Ciao, mi sai dire qual’è l’ultimo lavoro di Wallace? Non conosco…
EDIT: Ok, visto e letto. In effetti alcune meccaniche sembrano simili a quelle che volevo sviluppare io, ma essendo legato al mondo delle auto ha i suoi limiti. Io volevo fare una cosa ad ampio respiro ed introducendo la possibilità di condurre “cattiva impresa” penso che si dia un bel tocco di originalità e politically-uncorrect.
Per quanto riguarda il tuo prototipo dipende: se possiamo rivedere insieme le meccaniche e considerarci fifty fifty posso aiutarti, altrimenti possiamo scambiarci consigli sui reciproci giochi.Post edited by: gabryk, at: 2009/07/28 12:49
Il mio proto è praticamente un gioco semi finito, ma parcheggiato su un binario morto
Se c’è qualcosa di applicabile ad un’idea simile come ambientazione ma credo molto diversa come realizzaizone non so, ci si dovrebbe trovare e confrontare… magari in autunno, chissà!
Io ho un prototipo di un paio di anni fa che si basa su un ambientazione e meccaniche simili, ma più sulle piccole e medie imprese che sulle grandi corporazioni (e no, non si poteva frodare il fisco, ma non c’era nemmeno una meccanica per pagare le tasse).
Si trattava di un lavoro su commissione per un ente legato al politecnico di Torino che sarebbe dovuto diventare un videogioco, alla fine credo che il progetto sia naufragato per mancanza di fondi…
Credo che l’ultimo lavoro di Wallace sul mercato delle automobili non sia molto diverso da quello che descrivi, prova a guardarti quello.
E se vuoi scambiare idee sul mio prototipo sono qui.
Mi aggiungo ai ringraziamenti a Walter per la voglia di organizzare queste occasioni, davvero piacevolissime (anche per le parole troppo buone avute per il mio Olympus – si capisce che si chiama così per essere proposto alla Ystari?).
Mini impressioni al volo sui tre giochi provati:
Andy Wallera di mago Charlie
Al di là del nome, che non so quale editore italiano accetterebbe, il gioco è divertentissimo, anche per il sottoscritto che è negatissimo a disegnare. Da sistemare il meccanismo di punteggio, il resto è inscatolabile già ora da EG, Clementoni, Hasbro ecc…
Reazione a Catena di Mainini
Che dire… a me gli astratti non piacciono. Andrea ha tirato fuori tabellone e pezzi ed ho voluto giocarci subito. Ho visto una partita in corso ad ora di cena e mi è venuta voglia di rigiocarci… l’idea di base è brillante, con i suggerimenti apportati in giornata potrebbe venire su molto bene. Meno pedine e meno caselle, il che lo renderebbe più “controllabile” perchè va bene la reazione a catena, ma si rischia di non “vederle” tutte.
Ultimi giorni di Atlantide di Pierluca Zizzi
adoro i cooperativi e Pierluca è un designer di talento, quindi lo volevo provare a tutti i costi. La meccanica base mi piace molto e gira bene, c’è ancora molto lavoro da fare per rivedere soprattutto la generazione degli eventi casuali, l’obiettivo finale e bilanciare il tutto ma mi sembra davvero promettente, e comunque mi sono divertito, il che per il prototipo di un collaborativo alla sua prima partita mi sembra un eccellente risultato!
Un grazie a tutti i volenterosi playtesters di Olympus, che prima o poi se passerà attraverso i fogli excel di Luca Iennaco potrebbe anche diventare un gioco ben bilanciato!
ps: accolta l’obiezione di Walter, ora il buon Dioniso (Bacco è il nome romano… si vede che è rimasto sulla Strada Romana!) prevede un lancio di dado per risolvere l’effetto (se il gioco l’avesse creato Wallover, prevederebbe anche un giro di bicchieri… )
La più usata è l’asta ad offerta nascosta, che è sempre interessante ed ha il pregio di essere veloce, per non annoiare i giocatori non coinvolti nell’asta.
Per parlare seriamente delle mie collaborazioni con altri autori servirebbero sei mesi di analisi psichiatrica, figuriamoci un post.
Ve ne riparlo quando quei gentili signori con i camici azzurri che ogni tanto mi portano le pillole decideranno che posso avere le mani fuori dalla camicia di forza per più di dieci minuti… :y32b4:
mi trovate inchiodato allo stand di Wizards of Mickey per tutta la manifestazione, fatto salvo il tempo giovedì per presenziare alla presentazione della guida all’autoproduzione
IN che senso diventare un rock star? Tipo il browser game Popomundi?
Non conosco quel browser game ma suppongo di sì.
No bhe, non inserire lettori mp3 nella dotazione di gioco: magari c’è un sito che ospita le tracce per il gioco ed ognuno se le scarica sul proprio Ipod o portatile
Ah… altra idea interessante, anche se ovviamente così facendo riduci il numero di potenziali clienti a chi sarebbe in grado di eseguire tale operazione. Comunque un’idea intrigante…
Io sto sviluppando un prototipo su “diventare una rockstar”, ma inserire lettori mp3 nel materiale di gioco mi sembrava complicato… (niente male come idea, in prospettiva).