Ciao, Vi consiglio di scegliere giochi narrativi o collaborativi, come “Alibi” o “Sherlock, consulente investigativo”, se vi piace il genere.
Giochi simili a Puerto Rico non me la sento di consigliarveli: giocare a memoria è fattibile, ma poi rischiate che per il vostro amico sia tanta fatica e poco divertimento, forse.
Lo inquadro come una specie di living card game, data la sua evidente (?) espandibilità.
Non ho visto una grande richiesta per questo tipo di giochi di recente, in Italia.
Magari provare a proporlo a qualche editore estero tipo AEG che ancora pigia l'acceleratore su questo tipo di giochi?
Salve a tutti,
anche io ho realizzato un prototipo su un gioco stile LCG (gioco di carte a scatola chiusa, non collezionabile) e finalmente ho ultimato tutti i prototipi delle carte (dopo molti playtest), finito il regolamento e fatto anche il video di spiegazione delle regole (tramite animazioni, ben realizzato da mio fratello). Ora sto “valutando” a quali editori italiani proporlo ed in effetti non ce ne sono molti a cui potrebbe interessare… Mi consigliate di buttarmi direttamente sugli editori stranieri? Avrei voluto evitare, almeno inizialmente… Abbiamo comunque molte case editrici valide in Italia, non ne avete nessuna da potermi consigliare in particolare?
Grazie a tutti per i chiarimenti, vedrò di finire il gioco in modo che sia pronto per essere stampato.
Nel tuo caso il cuore del gioco, mi pare di capire, sono le carte… quindi dovranno essere necessariamente bilanciate.
Ovviamente sì, le carte sono il cuore e le carte principali hanno la priorità e sono già state bilanciate a dovere, mentre è su quelle di supporto che mi è venuto il dubbio di “perdere tempo” perché sostanzialmente potrei crearne in qualsiasi quantità e tipologia.
In entrambi i casi però da autore devi essere pronto e flessibile, e ricordare che l'obiettivo tuo e dell'editore è comune ( vendere vagonate di giochi )
Ahah, certo! Qualora delle modifiche mi verranno richieste le applicherò senz'altro. Visto che tu hai esperienza di pubblicazioni, colgo l'occasione per chiederti una cosa: una volta che il tuo gioco piace, qual'è il ruolo che ha l'autore da lì in poi? Nel senso, collabora attivamente ai cambiamenti e allo sviluppo della pubblicazione?
Ho fatto proprio come hai detto, ho preso le immagini delle carte da internet, DeviantArt è stato molto utile. Per la “grafica” delle carte e simboli ho chiesto il supporto di mio fratello che è molto abile con photoshop e devo dire che il risultato finale è molto bello.
Quello che vorrei anche capire è QUANTO l'editore solitamente mette le mani al gioco, ovviamente dipende da gioco a gioco, ma a volte spendo molto tempo sul bilanciare una specifica carta al gioco e mi chiedo se è tempo perso perché tanto verranno rifatte tutte dall'editore o se invece dev'essere tutto pronto.
Ovviamente questi diventano problemi solo se il gioco piacerà effettivamente a qualche casa editrice, cosa per niente scontata!
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