come ripeto da un po', sinchè non stringo una copia fra le mie mani non ci credo, e quindi diciamo che non produco molto clamore a riguardo, ma immagino che a Essen se tutto va bene sarò molto molto contento!
Beh, visto che non tutti avranno la possibilità, energia, voglia, tempo, costanza (ecc…) per leggere i libri che verranno consigliati, sarebbe bello che, chi li legge, ne facesse pure una specie di riassunto, highlights, critiche o cose simili. nello stesso spazio in cui vengono consigliati. per esempio in questo tipo di recensione estesa si potrebbe dire “non contiene esercizi” e uno sin dall'inizio sa che, se stava cercando un libro con esercizi, non deve comprarsi quel libro.
io, rispettosamente, non sono d'accordo. Prova ad andare a recitare la stessa massima a Vaccarino qualche anno fa. O qualche anno prima a chi ha tirato fuori il “worker placement”, ecc ecc ecc…; Il giorno prima che uscisse Dominion avresti potuto dire la stessa cosa, pensare che non c'era più nulla da inventare, e poi qualcuno inventa una meccanica nuova che da quel momento è stata copiata un sacco di volte. Sono convinto che sia capitato già molte volte e che capiterà ancora e i miei Kudos e i miei Chapeau vanno soprattutto ad autori come questi. E non sarei d'accordo nemmeno se ora tu rispondessi che il deck building non lo aveva mai pensato nessuno quindi è una meccanica del cavolo. Forse accade una volta ogni 10 anni ma io sono convinto che le meccaniche siano come le specie di animali: ne conosciamo tante ma ce ne sono ben di più da scoprire, alcune ci ricorderanno quelle già conosciute, altre saranno delle sorprese complete. Complimenti a chi si prende su e va nell'analogo ludico della Foresta Amazzonica per fare nuove scoperte, non accontentadosi di allevare cani e gatti.
Wentu. per ora gioco poco perchè non so MAI quando avrò tempo sicuro da dedicare ad una partita intera a un gioco con mosse a tempo. probabilmente quando sarò senza famiglia! ciao
“l’ideale è sempre quello di fare un gioco complicato ma non complesso, quindi con poche regole ma molta varietà e molte scelte.”
Io lo dico sempre al contrario! Sbaglio io? O è un refuso? Per me “complesso” ha una connotazione positiva mentre “complicato” ha una connotazione negativa.
Meraviglioso vedere a quali disastri abbiamo pensato… ovviamente quasi tutti gli stessi! Per me abbiamo: asteroide, sovrappopolazione, guerra nucleare, riscaldamento globale, crisi economica, pandemia.
Ogni giocatore può collaborare con chi gli siede di fianco (ognuno quindi con altri due giocatori) per scoprire come sventare le 6 possibili catastrofi. Contemporaneamente, il tempo scorre e ognuno fa avanzare la gravità di ciascuna crisi. Quando una crisi scoppia, chi sta fornendo la soluzione migliore fa ovviamente più punti. Se nessuno ha trovato per tempo una soluzione alla “Crisi”, succede il patatrak…;