-)
    L'ultima loro dichiarazione è stata: “Colpiremo il sistema al cuore”

    Allora ci sarebbe da chiedersi se il cuore siamo noi o gli editori…

    Il fatto che parli di un tavolo fa intuire che si propongano come autori. Interessante.

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #24449
    Linx
    Partecipante

    Un mio amico potrebbe essere interessato a scambiare la versione base italiana di Thunderstone con quella inglese.

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    (da Flushed Away)

    #24447
    Linx
    Partecipante

    Di base mi incuriosiscono Tuckson City e Space Outpost, più che altro perchè sono ambientazioni a cui ho pensato anche io più volte senza portarle troppo avanti (…) e mi piacerebbe che qualcun'altro ne abbia tirato fuori qualcosa di interessante.

    Io più che altro proporrò:
    la versione plancettata di Successione, deckbuilding di ambientazione medievale dove si possono giocare carte nei mazzi altrui per ordire intrighi e bisogna tenere a bada l'insoddisfazione popolare che cresce con un utilizzo intensivo delle proprie risorse.

    Flipstone: un gestionale family (per quanto possa io concepire tale genere) preistorico dove famigliole vestite in leopardato cercano di campare e prosperare (magari facendo scoperte epocali tipo il fuoco e la ruota) affidandosi alla divinazione tramite lancio di ossicine per prevedere le variazioni del tempo, le natalità e  la buona caccia. Interessanti meccaniche di base con scelte profonde ma di semplice applicazione e un'impatto grafico vivacissimo, con tanto di fiume che cresce allagando terreni circostanti.

    Porterò poi Lalonde, gioco di colonizzazione spaziale ispirato alla saga dell'Alba della notte di H.P. Hamilton concepito e sviluppato quando i boardgames di fantascienza non se li filava nessuno e pertanto messo dolorosamente nel cassetto giusto per farlo provare a Pozzi e a chi ne è incuriosito.
    Mi dava soddisfazione come gioco “da intera serata” e l'ho perso per strada quando ho tentato una virata per renderlo “a punti” cannando nell'inserire un paio di elementi nuovi (mi dispiace Tanis per quella partita). Ora dovrò capire da dove ripartire per questo nuovo test. Anche perchè ha ancora elementi interessanti, non è caduto nell'obsolescenza anche dopo anni.

    Bello che vengano quelli del pulzillo. Chissà che scoprano che ci sono idee  migliori nei prototipi che nei giochi editi. Sarebbe bello anche si presentassero anche come autori, così al contempo capirebbero le problematiche che stanno dietro alla creazione dei giochi e che sviluppassero un minimo di sensibilità verso chi comunque ce l'ha messa tutta per fare del suo meglio.
    IDEAG poi ha bisogno di tester che parlino senza peli sulla lingua.

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    (da Flushed Away)

    #23982
    Linx
    Partecipante

    Giusto per fare da contraltare dirò che è uno dei giochi di Paolo che mi è piaciuto di meno: troppo bruciacervello per quello che poi sarà il risultato della partita.
    Ciò nonostante è meglio di molti giochi insulsi che ci sono sul mercato, pulito e originale il giusto nelle meccaniche e azzeccato come tempistiche.
    Semplicemente quasi ogni altro gioco di Paolo che ho provato mi è piaciuto più di quello. E parlo di una marea di prototipi, non di pochi giochi editi.

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    (da Flushed Away)

    #23870
    Linx
    Partecipante

    Pavido Roberto :-)
    Dai, dai, continua a criticarci invece!

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    (da Flushed Away)

    #23845
    Linx
    Partecipante

    Noto solo che in genere i giocatori e autori esperti tendono ad indirizzarsi verso giochi complessi, tralasciando quelli destinati ad un pubblico più vasto.

    Non credo. Semplicemente non si PARLA di giochi leggeri. E non si CHIEDE INFORMAZIONI su giochi leggeri.
    I giochi leggeri li prendi in mano in negozio, leggi le 10 righe sul retro della scatola e decidi se investire quei pochi euro (di solito). E' quando devi decidere come investire dalle 40 alle 99 euro che è il caso di informarsi bene. E lì serve informarsi.

    Io poi sono il primo che consiglia:
    1) di non fare l'autore di giochi che tanto non è remunerativo;
    2) nel caso proprio volessi di mettervi a fare un gioco leggero, possibilmente per famiglie: è più facile da calibrare, ci si perde meno tempo e se la scommessa va in porto si vende di più

    Io sono anche il primo che non segue queste regole. Perchè?
    Perchè se faccio un gioco lo faccio in primis perchè IO ho voglia di giocare un gioco simile, che sul mercato non c'è e sono disposto a perderci del tempo con la speranza di, almeno, divertirmi nel farlo (fin quando i playtester non mi mandano a remare).

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    #23842
    Linx
    Partecipante

    Tutte le volte che ho comprato giochi “per la Moemi e il Mattia”, Fantavir,  sono stati soldi buttati: loro vogliono giocare QUELLO CHE GIOCO IO. Ovviamente da me adeguatamente seguiti.
    Considerato che i giochi che recensisco prima li ho comprati, visto che nessuno me li regala, e che non compro giochi che sò che non giocherei più di una volta è molto difficile troverai mai una MIA recensione di giochi per bambini…
    Ma tu non vuoi una MIA recensione di giochi leggeri o astratti vero? ;-)

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    (da Flushed Away)

    #23177
    Linx
    Partecipante

    Complimenti Fanta! E' una storia veramente incredibile!

    Trovo ottima l'idea di dare queste pillole di fiducia in home. Veder pubblicato un gioco è molto più che “ottenere un contratto”. Se così non fosse non varrebbe tutti i nostri sforzi…

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    #21943
    Linx
    Partecipante

    Io ricordo “Vasco da Gama” su carta da pane e pennarello nero.

    Se domenica fossi stato alla mini ideaG avresti visto un nuovo proto di Paolo con la stessa sputata grafica minimale di quel Vasco de Gama e una soddisfazione di gioco credo anche molto migliore del primo Enrico il Navigatore.

    Fare una grafica decente e il più possibile comprensibile è comunque una forma di rispetto verso coloro che il tuo gioco lo provano, rischiando la loro serata con qualcosa di non perfettamente funzionante (in genere) piuttosto che giocare uno delle decine di giochi inediti che tengono in armadio.

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    #21993
    Linx
    Partecipante

    A me viene da rispondere con sicurezza:
    “No, è solo quello che è uscito prima”: perchè il migliore allora sarebbe Carcassonne Hunters & Gatherers che, ai vantaggi che dici tu, somma una più immediata leggibilità del gioco (contare animali e tigri è più facile che cercare di capire quante città chiuse ci saranno alla fine del gioco), lo stimolo della “misteriosa tessera bonus” che dà quel pizzico di brivido in più e una gestione più soddisfacente delle strade con la trasformazione in tratti di fiume e laghi con pesci.
    A livello di qualità io lo trovo una spanna sopra.
    Il fatto che non sia mai stato espanso (evitando una congestione di nuove tessere che aumentano la quantità di tessere rendendo il gioco ancora più imprevedibile) è un valore aggiunto.

    Comunque concordo con le restanti argomentazioni di Pozzi. Non per niente continuo a rigiocare Carcassonne (Hunters & Gatheres) anche anni e anni dopo senza mai stancarmi. A casa con moglie e figli e online su yucata.
    Anche io mi sono ritrovato più volte mentalmente a voler tessere le lodi di quel gioco.

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    #20438
    Linx
    Partecipante

    Ma vah! Il pesce d'aprile è la presenza di Rincewind in IDG!
    Si sà che ormai non scrive più niente :-D

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    #20437
    Linx
    Partecipante

    Noi ci siamo.
    Laura già sta pensando se è più comodo il solito pentolone di ragù o direttamente teglie di pasta da scaldare al forno.
    Improbabile riuscire a partire il venerdì sera. Già tener chiusa al sabato la tipografia è un sacrificio. Arriveremo nella mattinata del sabato. Il quando dipende dal traffico. E stavolta non sarà quello del ponte del primo maggio…

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    #18007
    Linx
    Partecipante

    Io credo tu ti sbagli, parlando dello Scappellum come un fattore negativo. Io credo sia solamente una caratteristica del gioco.
    I giochi con una forte dose di Scappellum, ad esempio, sono molto apprezzate negli Stati Uniti dove, si sà, tutto viene fatto grande, case comprese, e si ha un sacco di posto dove archiviare le cose.
    I giochi con un alto fattore di Scappellum vengono fortemente apprezzati dagli studenti con un sacco di tempo libero (cioè quelli con una bassa vita sociale). Purtroppo gli studenti attuali sono attratti sempre più dai videogiochi e il fattore Scappellum viene sempre meno apprezzato. Motivo per cui, anche alla Fantasy Flight, hanno ridotto i tempi di gioco di almeno un'ora e mezza in ogni rifacimento (ma senza diminuire la grandezza della scatola! Gli Stati Uniti rimangono un posto dove le cose si fanno in grande o non si fanno).

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    #18006
    Linx
    Partecipante

    Io di solito quando concepisco un gioco certo di simulare, per quanto blandamente, un certo tipo di processo esistente.
    Quindi la mia base di partenza è la selezione degli elementi base che lo compongono, cercando di accorparne il più possibile. Poi noto le relazioni fra gli elementi base individuati. Quindi costituisco un motore che le faccia girare nel modo più originale possibile senza snaturarle dalle loro valenze base.
    In genere mi viene un gioco già finito a cui, tendenzialmente, tolgo più che aggiungere.
    Trovo molto stimolante togliere. Soprattutto perchè nel farlo, in genere, trovo dei meccanismi originali che AGGIUNGONO spessore al gioco.
    Aggiungere elementi invece mi piace poco. Se gli elementi già non c'erano vuol dire che sono fuori dalle relazioni fra gli elementi di cui ho parlato prima, di solito. E si sente.
    Quando aggiungo lo faccio con “pacchi” di elementi base+relazioni+nuovi meccanismi d'interazione. E di solito è meglio non lo faccia. E' come andare a vendere un gioco già espanso.

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    #17621
    Linx
    Partecipante

    Appunto perchè ha dei problemi,  cercavo qualcuno con cui discuterne e vedere come risolverli, ma se tu quando arrivi al tavolo mi dici per prima cosa : QUESTO GIOCO NON LO COMPREREI MAI PERCHE LE ASTE CIECHE MI FANNO SCHIFO, non credo che puoi aiutarmi (anzi);

    Ho passato 20 minuti al tuo tavolo a discutere su COSA non va nella tua APPLICAZIONE del meccanismo delle aste cieche (senza risultato credo). Il fatto che quelle meccaniche non mi piacciano non vuol dire che non sappia giudicarle. E le aste cieche non sono l'unica cosa che non va nel tuo gioco. Ti consiglio di concentrarti sugli altri tuoi prototipi. E lo dico per farti un piacere, sapendo che questa affermazione mi costerà il tuo odio.

    Mi scuso però per il mio carattere. Il mio pessimismo cosmico mi porta a cercare di infrangere le illusioni mie e altrui. Così oltre a vivere male io magari rendo pure tristi gli altri. E ciò mi torna pure contro perchè sono molto empatico e soffro per la sofferenza altrui.

    Oppure potrebbe essere che l'ultima illusione su me stesso che non sono stato in grado di spezzare sia sul fatto di credere di capirne di giochi…

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    (da Flushed Away)

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