Ricordo Biff's Tower nel 2010, se non sbaglio ha sfiorato la finalissima del premio Archimede per una manciata di decimi di voto. Ci sarai al prossimo Ideag di Torino?
Ci sto pensando, sono un po' frenato dalla distanza
come era organizzato l'evento?
L'organizzazione era la seguente:
inizio venerdi 21 alle 15:00 – fine domenica 23 alle 15:00 – location Monastero di Sant'Antonio, ultimo piano con accesso privato (anche se non lo abbiamo mai usato)
Ognuno ha avuto a disposizione una camera doppia con bagno e c'erano due sale comuni dove poter playtestare i giochi (ne abbiamo usato solo una)
Per mangiare, abbiamo stretto una convenzione con il ristorante Charlot che è sito a pochi metri dal monastero (con 15 euro, primo secondo, 2 contorni, acqua, vino, dolce di De Riso, e caffè)
Per chi ha pernottato sono stati chiesti 15 euro di partecipazione, per chi è rimasto solo il giorno di sabato, senza dormire, ne sono stati chiesti 10
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
E' filato tutto liscio, ho trascorso alcuni giorni piacevoli in buona compagnia. Abbiamo avuto a disposizione un piano intero con sovrabbondanza di stanze da letto, due sale e un terrazzone (tetto del monastero) Nelle pause pranzo e cena siamo andati al ristorante, a pochi metri dalla location, dove ci hanno trattato più che bene (abbiamo mangiato tanto e bene pagando poco)
GIOCHI PROVATI:
1) Flowers (Ciro Facciolli): E' un gioco di piazzamento tessere e di sviluppo, è già a buon punto, manca di qualche piccolo dettaglio e di un po' di pepe. Fatte 2 partite, una a 3 ed una a 4 giocatori, in entrambi i casi però le regole non erano chiarissime sull' effettiva fine della partita.
2) Pirati d'oriente (Luca Coppola): Primissima partita del prototipo, mai testato precedentemente. Come ogni prototipo ha bisogno di ancora molto test per essere goduto a pieno, ma già ci sono le basi per un gioco divertente e caciarone. Nonostante l'ambientazione blasonata, ha le carte in regola per essere diverso dagli altri dello stesso genere.
3) Galaxy Yatzee (Giandomenico Martorelli): E' uno yatzee al quale è stata aggiunta un ambientazione spaziale. La possibilità di combattere contro gli avversari, le carte evento e la varietà di dadi differenti, lo caratterizzano rispetto al titolo originale. L'attuale grossa pecca è l'estrema lunghezza del gioco ed il fatto che tra un turno e l'altro si passa troppo tempo a non fare nulla.
4) Romolo o Remo? (Michele Quondam): E' un Monstergame, molto vario. Io penso che essendo un gioco con molte possibilità (gestione risorse, mercato, costruzione edifici, guerra, sviluppo, utilizzo personaggi) abbia delle difficoltà a far intrecciare bene tutte queste cose e che per farlo siano stati sfruttati molti “cavilli ed eccezioni” che rendono la comprensione del gioco ostica. Paradossalmente, ciò che da carattere al gioco è anche ciò che lo rende poco elegante, dovendo ricordarsi tutta una serie di regolette. Naturalmente, con il lungo andare, tutte le regole vengono assimilate. Voglio aggiungere che l'asta a fine gioco per decidere se giocare un turno in più, stona con tutto il resto del gioco e che nella nostra partita non abbiamo tenuto presente gli effetti dell'influenza territoriale, percui non abbiamo centrato l'obbiettivo principale del gioco.
5) Biff's Tower Redux (Lucio Sgarlata): E' un gestionale, tattico, presentato per la prima volta al Premio Archimede 2010, adesso è stato alleggerito in alcuni suoi aspetto che lo rendevano macchinoso. Soffre ancora di durata eccessiva, una partita dura più di un ora. Essendo il prototipo che ho presentato io, evito di dilungarmi di più.
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
Io ci sarò, sia al gamecon che questa iniziativa, visto che la sto promuovendo insieme a Schopfenhoffen L'organizzazione è a buon punto, entro una settimana vi faremo sapere qualcosa di piu preciso, magari publicando una locandina
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
Mi piace moltissimo l'idea di questo cimento, quello che non mi piace è il gioco su cui farlo. Del gioco dell'oca ne hanno fatto una miriade di varianti, fino alla sua forma piu pomposa che è quella di “Talisman”. In questi giorni, sono un po' incasinato, spero di poter comunque buttare una bozza di Cimento dell'oca
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
So che al premio Archimede di quest'anno ha avuto molto successo un gioco che si chiama: “il grande gioco delle buone azioni” a sfondo finanziario. Detto questo, esiste una branca di giochi, detti Ferroviari, che in realtà sono giochi che sfruttano molto le azioni finanziarie. Ti consiglio di iniziare a vedere qualcuno di questi, prima di cominciare la stesura del tuo gioco. Monopoli, Hotel o Crack a mio avviso non sono un buon metro di paragone.
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
Accon ha un sistema simile, ovvero ci sono 4 caratteristiche e alla fine vince chi ha piu punti nella caratteristica con meno punti. ovvero supponendo di avere carisma 5, religione 7, forza 8 e denaro 7 alla fine del gioco avro fatto 5 punti.
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Alla fine le cose salienti sono poche, quello che serve è:
1) i titani hanno bisogno dell' aiuto degli ierei nella costruzione della scala arcana che congiunge cielo e terra. 2) i titani non possono agire direttamente ma possono prestare i loro poteri. 3) solo lo iereo che per primo terminerà l'impresa avrà il premio stabilito.
Il resto dell'ambientazione serve solo per rendere il tutto più accattivante.
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
Beh secondo me la cosa funzionerebbe come segue: Menezio si è salvato, ma è solo quindi chiede aiuto agli Ierei. Loro non vorrebbero mettersi contro gli dei ma Menezio promette mari e monti. Stringono un patto. Il massimo che possono fare è dare aiuto magico ai titani durante la salita al monte olimpo con le loro magie. Menezio accetta ma per far sì che gli Ierei non si tirino indietro, promette la carica più alta e il massimo potere solo a colui che si dimostrerà determinante nella lotta agli dei. Di qui nasce il “conflitto” interno tra gli Ierei che appunto staranno lì a cercare di calcolare quando e come aiutarsi o meno per ottenere quanto promesso.
Può andare. L'ultimo dubbio da esacerbare è: “perchè i titani prestano i loro poteri agli ierei invece di usarli direttamente?” La prima risposta che mi è venuta in mente è: “perche si trovano nel tartaro e non possono farlo”, ma: 1) non possono usare i poteri ma possono prestarli? 2) Atlante non ci e' mai arrivato nel tartaro. La prima soluzione che mi viene in mente a tutto questo garbuglio è che una volta liberati i 4 titani imprigionati nel tartaro, le strade di questi e degli ierei si dividono. I primi vanno a liberare Atlante mentre i secondi si occupano della costruzione della scala. Che ne pensate?
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
I titani sono alleati per affrontare gli olimpici, per qualche motivo sono impediti dall'arrivare all'olimpo e devono essere aiutati da qualcuno. Questo qualcuno avrà enormi onorificenze una volta realizzata l'opera per far giungere i titani sull'olimpo. I giocatori sono degli antagonisti nel costruire la scala che congiungerà la terra con il cielo, perche solo ad uno di loro verrà data la ricompensa.
Quindi i titani sono alleati, mentre i giocatori sono concorrenti che a turno possono chiedere l'aiuto dei titani.
Non è bello ciò che è bello... Ma che bello, che bello che bello!
ma se i Titani sono imprigionati, o privi di un corpo fisico, o quello che si vuole? Far intervenire dei sacerdoti ci sta, relegando i Titani al ruolo di supporto indiretto.
Infatti i titani devono avere un ruolo indiretto, possono donare solo i poteri. Il perchè ancora non mi è chiaro, un motivo potrebbe essere perchè dal tartaro non possono usarli, o qualche altra cosa, si accettano suggerimenti. Il fatto che sono incorporei reggerebbe, ma solo per 5 titani, Menezo è rimasto vivo.
L'idea che i sacerdoti dei Titani si muovano per aiutare gli stessi a raggiungere la sommità sta bene, ma secondo me la cosa che stona è che questi anzichè collaborare tra loro cerchino di “concorrere l'uno contro l'altro”, se hanno la missione di aiutare i titani a salire e sgominare il potere degli dei olimpici perchè dovrebbero in quel frangente pestarsi i piedi tra di loro?
Perché solo chi arriva a completare la missione avrà la ricompensa promessa, immagino. ^__^
Appunto
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mi sa di strano i druidi, che sono figure celtiche, che partecipano ad avvenimenti di mitologia greca… io farei qualche ricerca per trovare qualcosa di più attinente. magari trovi qualche vecchio culto/fazione/gilda
stavo appunto pensando la stessa cosa di Khoril. Del resto i druidi non c'entrano nulla…
Ho inserito druidi, proprio perche non sapevo cosa inserire, ma, come mi avete fatto notare voi, non centrano proprio niente.
Il sacerdote greco “generico” era lo Iereos (plur. Iereis, se non sono del tutto arrugginito). Quindi al limite anzichè “druidi” (che davvero non c'entrano nulla) userei “Ierei”. Ossia: l'antico culto dei Titani (che venne poi soppiantato da quello degli dei dell'olimpo) non credo avesse sacerdoti specifici con un nome preciso – quantomeno io non l'ho trovato – e penso che la definizione giusta sia quella di Ierei.
Curiosità: hai letto i libri di Percy Jackson?
L'idea degli Ierei, mi stuzzica e sicuramente sono piu giustificati dei druidi, farò altre ricerche in merito.
Per rispondere alla tua curiosità, praticamente avevo creato un gioco di carte la cui ambientazione, seppur attinente, non mi convinceva e mi stavo scervellando per cambiarla, ne sono uscite delle altre ma nessuna convincente. L'altra sera vedo in dvd il film “Percy Jackson e il ladro di fulmini”, e mi viene in mente di usare come ambientazione la mitologia. Il mio gioco ha bisogno di utilizzare incantesimi e di costruire qualcosa in elevazione (prima si trattava di una torre) e cosi', riflettendo un po, sono arrivato alla conclusione di creare una scala per raggiungere l'olimpo, ma non sapevo come giustificare i poteri speciali dei vari giocatori. Altre ricerche unite al ricordo del videogioco “God of war” hanno decretato la suddetta ambientazione.
I libri di Percy Jakson non li ho letti, c'è qualcosa di attinente a questa ambientazione oltre alla condivisione della mitologia greca?
Vi ringrazio per l'aiuto che mi state dando, mi risulta molto utile.
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