Ho visto il video segnalato da Paolo, assolutamente d'accordo! Se avete tempo, vi consiglio di leggere OUTLIERS (In italiano “Fuoriclasse. Storia naturale del successo”) di Malcom Gladwell. Il succo è che per diventare veri esperti in un campo servono 10000 ora di pratica! Dove per pratica si intende una attività che ci spinge oltre il limite. Non quindi semplici esercizi, ma esercizi complessi, difficili, impegnativi, in cui è facile fallire. La buona notizia è che nel campo del game designer, forse ne bastano un po' meno.
Se poi avete ancora tempo (e masticate l'inglese) date un'occhiata anche al blog di Cal Newport che tratta spesso questi argomenti: http://calnewport.com/blog/ con riflessioni piuttosto interessanti e condivisibili.
Ma fermo rimane che il processo di game design sia esso un'arte o una scienza o un'alchimia, deve rimanere qualcosa di divertente e piacevole! Se non vi divertite non perdeteci tempo. Se vi divertite continuate a farlo. Sia che le creazioni siano pubblicate, cestinate, o giocate con gli amici.
Non so se ho capito bene se le 3 carte devono essere tutte diverse o basta che la terza sia diversa dalla seconda?
Nel caso che la seconda e la terza debbano essere diverse, puoi risolvere cosi… 1. Si assegna una carta (scoperta) dal secondo mazzo al primo giocatore. 2. Si assegna la seconda carta (scoperta) dal secondo mazzo al secondo giocatore. 3. Si assegna la prima carta (scoperta) dal terzo mazzo al terzo giocatore, se è già stata assegnata se ne pesca un'altra. 4. Si assegna la carta rimanente (scoperta) cercandola nel terzo mazzo all'ultimo giocatore. 5. A questo punto, si assegna (copreta) una delle due carte rimanenti dal primo mazzo al primo e al secondo giocatore. Essendo estratte dallo stesso mazzo (il secondo) sei sicuro che non saranno uguali a quelle che già hanno avuto. E l'ultima carta del secondo mazzo va al secondo giocatore. 6. Stessa procedura per i giocatori 3 e 4 con il terzo mazzo.
Non sarà elegantissima ma dovrebbe funzionare senza dare informazioni troppe aggiuntive. In realtà so che il secondo giocatore non potrà avere la carta scoperta che ha il primo giocatore.
Altra soluzione si scoprono tutte le carte del secondo e terzo mazzetto si mischinao e i giocatori ne prendono due diverse (non sapendo quale è del secondo e quale è del terzo mazzo). Le coppie cosi formate vengono mischiate (mantenedo l'accoppiamento) e poi assegnate ai giocatori scoprendo quella del secondo mazzo (che deve avere un dorso diverso dal terzo mazzo). Così i giocatori possono sapere qualche cosa se ricordano gli accoppiamenti.
– non mi frega di quanto il vostro prototipo sia brutto da vedere. – non offendetevi. Io sono solitamente piuttosto diretto nel commentare, ma cerco sinceramente di non esagerare parlando e di parlare a ragion veduta.
Beh insomma… ricordo la prima volta che siamo incontrati: “questo è il prototipo più brutto che abbia mai visto” Hai mai più visto un prototipo peggiore?
se è solo il “faccio vedere che c'ho pensato prima io”, può aiutarti, credo, il fare un bel video su YT. Non posso garantirti niente, ma io credo che se un folle (Roberto?) volesse spacciare Carnac come un gioco suo, dovrebbe riuscire a dimostrare che è lui che parla nel video o che ha inventato Carnac prima della data di upload del video. Certo, parliamo di un gioco che, oltre a Roberto, nessuno vorrebbe copiare
* Per il posto anche sul lato tirreno potrebbe anche andar bene, sentiamo tutti. L'importante che sia facile da raggiungere per non scoraggiare gli avventurosi inventori! * Per la data forse per maggio è meglio? Anche io potrei non esserci nel we 22-23 aprile.
Il problema è che volevo renderlo esteticamente plausibile per l Archimede di quest'anno ! non credo che i tondini di legno vada bene.. secondo problema è che sono uno sproposito perchè il mio gioco prevede meccaniche di produzione delle navi ! quindi un giocatore può produrre navi durante il gioco anche se per ora la media è 26 in una partita a due giocatori… se avete soluzioni alternative alla produzione dite pure
La soluzione che mi sembra piu semplice è di stampare i disegni delle navi spaziali su carta e poi incollare ad un cartoncino. Cosi fare 200 navi non è impossibile e il gioco risulta abbastanza piacevole dal punto di vista estetico.
Sicuramente un programma fenomenale… ma che elabora solo quello che i suoi programmatori vogliono che il software elabori, senza emozioni o pensiero. “Mi piace, non mi piace”, “bello, brutto”, “giocabile, ingiocabile”, “vendibile, non vendibile” sono solo il risultato di moltissime operazioni che i programmatori hanno previsto e fatto calcolare al pc, in realtà Ludi non sa neanche quello che ha fatto e soprattutto -> perché lo ha fatto, figuriamoci se è in grado di farsi piacere un gioco.
[provocazione] Ma tu pensi che le tue emozioni (o quelle di qualsiasi altra persona) siano davvero tanto diverse da un programma? Cosa pensi che sia la consapevolezza di se? Ed infine pensi di avere libero arbitrio? [/provocazione]
Un solo commento negativo… ci sono stato troppo poco! Io sono di quelli arrivati poco prima di pranzo ed andato via prima di cena e considerando un pranzo molto lungo (ma non per colpa dell'organizzazione)…
Risultato:
Una partita al piacevole muccaminion con record del mondo!
Una veloce partita al gioco dei dadi di Antonio (di cui anche io non so il nome): gioco leggero e forse troppo breve? Sicuramente vanno bilanciate meglio le schede obiettivo.
Dopo pranzo una partita a Conquest of the Moon, che oltre ad avere alcune cose alla race for the galaxy, ne ricorda anche il titolo… Il gioco gira sorprendentemente bene (era un primo playtest) anche se sono state individuate (e speriamo corrette) alcune cose che non quadravano troppo. Rimane tanto lavoro da fare nel bilanciamento e renderlo piu breve, ma l'idea c'è!
Una mezza partita al gioco di Daniele T. sui maya, che oltre a sbalordirmi con i colori e gli effetti speciali, è stato anche molto piacevole. Ci sono molte azioni e cose da padroneggiare alla prima partita (e alcune non mi convincono in pieno) però la meccanica gira (ed è il caso di dirlo) veloce, con pochi tempi morti.
Chiude la giornata una dignitosa prestazione nella pista tecnica di ciclotappo nonstante la partenza disastrosa. Il ponte invisibile mi ha lasciato a bocca aperta!
Mi è dispiaciuto non avere il tempo di provare Hosteria di Virginio e Simone e il gioco di dadi di luigi (che incuriosiva) oltre a non aver fatto provare i miei prototipi in bianco e nero. Se ci fosse stata una seconda giornata di lavori si sarebbe trovato il tempo di far tutto, ma con sola (mezza) giornata piu di cosi non si poteva fare!
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