Circa i ringraziamenti a GiocaTorino evito di farli perchè “gioco in casa” Dico però che i miei amici Gtesi non smettono mai di stupirmi per efficenza, e lo noto i quei rari casi in cui sono “ospite” loro e non parte attiva. E per l'organizzazione di IdeaG è sempre meglio, più professionale, più precisa. Oltre a Giocatorino quindi bravi Paolo e Walter (spero di non dimenticare qualcuno), anche per il “palinsesto” ottimale. Ho ancora una cosa da dire: non penso di fare il report dei giochi provati. Il motivo è che ne ho provati troppo pochi, e mi vergogno di ciò, ben conoscendo cosa è corretto fare e ho fatto le altre volte. Purtroppo ho avuto un intoppo con il mio prototipo “911” : per la prima volta ho vissuto l'interesse di un editore importante a un mio gioco ma soprattutto molta genta veniva espressamente a chiedermi di provarlo e mi spiaceva dire di no (e ovviamente ogni test è molto utile). Mi scuso pertanto con Paolo e Walter (che ha giustamente notato un eccesso di egoismo/ difetto di altruismo nella mia presenza a tavoli diverso dal mio). Chi mi conosce per le precedenti edizioni sa che non è mia abitudine, ma è andata così. Detto ciò per me è stato un IdeaG molto positivo, soprattutto dopo che avevo saltato le ultime due edizioni per…”depressione da carenza di inventiva” (in realta l'anno scorso ero venuto un giorno come playtester Mapa
Io sono fortunato, perchè il gruppo di GiocaTorino si trova tutte le settimane due sere con mediamente 20 persone presenti (e tutti molto gentili e disponibili)…piuttosto… sono io che mi faccio problemi a chiedere. Mi sembra di essere invasivo o rompiscatole perchè penso a chi viene alle serate per giocare e non per playtestare, poi magari playtestano volentieri nè lo fanno pesare però io mi faccio comunque problemi ! Per cui mi limito a un paio di volte al mese. Piuttosto: è solo una mia paranoia caratteriale quella di farmi problemi “a rompere” per chiedere playtest, o è un aspetto comune ad altri? Mapa
Impeccabile caro Walter, assolutamente impeccabile. <> Anche se parliamo di persone escluse, purtroppo il ragionamento non fa una grinza. Il mio post era perchè mi ero momentaneamente messo nei panni del 46° iscritto (o primo degli esclusi), e visto che manco da tre anni, ne avrei fatto una vera tragedia… Forse la prossima volta si potrebbe programmare i playtest in videoconference con gli autori ritardatari o comunque non presenti fisicamente…sto scherzando, però chissà ) Mapa
Se qualcuno è interessato io vendo un paio di giochi un pò “vintage”: – Plop, di Alex Randolph, astratto, anno non so, credo anni 80 – Colpevole, della Eg, anno '92 – Totopoli, Eg, edizione anni '90, scatola verdone Al momento non ho interesse a scambio ma solo a vendita. Se qualche titolo fosse di interesse fate sapere così lo porto. Mapa
okay, mi allineo con le info. Porterò: – 911 gioco collaborativo, che molti GiocaTorinesi già conoscono per i 7/8 playtest fatti. utilizza un'aspetto che si è rivelato originale, cioè il “tempo reale”, poichè nel gioco si sviluppano delle emergenze su un tabellone che bisogna risolvere entro la durata di una specifica clessidra. aspetto positivo: una meccanica poco usata del tempo reale e si vive l'ansia del collaborativo che ti gioca contro aspetto negativo: pur con tutti gli aggiustamenti fatti c'è ancora un pò troppo “caos” in certi momenti del gioco Comunque quando alcuni playtesters ti incontrano e ti chiedono se l'hai portato per poterci rigiocare direi che è un buon segno. – docks il nome è di un prototipo del 2005, ed anche l'idea di base è la stessa, ma i meccanismi completamente nuovi per un gioco più strutturato del precedente (l'esperienza di 5 anni trascorsi conta). Rispetto a 911 è meno innovativo, è decisamente un family, con una breve pianificazione delle proprie azioni del turno (tipo Fresco o Himalaya per intenderci), e con una interazione discreta. Insomma lo ritengo un gioco poco”estremo” che sfrutta di originale l'ambientazione. Vedremo – poi porterò alcune idee di anni precedenti, poco testate e poco “promosse”, principalmente giochi di carte, ad esclusivo usoo di eventuale interesse di editori mapa
accidenti.. se uno si distraeva due giorni………. io ce l'ho fatta, ma non è stato un pò troppo critico l'atto di iscrizione così in breve tempo? il limite di 45 immagino sia unicamente un limite dello spazio disponibile. non è una critica è solo una constatazione Mapa
già.
Il fatto è che già due o tre anni fa ho letto di quella stampante 3d.
Aspetto solo che cali ancora molto il prezzo poi so già cosa regalarmi per una qualsiasi occasione.
mapa
Io sapevo di costi più bassi…sono andato in giro per google per vedere se per misterioso motivo i prezzi aumentino anzichè diminuire e mi ricordavo esattamente di un costo di 5.000 $, circa 4.000 € (http://www.technews.it/prima-stampante-3d-a-soli-5000/).
E’ sempre una bella cifretta, ma diversa da 16.000 €.
Magari di altra qualità, ma 4.000 € mi fa sperare che tra un pò sia accessibile, visto come la domanda fa velocemente calare i prezzi sulle novità tecnologiche.
Mapa
Io verrò sabato e domenica.
Però con famiglia, dunque dovrò gestire il mio tempo che non sarà tutto a disposizione della fiera.
Comunque per quello che posso sono a disposizione, Paolo !
Mapa
Wallover ha scritto.
– Mapa aveva preparato un bellissimo gioco semi-cooperativo (in mancanza di una definizione piu’ adeguata). Nel senso che a tratti si giocava contro il gioco, ma cercando di superare gli altri giocatori col proprio punteggio. Gli ho scritto, se vuole puo’ parlarne qui.
E allora devo intervenire.
In effetti non conoscevo nè cooperativi nè semicooperativi.
Poi rimasi folgorato da Shadows over Camelot, ma giocai anche ad un gioco: Terra di Faidutti, di per se non un granchè, ma in effetti il primo semi collaborativo che vidi.
Da lì è nata l’idea del prototipo Keltia che qualcuno di voi ha anche visto/provato a Ideag o Berceto.
In realtà poi è finito nel dimenticatoio, un pò perchè sono pirla (60%), un pò perchè troppo problematico pubblicarlo come componentistica eccessiva (20%), un pò perchè i giochi finisco per farli per il gusto di farli senza sbattermi granchè a cercare di pubblicarli (20%, ma che automaticamente si somma al 60 % di prima che porta l’essere pirla al 80%).
Comunque tornando ai concetti, trovo il semicollaborativo un genere bellissimo e mi chiedo come mai ce ne siano così pochi (nella mia ignoranza penso 3 o 4) in circolazione. Indubbiamente equilibrare l’interesse comune con quello proprio è molto difficile, ma non posso credere sia questo il motivo, con tutti i geni ludici in giro. Evidente il mercato ritiene non ci sia “domanda”; però finchè non c’è un minimo di offerta non si può capire se c’è domanda. Inoltre ritengo il semicollaborativo molto più divertente del collaborativo, che a volte rischia di diventare “piatto” (già S.O.C senza traditore perde molto). Viceversa collaborare ma dover fare anche i propri interessi talvolta “tradendo” l’interesse comune si presta a strategie sottili e divertenti. Inoltre tutto ciò permette di accontentare chi gioca per vincere (nel semicollaborativo c’è sempre un vincitore) e gioca per divertirsi in compagnia. Certo che, ripeto, è molto difficile fare un bel semi collaborativo. Ma se ci sarà sviluppo in tal senso prevedo un successo del genere.